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    "SONO INCAZZATO, VENISSE ANCHE QUALCHE DIRIGENTE IN TV" – DOPO LA RIMONTA SUBITA DALL'INTER A DORTMUND, CHE COMPLICA IL DISCORSO QUALIFICAZIONE, CONTE ESPLODE: “MI SONO SCOCCIATO DI DIRE LE SOLITE COSE. SONO STATI FATTI ERRORI DI PROGRAMMAZIONE. SIAMO TIRATI PER CAMPIONATO E CHAMPIONS. COSA POSSO DIRE A CHI NE HA GIOCATE SEI DI FILA?" - PARI NAPOLI: AD ANCELOTTI BASTANO DUE PUNTI PER PASSARE IL TURNO


     
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    Da gazzetta.it

    Antonio Conte è parecchio arrabbiato dopo la rimonta subita a Dortmund. E il tecnico invita la società a fare qualcosa per migliorare una rosa che a suo giudizio è troppo corta. “E’ successo quello che è successo a Barcellona, anche peggio perche eravamo avanti di due gol. Dispiace, dovrei parlare delle stesse cose. Non me la sento di commentare il secondo tempo, ci sarebbero troppi alibi e attenuanti. Spero che queste partite facciano capire certe cose a chi le deve capire.

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    Faccio fatica a rimproverare i ragazzi, li devo solo ringraziare per quello che stanno facendo. Andiamo a toccare gli stessi argomenti. Questa sconfitta dà fastidio, ma noi più che lavorare non possiamo fare. Che venisse anche qualche dirigente a dire qualcosa, si poteva programmare molto ma molto meglio. Se lavoriamo possiamo mettere in difficoltà chiunque, ma mi sono scocciato di dire sempre le stesse cose. Traete voi le conclusioni. Siamo tirati per campionato e Champions, due competizioni durissime. Noi avremo le colpe perché subiamo troppe rimonte, ma che posso dire a gente che ha giocato sei partite di fila? Si arriva fino a un certo punto...”

     

    DORTMUND INTER

    Carlo Angioni per gazzetta.it

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    Un tempo a comandare, con il cuore e con l’orgoglio, avanti di 2 gol. Un tempo per affondare, in una notte che sembrava poter diventare magica ma che poi si trasforma in un incubo. L’Inter di Dortmund perde 3-2 dopo aver avuto il match in pugno, grazie ai gol di Lautaro e Vecino, e ora il cammino in Champions si fa davvero in salita. Difficile resistere alla furia del Borussia nel secondo tempo, quando i tedeschi, feriti ma non ancora abbattuti, azzannano l’Inter al collo. I nerazzurri, da manuale sino all’intervallo, barcollano e poi cadono, battuti (soprattutto) dalle invenzioni di un 21enne marocchino di proprietà del Real Madrid, Achraf Hakimi, che prima è soltanto una freccia che si conficca nella difesa di Conte e poi chiude con una doppietta, a cui si aggiunge il tris di Brandt.

     

    COMANDA L’INTER 

     

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    Peccato, peccato davvero. Perché l’Inter per 45 minuti è eroica. E gioca attaccando, con la mente libera, sfruttando quel contropiede che Favre, il tecnico del Borussia, temeva non poco. Così nascono i gol nerazzurri, con azioni che tolgono il fiato ai gialloneri. La prima è un capolavoro di Lautaro, ma il merito è anche di Candreva che serve un pallone lungo sul quale il Toro fa una doppia magia: prima sfrutta lo scivolone di Akanjie, poi vince il duello con Hummels e buca Burki, andando a festeggiare a due passi dal muro giallo. Tre partite di Champions di fila con gol per l’argentino: l’ultimo nerazzurro a riuscirci era stato Eto’o (poi arrivato a 4) nell’anno del Triplete. Il raddoppio nasce da un’azione degna di un videogame: Brozovic esce palla al piede dalla zona pericolosa e serve Lautaro; il Toro si gira e taglia il campo con un lancione per Candreva; Antonio mette in mezzo a Vecino buca i tedeschi. Tutto perfetto, tutto bellissimo, con i 3000 tifosi nerazzurri che urlano “vi vogliamo così”.

     

    PERICOLO GIALLO

     

    E il Borussia? Il gioco di Favre è molto rischioso, perché spesso e volentieri i due centrali Akanji e Hummels si ritrovano due contro due davanti a Lautaro e Lukaku. Il Dortmund vive sulle invenzioni di Hakimi: l’esterno sulla destra fa tantissimo ed è solo l’antipasto di quello che succederà dopo. Passati 40 secondi fa ammonire Biraghi, poi anche Skriniar. Con Hakimi e Sancho sulla stessa linea, l’Inter soffre. E infatti da quella zona (al 18’) arriva una palla al bacio per Gotze, ma Handanovic è bravissimo a ribattere e poi Schulz di testa la mette a lato. I tedeschi si rivedono sullo 0-2, quando il primo tempo è agli sgoccioli: Handa è di nuovo santo su Sancho, poi il Borussia spreca con Witsel e Thorgan Hazard. Tutto finito? Macché.

    RIBALTONE

     

    dortmund inter 3-2 dortmund inter 3-2

    Il Borussia che esce dagli spogliatoi dopo l’intervallo ha fame, perché sa che una nuova sconfitta sarebbe letale per la qualificazione. Al 6’ arriva il gol di Hakimi: Godin non esce bene, Gotze mette al centro e il marocchino segna il 2-1. Inizia un assedio asfissiante, con i gialloneri pericolosi praticamente su ogni affondo. Al 10’ Witsel non ci arriva per un soffio, al 19’ ecco il pareggio, evitabilissimo per come nasce: rimessa laterale di Candreva, Brozovic va molle e Alcacer - in campo da una manciata di secondi - anticipa il croato e serve Brandt, che entra in area e batte Handa. Il 2-2 non ferma il Borussia, anzi. Al 24’ Witsel di testa va vicinissimo al gol, ma l’urlo del Muro giallo resta in gola. Al 32’, però, la rimonta si completa: a sfondare l’Inter (che nel frattempo ha messo dentro Sensi, Lazaro e Politano) ci pensa ancora Hakimi, devastante sulla destra. Il marocchino si infila in area e batte Handanovic. L’Inter ha tempo per rimettere il naso davanti: Lazaro fa un paio di discese importanti, Sensi ha la palla buona al 90’ ma spara centrale. Niente da fare. La notte di Dortmund diventa un incubo.

     

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