Estratto dell'articolo di Lara Sirignano per www.corriere.it
angelo flores uno dei ragazzi accusati dello stupro di palermo
Ha cercato di sfilarsi, ha raccontato di essersi «limitato» a riprendere tutto col cellulare, ma — ha ripetuto più volte al gip — «ai rapporti non ho partecipato». Caduta ogni spavalderia, dismesso il ruolo di capo della banda Angelo Flores, 22 anni, ha dato la sua versione della notte in cui Francesca (il nome è di fantasia ndr), una 19enne palermitana, è stata stuprata in un cantiere abbandonato del Foro Italico. Angelo, in carcere come gli altri sei ragazzi coinvolti, conosceva la vittima e con lei aveva avuto una breve relazione.
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«Eravamo lì, alla Vucciria, che stavamo ballando tranquilli e si presenta lei con una sua amica… — spiega al magistrato nel corso dell’interrogatorio di garanzia — Già la conoscevo e praticamente lei si avvicina dicendo “che fa ci mettiamo a bere?”. Beviamo un cocktail, due cicchetti, io ero con Barone, Di Trapani ed Elio Arnao. C’era Cristian Maronia e Samuele La Grassa»
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La vittima, che dopo gli abusi ha denunciato tutti, racconta invece che furono gli “amici” di Angelo a farla ubriacare. «Uno di loro disse al barista “falla bere che poi ci pensiamo noi”», ha detto ai carabinieri. Francesca fu poi portata in un luogo appartato e violentata, mentre Flores riprendeva tutto col cellulare.
«Quella sera è stata una cosa sbagliata, io non ho partecipato, gli altri partecipavano», ha tentato di difendersi il ragazzo. E, secondo il copione che vuole la vittima colpevole di aver provocato i suoi stupratori, ha aggiunto: «Lei ha cominciato a toccarsi (sic) un pochettino a tutti, che era ubriaca, e diciamo che è successo quello che è successo. È successo che abbiamo fatto. Cioè l’hanno fatto, l’hanno fatto i ragazzi. Io ero lì. Non stavo facendo assolutamente niente perché sinceramente ero sconvolto. Sette ragazzi sopra una ragazza», ha sottolineato.
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Parole che cozzano con quel che venne fuori dalle intercettazioni disposte dalla Procura di Palermo dopo la denuncia. Non sapendo di essere ascoltato, infatti, Angelo commentava: «Ieri sera, se ci penso un po’ mi viene lo schifo perché eravamo cento cani sopra una gatta, una cosa così l’avevo vista solo nei video porno, eravamo troppi e sinceramente mi sono schifato un poco, ma però che devo fare la carne è carne…».
i ragazzi dello stupro di palermo
Al gip Flores ha raccontato anche gli attimi dopo gli abusi:«La ragazza si è sentita male e io ho provato ad aiutarla, ho preso il telefonino che le era caduto a terra». Dice che voleva che chiamasse il suo ragazzo. «Gli ho detto non posso chiamare il tuo ragazzo perché se sente parlare me quello si incazza con me».
Quindi «si è seduta in una panchina, gli altri se ne sono voluti andare, io ho aspettato altri 5 minuti. Ho detto: “Ora sei a posto sicuro? Me ne posso andare?”. Lei “Sì tranquillo”. Me ne sono andato. Si è fermata la persona, le ha chiesto come stava… poi ci ha denunciati. Io l’ho lasciata sola dopo che tutti l’avevano lasciato sola».
stupro di gruppo a palermo
Un racconto che contrasta con la versione della 19enne, che ha raccontato come Flores si sarebbe rifiutato di chiamare un’ambulanza nonostante lei glielo avesse chiesto.
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