Franco Bechis per “limbeccata.it”
Nel bilancio 2014 della Giovanni Agnelli & c, la cassaforte degli eredi dell’Avvocato che oltre a Fca controlla anche Juventus Football club, ci sono ben 17 avvertenze ai soci sul fatto che la squadra bianconera potrebbe rischiare di andare assai peggio l’anno successivo. Diciassette avvertenze compilate all’inizio dell’estate, quando si conosceva ormai la campagna acquisti/cessioni della squadra, ma nessuno immaginava il disastroso esordio nel campionato di calcio. John Elkann, presidente della cassaforte, però qualche sospetto doveva avercelo già allora…
lapo andrea agnelli
Prima avvertenza agli azionisti: sì, la Juve nel 2014-2015 ha fatto cose straordinarie, ma è difficile ripeterle, perchè “l’incapacità di trattenere le key person potrebbe avere un impatto negativo sulla effettiva capacità di gestione e sulle prospettive di crescita della società”. E in effetti, con l’addio di Carlos Tevez, Andrea Pirlo e Arturo Vidal questo sembra essere avvenuto.
emma winter andrea agnelli
Gli eredi Agnelli si sono spinti perfino più in là: “i risultati economici”, spiegano, “sono significativamente influenzati dai risultati sportivi ottenuti e dalla partecipazione alle diverse competizioni, in particolare alla Uefa Champions League”. Certo, e qui la gelata: “una eventuale mancata qualificazione potrebbe comportare riflessi negativi significativi sulla situazione economica e finanziaria della società”. Come, una mancata qualificazione alle coppe europee? Va bene la prudenza, ma gli Agnelli stavano parlando della Juventus campione di Italia per la quarta volta consecutiva, vincitrice della Coppa Italia e finalista della Champions League! Perché questi prudentissimi, ma oscuri presagi sull’immediato futuro?
Ce ne sono molti altri, anche sulla situazione finanziaria ed economica, sui diritti sportivi, sulle sponsorizzazioni. Considerazioni un po’ menagrame, ma si capisce: per la Giovanni Agnelli & c conta solo la situazione finanziaria della Juve, che per 5 anni è stata in perdita, quest’anno per la prima volta in utile (2,3 milioni al 30 giugno scorso), e l’anno prossimo sarà di nuovo in perdita, secondo le ultimissime previsioni degli amministratori.
John Elkann
Non a caso gli eredi Agnelli si felicitano solo di una cosa: essere riusciti a fare un bel prestito alla Juve a interessi che li fanno gongolare: “Exor ha approvato una linea di credito di massimi euro 50 milioni a favore della controllata Juventus Football Club, a un tasso di interesse pari all’Euribor ad un mese maggiorato di uno spread del 2%. L’operazione permette a Exor di investire parte della sua liquidità a breve termine con una remunerazione interessante”. Bel pacchetto tirato alla squadra del cuore…
Quanto ai conti della Juve, la campagna acquisti ha appesantito i conti della società di 86,3 milioni di euro, così ripartiti: 14,2 quest’anno; 38,8 l’anno prossimo; 24,8 nel 2017-2018 e 8,5 l’anno successivo. Lasciando partire Sebastian Giovinco, Tevez e Fernando Llorente la società ci ha rimesso 4 milioni di euro: la svalutazione del carico residuo delle loro prestazioni.
TEVEZ AL BOCA JUNIORS
La Juve si lamenta pure con Matteo Renzi che ha promesso di abbassare le tasse senza farlo troppo: “E’ da notare il pesante effetto negativo dell’Irap che penalizza fortemente le imprese con alti costi di personale dando origine a un prelievo fiscale non correlato all’effettivo andamento economico complessivo delle imprese stesse”.
andrea pirlo con la coppa italia
La stessa società bianconera, che ha appena affidato gran parte del suo futuro (la costruzione della nuova sede, di un hotel, di un concept store e di una scuola sportiva alla Continassa) ai Pessina, da poco azionisti dell’Unità, non fa mistero oggi delle difficoltà presenti e future. E a proposito del bilancio che si chiuderà il 30 giugno 2016, scrive a tinte fosche: “il risultato dell’esercizio, ad oggi previsto in perdita, sarà influenzato da incrementi dei costi relativi la gestione sportiva e dalle variazioni, anche rispetto ai ricavi attesi, che deriveranno dai risultati sportivi effettivamente conseguiti in Italia e in Europa”.