Carlo Tarallo per Dagospia
Il ciclone annunciato si è abbattuto stamattina sul consiglio regionale della Campania, con violenza inaudita: 53 consiglieri su 60 sono stati raggiunti da avvisi a comparire da parte della Procura di Napoli. Il reato ipotizzato dal Pm Giancarlo Novelli, titolare dell'inchiesta coordinata dall'aggiunto Francesco Greco, è peculato in relazione all'uso dei fondi destinati ai gruppi. Si tratta, in pratica, di un "caso Batman" (con cifre inferiori in ballo) moltiplicato per 53. Il totale delle cifre nel mirino dei pm sarebbe di circa 2 milioni di euro. I provvedimenti sono in corso di notifica da parte della Guardia di Finanza.
Secondo l'ipotesi accusatoria gli indagati si sarebbero appropriati delle somme non utilizzandole per spese legate all'attività istituzionale. Alcuni indagati non fanno più parte dell'assemblea regionale essendo stati eletti di recente in Parlamento. Nell'inchiesta non risulta coinvolto il Presidente della Regione Stefano Caldoro. Dagli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza è emerso infatti che non ha ritirato alcuna somma dal fondo messo a disposizione dei gruppi consiliari.
Per quanto riguarda i partiti, secondo l'ipotesi degli inquirenti, i consiglieri del Pdl avrebbero ritirato indebitamente l'89 per cento dei rimborsi, il Pd l'82%, l'Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l'Udc il 65%.
Riserbo sui dettagli, ma stando a quanto risulta a Dago dagli atti dell'inchiesta emergerebbe uno sperpero di soldi pubblici da far tremare le vene ai polsi. Un consigliere regionale molto in vista, in particolare, avrebbe pagato coi soldi destinati all'attività istituzionale delle tinture per capelli. Un'altra consigliera avrebbe usufruito dei fondi destinati all'attività dei gruppi per concedersi dei soggiorni presso un lussuosissimo albergo di Capri.
La notizia dell'inchiesta circolava ormai da giorni nel "palazzo" al Centro Direzionale, fino all'esplosione di questa mattina. Il coinvolgimento del gruppo del Nuovo Psi, con una percentuale altissima di spese ritenute illegittime dagli inquirenti, mette in forte imbarazzo il governatore Caldoro, che nelle scorse ore avrebbe incontrato il coordinatore regionale del Pdl Nitto Palma per confrontarsi sulle notizie che arrivavano dalla Procura.