INTELLIGENZA ARTIFICIALE MUSICA
Estratto dell'articolo di Roberto Cosentino per www.corriere.it
Michael Smith è uno statunitense di 52 anni, recentemente arrestato con l'accusa di aver rubato le royalty da piattaforme di streaming digitali per sette anni. Musicista, quando ha notato che i suoi brani non erano remunerativi quanto sperato, ha creato musica un imponente portfolio di canzoni attraverso l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE MUSICA
Niente di illegale (finora) ma il problema stava nel fatto che, una volta caricati i brani sulle piattaforme di streaming, li riproduceva milioni di volte attraverso l'utilizzo di bot automatizzati, software da lui stesso programmati. In totale ha riprodotto le canzoni per miliardi di volte, per un totale di 1 milione di dollari circa guadagnato ogni anno dal 2017.
IL PIANO, LE ACCUSE DI FRODE E RICICLAGGIO
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Le accuse a suo carico sono pesanti: frode telematica e riciclaggio di denaro, che insieme potrebbero costargli 40 anni di detenzione. Inizialmente creava profili di band fittizie, alle quali associava i vari brani che pubblicava sulle piattaforme di streaming, tra cui Spotify, Apple Music e Amazon Music. Canzoni come Zygotic Washstands, Zymotechnical e Zygophyllum, riporta il New York Times, sembrerebbe abbiano avuto anche un discreto successo. […] Ma Smith non ci sta: «Questo è assolutamente sbagliato e folle! Non c'è assolutamente nessuna frode in corso! Come posso fare ricorso?» si è pubblicamente lamentato.
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