Estratto dell’articolo di Carlo Di Foggia per “il Fatto quotidiano”
ARTURO NATTINO
La vendita e l'affitto degli immobili pubblici - le cosiddette "dismissioni" - sono di norma un grande affare per i privati ai danni del pubblico, ma stavolta si è esagerato. Ora, approfittando dell'estate e del caos seguito alla crisi Covid, il privato ha cercato di fare il colpaccio mettendo in mora lo Stato, che a suo tempo già l'aveva fatto ricco cedendogli centinaia di immobili di pregio a prezzi vili per poi affittarli a canoni esosi. Parliamo di Investire Sgr: società controllata dalla Banca Finnat della famiglia Nattino (ottime entrature in Vaticano), ma in cui figurano con quote di minoranza Covivio7 di Leonardo Del Vecchio e Regia Srl dei Benetton.
Ecco, Investire, che gestisce il fondo "Fip", a giugno ha inviato una lettera perentoria all'Agenzia del Demanio. Oggetto: la scadenza degli affitti di centinaia di amministrazioni pubbliche con sede negli immobili del fondo, di cui l'azienda propone il rinnovo per altri sei anni alle stesse condizioni capestro attuali e canoni esosi. Lo Stato, secondo Investire, ha tempo fino al 24 agosto per rispondere: ha risposto prima, con un articolo nel decreto Agosto che mette una pezza all'ennesimo ricatto. […]
PALAZZO A PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE
[…] Nella sua lettera, Investire propone all'Agenzia - formalmente affittuario unico - l'offerta di rinnovo dei contratti per sei anni con tanto di nuovi canoni per 107 immobili rimasti di proprietà di Fip (i cui investitori nessuno conosce, nemmeno il Tesoro): se il Demanio non risponde entro il 24 agosto scade il diritto di prelazione. Investire Sgr s' è mossa con enorme anticipo, considerando che la scadenza è a fine 2022 e al Tesoro non hanno preso bene il blitz, tanto più che, se le amministrazioni affittuarie restano negli immobili senza un accordo, dopo la scadenza dei contratti dovranno pagare come penale un canone maggiorato del 50%.
AGENZIA DEL DEMANIO
Per questo il governo ha infilato un articolo nel dl Agosto che disinnesca la bomba immobiliare: affida al ministero il compito di fissare i nuovi criteri per rinegoziare i contratti ed elimina per 24 mesi le penali. I canoni proposti dalla società sono considerati "fuori mercato" dal Tesoro, tanto più che i nuovi contratti dovranno recepire lo sconto del 15% imposto dalla spending review del governo Monti nel 2012. […]