Estratto dell’articolo di Alessandra Paolini per www.repubblica.it
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Onorevole Mussolini, il suo recente post su Instagram recita così: “Maternità surrogata. Roccella annuncia controlli ai confini. Neonati fermati in dogana come narcotrafficanti. L’inquisizione ora frugherà nelle culle”. Fa una certa impressione: una delle voci più critiche sulle scelte di Giorgia Meloni sui diritti e la morale sessuale è quella di una donna nata e cresciuta a destra, e - se mi consente - con un cognome ancora più di destra, nonostante la sua recente adesione a Forza Italia. Non è che la prossima volta sul carro del Gay Pride ci sale lei? Se li immagina i titoli dei giornali? Altro che Annalisa…
“Perché no? Lo farei volentieri a patto di vestirmi da drag queen con ciglia finte, zatteroni e una tutina di paillettes arcobaleno”.
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Tra i suoi follower c’è chi la incita ad andarsene da un’altra parte: “Alessandra cosa aspetti molla tutto e prendi la tessera del Pd”.
“Non esageriamo, eh! La verità è che ormai dico quello che penso e che sento. Stando a Strasburgo e non più a Montecitorio mi sento più libera e non ho necessità di trincerarmi dietro gli steccati di bandiera”.
E lo ius scholae?
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“Lo benedico, quelli nascono e studiano in Italia: sono più italiani di me, tra un po’. I diritti non vanno concessi, ma condivisi. Dopodiché, però, proprio perché ora sto in Europa, dico che la magistratura ha fatto male a intromettersi sulla storia dei migranti portati in Albania e fatti tornare indietro”.
Ma erano solo 16! Non è soprattutto propaganda?
“Era solo l’inizio, bisognava dare tempo. E comunque non trovo giusto che un problema così epocale come quello dei flussi migratori debba essere gestito solo dall’Italia. È l’Unione europea, tutta insieme, che deve farsene carico”.
ELON MUSK - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Maternità surrogata ormai crimine universale. In teoria, potremmo arrestare anche Elon Musk che piace alla destra ma l’ha molto praticata.
“Ecco questo, invece, lo trovo assurdo. Ma quale crimine universale! Io sono per la famiglia in tutte le sue forme e diversità. Un esempio? Chi siamo noi per impedire a una donna di diventare madre, perché magari ha dovuto congelare gli ovuli prima di sottoporsi a una chemioterapia, ma dopo la malattia non è più in grado di portare avanti la gravidanza? Perché anche di questo si parla. Del resto, la Roccella io la conosco bene”.
andrea giambruno giorgia meloni
Avete lavorato insieme.
“Sì o, meglio, entrò lei e uscii io dalla Commissione che doveva occuparsi di fecondazione assistita. Io sostenevo la diagnosi preimpianto, per poter puntare sulle cellule meno a rischio in caso di malattie genetiche. Gli altri, invece, volevano che gli ovociti venissero impiantati tutti insieme, “Semmai dopo c’è l’aborto”, dicevano: cosa aberrante, visto gli strascichi che questa scelta ha sulla vita di una donna. Il risultato fu che Gianfranco Fini, che ancora non aveva fatto la sua “svolta” liberal, tolse me e mise Roccella”
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Abbiamo vissuto un anno di separazioni “politiche”. E non parliamo di Renzi e Calenda, ma delle sorelle Meloni. O di love story con epiloghi tristi, come quella di Gennaro Sangiuliano.
“Secondo me Giorgia si è lascicchiata…”
Pensa che, quando non sarà più premier, si rimetterà insieme a Giambruno?
“Se è lui l’uomo che vuole, sarei contenta per lei. Dipende dalle priorità. L’amore fa strani giri... […]”.
Però con suo marito Mauro ci sono stati momenti molto difficili…
“Guardi, con Mauro festeggiamo 35 anni di matrimonio. E tutto il resto ora non conta. Conta invece vedere i miei tre figli, Caterina, Clarissa e Romano, misurarsi con la vita che si stanno costruendo. Sono una mamma chioccia anche ora che sono grandi”.
boccia sangiuliano
Dell’affaire Sangiuliano-Boccia che idea si è fatta?
“Quando l’ho visto al Tg1 fare quell’intervista non potevo crederci, tutto rosso in faccia, col cerotto in fronte. Ma come gli è venuto in mente! Raccontare i fatti suoi in quel modo: fino a quel momento nessuno si era permesso di dare una connotazione sessuale a quella brutta storia. Devo dire che ha fatto bene a dimettersi”.
[…] i suoi scontri in tv hanno fatto storia. A cominciare da quello con Vittorio Sgarbi, passando per Katia Bellillo, ex ministro per la pari opportunità, e Pina Picierno, europarlamentare in forza al Pd. Si è mai pentita?
“E perché? Vuol dire che in quel momento sentivo di doverlo fare”.
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Anche di aver detto a Vladimir Luxuria “Meglio fascista che frocio”? Che poi cozza con la sua svolta sui diritti.
“Quella volta ho perso le staffe. Odio chi prepara i dossier contro qualcuno e in trasmissione attacca l’altro ospite sulla base delle cartuccelle che si è portato da casa. Capisco che serve, è un po’ come studiare i calciatori avversari prima di scendere in campo. Ma ripeto, non sopporto gli steccati a priori”.
[…] Ma veniamo al capitolo felicità. Lei ha detto che la felicità è come lo zucchero filato. Dolce ma effimera. Il momento più felice della sua vita?
ALESSANDRA MUSSOLINI A L'ARIA CHE TIRA
“Quando è nata la mia prima figlia. La guardavo e pensavo. Ma davvero sono riuscita a fare questo?
E il più brutto?
“Il primo lutto. Quando nonna Romilda è morta. Pensi il caso. Mamma aveva vissuto tutta la vita con lei ma Romilda è morta tra le braccia di zia Sofia che era venuta a Roma a trovarla. Avevo trent’anni, zia mi chiamò al telefono: “corri che nonna non riesce a respirare!”. La trovai per terra, ho capito subito che era morta. Sa io sono medico…”.
Elly Schlein ha detto che la politica la vede come una parentesi e che le piacerebbe fare la regista.
alessandra mussolini con la madre e la nonna
“La capisco, sono una che nella politica è entrata e uscita. E partecipare a programmi come Ballando con le stelle o Il cantante mascherato mi ha divertito tantissimo. Una fatica! Sono convinta che si può avere voce in capitolo o fare qualcosa per la società anche stando su un palco”.
A proposito di tv, tutti ricordano i suoi duelli con Antonio Bassolino, quando correvate per il ruolo di sindaco di Napoli nel 1993.
“Quella campagna è stata l’esperienza più bella che ho fatto in politica. Ci siamo fatti largo facendo tutti e due la guerra ai vecchi politici: non avrei mai pensato che al secondo turno la sfida sarebbe stata tra noi due. Ci guardava tutta Italia e io avevo solo 29 anni. A dirla tutta, avevamo molti progetti in comune, le idee per Bagnoli, Napoli museo all’aperto… Sa che le dico? Visto che vinse lui, sarei stata un’ottima vicesindaco di Bassolino!”.
alessandra mussolini col marito ALESSANDRA MUSSOLINI FERITA SULLA TESTA DI GENNARO SANGIULIANO - FOTO ESCLUSIVA DI REPORT FERITA SULLA TESTA DI GENNARO SANGIULIANO - FOTO ESCLUSIVA DI REPORT alessandra mussolini foto di bacco alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 8 ALESSANDRA MUSSOLINI alessandra mussolini evento di forza italia a napoli alessandra mussolini mauro di francesco
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