Marco Giusti per Dagospia
SOLO A STAR WARS STORY
Con quello che abbiamo visto nella sitcom governativa Salvini-Di Maio la settimana scorsa, con tanto di commenti a caldo e a freddo, la notizia è che ancora qualcuno vada al cinema a vedere le avventure del giovane Han Solo o del supereroe scorretto bisex o del canaro di Dogman. Tanto lo sappiamo che i commenti sono tutti per i completini di shantung di Conte o per la mancata presenza della fidanzata di Gigino. Poi dicono che gli italiani non vanno al cinema...
Comunque, malgrado questo, Solo di Ron Howard vince, anche se malamente, la sua seconda settimana. 876 mila euro, du' spiccioli, in Italia per un totalino di quasi 3 milioni di euro. In America è primo con 29 milioni di dollari, un calo del 65 per cento, per un totale di 148 milioni e un totale globale di 264 milioni. Dopo una partenza così disastrosa, è difficile che si riprenda, anche se Solo è un buon film, molto classico.
SOLO A STAR WARS STORY
Deadpool 2 è secondo con 23 milioni in America per un totale di 254 milioni e un totale globale di 598 milioni. È secondo anche da noi con 476 mila euro e un totale di 6,3 milioni. In Italia è buon terzo Dogman di Matteo Garrone, con 311 mila euro e un totale di 2 milioni. Il passa parola ha funzionato. Sta guadagnando più o meno quanto il molto più ricco Racconto dei racconti, uscito due anni fa.
DOGMAN
Assecondando la tesi che ogni regista ha i suoi spettatori fedeli, 2,5 per Garrone, 7 per Sorrentino... Da noi è quarto il bellissimo La truffa dei Logan di Steven Soderbergh con 307 mila euro con Daniel Craig, Channing Tatum e Adam Driver, davvero imperdibile. Si sono mossi malino The Strangers, 233 mila euro, Tuo Simon, 203 mila.
Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, alla sua settimana di esordio, è settimo con 135 mila euro con 109 sale. Difficile far di più con un film così spartano, forte però di un premio alla sceneggiatura. La media copia, inoltre, è buona. Magari andrebbe visto come film metafora della figura di Di Maio. Io scherzo, ma c'è chi ha trovato nel finale di Dogman una chiara metafora della situazione politica italiana. Boh? E con questo vi saluto.
dogman josh brolin deadpool LAZZARO FELICE LAZZARO FELICE