Michele Bocci per “la Repubblica”
vaccino covid
Anche le persone sane sotto i 60 anni potranno fare la quarta dose con i nuovi vaccini bivalenti, che vanno considerati intercambiabili, cioè si possono usare «senza alcuna distinzione». Gli immunodepressi invece, d'accordo con il loro medico, potranno accedere alla quinta dose. A breve arriveranno anche le indicazioni riguardo all'opportunità di somministrare nella stessa seduta l'anti Covid e l'anti influenzale, che a seconda della Regione sarà disponibile tra il 5 e il 15 ottobre.
vaccino pfizer per omicron 4 e 5
Si spera in questo modo di dare una spinta alla campagna contro il virus pandemico che sta andando a rilento. Intanto ieri è arrivata la circolare sui bivalenti, cioè il vaccino che stimola il sistema immunitario contro il virus originario, Wuhan, e Omicron 1, e quello, approvato appena 10 giorni dopo, adattato a Wuhan e Omicron 4-5. L'atto porta addirittura quattro firme, del ministero alla Salute, di Aifa, dell'Istituto superiore di sanità e del Consiglio superiore di sanità.
vaccino contro il covid
Intanto nel testo si spiega che non ci sono prove che uno dei due bivalenti sia preferibile all'altro. Entrambi sono efficaci contro le sottovarianti di Omicron, almeno a fermare la malattia grave. Così le Regioni potranno decidere quale somministrare. Poi si ribadisce che l'uso prioritario di questi nuovi vaccini riguarda le persone fragili. Cioè si ripete quanto già detto dopo l'approvazione del primo bivalente.
Gli over 60, chi è colpito da patologie particolare e ha più di 12 anni, i lavoratori della sanità e le donne incinte potranno fare la quarta dose con uno dei due nuovi medicinali, comunque senza poter scegliere quale. Inoltre chi ha più di 12 anni potrà fare la terza dose con il vaccino nuovo, se non ha avuto l'infezione da meno di 120 giorni.
vaccino pfizer per omicron 4 e 5
Nella circolare si è inserita anche la novità della quinta dose per gli immunodepressi a causa di malattie o terapie. Per queste persone, del resto, il ciclo primario prevedeva tre dosi, quindi ora viene loro offerto, come agli altri, un secondo booster. Infine nella circolare si inserisce la novità annunciata qualche giorno fa dal capo della Prevenzione del ministero alla Salute, Gianni Rezza.
Oltre alle categorie per le quali c'è una la raccomandazione, infatti, anche gli altri cittadini, che hanno tra i 12 e 59 anni e nessuna patologia di rilievo, potranno contattare la Asl o il medico per fare la quarta dose. I bivalenti «tenuto conto dell'indicazione di utilizzo di Ema e Aifa, potranno, comunque, essere resi disponibili su richiesta dell'interessato, come seconda dose di richiamo, per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni ».
vaccino covid
Il riferimento alla richiesta dell'interessato serve a sottolineare che i vaccini non sono raccomandati per motivi di età o salute, ma di fatto non segna una differenza rispetto alle categorie fragili. Anche per loro, infatti, la vaccinazione avviene sempre su base volontaria.