1- Che si saranno detti martedì pomeriggio, rinchiusi per quasi un'ora nella sala del Governo a Montecitorio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e l'amministratore unico di Anas Pietro Ciucci, che è anche presidente della società Stretto di Messina, posta in liquidazione ad aprile dal governo Monti?
Chi sostava nel corridoio fuori la porta, ha potuto ascoltare involontariamente più volte le frasi "il ponte resta un'opera necessaria" e "questo collegamento rappresenta un caposaldo infrastrutturale per l'Europa", ma non è in grado di attribuirle a Ciucci o a Lupi.
Sta di fatto che Ciucci, grande fan del ponte almeno quanto l'ex ministro dello sviluppo
economico Corrado Passera, prosegue il tour lobbistico-istituzionale che, almeno nelle sue intenzioni, dovrebbe portarlo a incontrare anche il ministro dell'economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni, che finora è riuscito a svicolare confermando la sua poca simpatia per i manager di stato troppo vicini al Pdl...
2. Da "Il Foglio": Weekend a Washington D.C. Al Dipartimento di stato stanno individuando un grande ufficio destinato ad accogliere David Thorne, prossimo "Ambassador at large" di Barack Obama. Il diplomatico lascerà Villa Taverna e andrà ad occupare la sede lasciata libera di Richiard Holbrooke.
3. Da "Il Giornale": "Bisogna fare dei valori di Massimo D'Alema un punto di partenza, perché la sua opera possa aiutarci a portare avanti le riforme di cui il nostro Paese ha estremamente bisogno". Peccato che il presidente del Senato Pietro Grasso stesse parlando di D'Antona, ucciso dalle nuove Br il 20 maggio 1999.
PAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIO4. da "Oggi" - Grande caos a Rai 1. Si sta consumando l'addio del vicedirettore Daniel Toaff alla tv di Stato. Toaff sarebbe dovuto andare in pensione nella primavera del 2014, ma avrebbe trovato un accordo dorato con l'azienda per anticipare la sua uscita al 1° giugno prossimo. Ufficialmente hanno pesato le polemiche per la diretta che Rai 1 ha dedicato al matrimonio di Valeria Marini. Ma ci sono anche divergenze con il direttore generale Luigi Gubitosi, che vorrebbe al suo posto Maria Pia Ammirati. Intanto, altra grana per lo stesso Gubitosi: Il tribunale ha disposto il reintegro di Mauro Mazza alla direzione della rete, attualmente occupata da Giancarlo Leone.
LILIO SFORZA RUSPOLI5. INDOVINA CHI da "Oggi"
FINIRE IN BELLEZZA
Ha chiuso una storia onorevole, una carriera da giornalista e una stagione di polemiche. Ora che è entrato a palazzo anche lui, ha deciso di puntare sulla bellezza. Anzi su una bellissima.
SOSPIRI DI SOLLIEVO
Quando anni fa ha lasciato il tg i colleghi hanno tirato un sospiro di sollievo. Il candidato sfortunato e belloccio ancora oggi scorda spesso il deodorante.
NOMIGNOLO SEGRETO
Nel suo partito qualche mal di pancia lo provoca. Ma la signora non si lascia intimorire e rimane fuori dal coro. Che però, alle sue spalle, le ha affibbiato un nomignolo perfido: SOS Tata.
NESSUNO PUÒ DIRLO
La ministra è al centro di polemiche ingiuste e durissime. Proprio per questo nessuno, neanche i colleghi più amici, ha il coraggio di dirle che si veste malissimo.
6. Da "Il Foglio": Aristocratici papalini in crisi. Il Vescovo di Roma li continua a snobbare e non li ha ancora ricevuti, nonostante le richieste. Affiorano nostalgie per il predecessore e per il suo segretario.
7. Bruna Magi per "Libero" - Se corrisponde al vero è una bomba. La notizia, lanciata dai giornali tedeschi Bunte e Bild, parla dell'ennesima crisi tra Charlene, 35 anni e suo marito Alberto II di Monaco, 55. Roba da sbadiglio, solita depressione? No, Charlene non sarebbe più apparsa a fianco del marito nel corso degli impegni ufficiali perché ...c'è un altro! Apriti cielo, la notizia ha il sapore della «vendetta, tremenda vendetta» per le corna subìte, e conferisce a Charlene, trent'anni dopo, un'inaspet - tata aura da ribelle stile Lady Diana.
ALBERTO E CHARLENEFacile intuire che, nel panorama europeo dei reali, la notizia sposta l'interesse dalla pancia di Kate, dalla bellezza opulenta di Maxima, e dalla magrezza di Letizia, in predicato per diventare regina di Spagna causa misfatti del suocero&borbonica family. Una scelta ideale per mortificare il consorte colpevole di pluripaternità extraconiugali: il prescelto sarebbe il rugbista Byron Kelleher, 36 anni, neozelandese, amico di Alberto, ma anche della principessa. Era tra gli invitati al loro matrimonio, in tight.
Non è di sangue blu, fisico da atleta, una gran testa di capelli, ha vent'anni meno del principe. Tra Charlène e Byron affinità elettive: è stata lei a sceglierlo come organizzatore di alcuni eventi creati dalla Fondation Princesse Charlene, che aiuta giovani talenti sportivi in difficoltà economiche.
Tarak Ben Ammar8. Da "Il Foglio": Can-Cannes. Bella cena sul Satine, l'elegante barca di Tarak Ben Ammar. Ottimo il sashimi del cuoco croato. E le stelle stanno a mangiare.
9 - Novella 2000 - La vendetta è un piatto che va servito freddo e così quei signori il cui il fascino dalle tempie grigie non ha mai fatto effetto sulla sensuale Lory Del Santo, che ha sempre preferito a loro ragazzi al di sotto dei 25 anni, ora gongolano. Lory esce da tempo con un uomo più vecchio di lei, tale Pino, imprenditore, simpatico, Porsche munito, che di anni ne ha 75.
Ah, un altro particolare: ordina il vino più pregiato per lei (fine intenditrice). Dimenticavo, ovviamente è abbiente: il povero ma bello va sempre, il povero ma vecchio invece non è
mai andato di moda.