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    ORA E SEMPRE GUERRA FREDDA - GLI STATI UNITI TESTANO UN MISSILE CRUISE E DANNO IL VIA ALLA NUOVA CORSA AGLI ARMAMENTI, DOPO L’USCITA UFFICIALE DAL TRATTATO INF FIRMATO DA REAGAN E GORBACIOV NEL 1987 - LA CINA SI INDIGNA E LA RUSSIA ACCUSA WASHINGTON, COME SE NON FOSSE APPENA SUCCESSO UN INCIDENTE PER COLPA DI UN TEST DI UN MISSILE NUCLEARE – VIDEO


     
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    Anna Guaita per “il Messaggero”

     

    il test missilistico degli stati uniti a san nicolas il test missilistico degli stati uniti a san nicolas

    Era un missile convenzionale, non a testata nucleare. Ma il suo lancio può avere un valore storico, e negli anni futuri potrebbe essere citato come il missile che ha ufficialmente ricominciato la corsa agli armamenti. È il missile da crociera della serie Tomahawk che gli Usa hanno lanciato all'alba di lunedì dalla base sull'isola San Nicolas, al largo delle coste della California. Il missile Cruise ha percorso 500 chilometri, e cioè aveva una gittata che fino a tre settimane fa non sarebbe stata ammessa.

    donald trump donald trump

     

    Solo con l'uscita ufficiale degli Usa dall'Inf (Intermediate Range Nuclear Forces Treaty), immediatamente seguita da un simile passo di Mosca, il lancio di missili di gittata corta e media - fra i 500 e i 5.500 chilometri - è ridiventato lecito.

     

    L'ACCORDO

    reagan gorbaciov reagan gorbaciov

    L'accordo firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov segnava la fine della Guerra Fredda e portava allo stop di test e istallazione a terra di questi missili, che allora erano dislocati in Europa in funzione antisovietica. La ragione ufficiale anti-russa che sei mesi fa l'Amministrazione Trump ha dato dell'uscita di Washington dall'Inf aveva però convinto pochi, e difatti si sperava che nei mesi di tempo che venivano concessi, Russia e Usa avrebbero trovato un accordo.

     

    LA BASE MILITARE DI NENOSKA IN RUSSIA LA BASE MILITARE DI NENOSKA IN RUSSIA

    Ma nessuno dei due aveva interesse a negoziare una correzione dell'Inf, la Russia perché in realtà già da qualche anno starebbe lavorando alla creazione di missili vietati dal trattato, e gli Usa perché volevano slegarsi da quegli impegni per poter creare nuove armi per fronteggiare un terzo e forse più spaventoso nemico, la Cina. Sia Russia che Cina hanno reagito con indignazione al lancio del Tomahawk americano, accusando Washington di «far salire la tensione internazionale». In verità, solo pochi giorni prima dell'esperimento Usa, la Russia aveva registrato un incidente disastroso in quello che sembrerebbe essere stato un test fallito di un missile a propulsione nucleare, cioè a gittata senza limiti.

    mark esper mark esper

     

    Il test nell'installazione militare di Nyonoksa, nella regione nord occidentale russa di Arkhangelsk, è costato la vita a sette esperti russi e causato un aumento delle radiazioni nell'area. La stessa Nato poi sospetta che Putin abbia già violato l'Inf dislocando missili a ridosso dei Paesi europei che una volta erano parte dell'area sovietica. Quanto alla Cina, poiché non faceva parte dell'Inf, dagli anni Duemila si è liberamente concentrata a creare una nuova generazione di missili, con gettata oltre i 4 mila chilometri, che spaventano molto gli americani per la precisione, la portata e la capacità di raggiungere le loro portaerei.

     

    IL POTERE USA

    un soldato americano cammina tra le batterie anti missile patriot un soldato americano cammina tra le batterie anti missile patriot

    Il potere di deterrenza che gli Usa avevano incrociando le acque del Pacifico con le loro portaerei starebbe dunque tramontando. Uno studio australiano anzi rivela che gli Usa «non sono più la prima forza militare in Asia», e che se scoppiasse una guerra con la Cina, le loro istallazioni militari nel Pacifico potrebbero essere distrutte «subito, nelle prime ore». Nell'uscire dall'Inf, gli americani volevano dunque essere liberi di creare armi non solo in funzione anti-russa, ma che possano tenere testa alla Cina.

    sistema anti missilistico russo s 400 9 sistema anti missilistico russo s 400 9

     

    Ma c'è ovviamente il rischio che a sua volta la Cina si senta obbligata a investire ancor di più nella difesa, e così si inneschi una corsa al riarmo che rovinerebbe del tutto il rapporto Pechino-Washington, già in crisi per la guerra commerciale. L'effetto destabilizzante dell'equilibrio mondiale è poi facile da immaginare.

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