B. Bartolozzi, F. Giustini, V. Sardu per www.corrieredellosport.it
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Fanno sul serio. Molto sul serio. Un’estate come quella appena archiviata, Gabriele Gravina neo presidente federale e Francesco Ghirelli, suo successore al vertice della Lega Pro, non la vogliono più vedere. Non sono gli unici, ovviamente. Il rigetto è stato tale e vasto da rendere indispensabili - cosa che Ghirelli ha fatto anche in concreto - ripetute scuse a società e tifosi di Serie C. Un caos che poi allunga la sua ombra su altri mali: la violenza, dentro e fuori gli stadi, gli arbitri pestati (non in Serie C ma nessuno si chiama fuori dalla responsabilità di fare sistema), i daspo, gli impianti precari.
REGOLE, UNA RIVOLUZIONE. Ghirelli si concede un sorriso: «In appena un mese, Gravina ha avviato una rivoluzione epocale nelle iscrizioni al campionato». Il criterio guida sarà quello di togliere dai bilanci gli artifici o quelle vere e proprie trovate che hanno fatto stragi di imprese ispirate alla finanza creativa; verranno incoraggiare le patrimonialità concrete, come le attività di chi investe sui nuovi impianti sportivi. La vera rivoluzione che la federazione propone sarà quella di far emergere il patrimonio tangibile delle società: non verranno quindi consentiti cumuli con i diritti dai marchi o da library.
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Insomma chi ha investito sui diritti di immagine rischia di dover camminare con i piedi di piombo. Il patrimonio netto sarà rettificato. Resteranno gli investimenti per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (e i prestiti annuali?) per la costruzione, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di impianti. Questi ultimi saranno considerati al netto dei debiti finanziari residui. Verranno così favoriti i club che avranno effettuato investimenti nell’impiantistica sportiva, anche con i mutui. Le applicazioni graduali di questo cambiamento verrà spalmata sui tre anni.
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TRAFFICO FIDEJUSSIONI. Colpo di spugna sulla degenerazione delle fideiussioni con le quali le società garantivano i propri debiti, una riforma quasi calvinista, contro quello che era diventato un vero traffico di indulgenze. Si escluderanno così le polizze rilasciate dalle società finanziarie diventate incontrollabili, mentre per le garanzie provenienti da società assicuratrici si prevederà l’obbligo della sede stabile in Italia, Per verificare la fondatezza del provvedimento si avvierà un dialogo immediato con l’Autorità Garante della Concorrenza.
Nel documento vergato dal Consiglio Federale di due giorni fa, ma che dovrà essere sottoposto ad approvazione il prossimo 18 dicembre in un nuovo consiglio federale che si annuncia rovente, si conferma l’anticipo dei tempi: 24 giugno 2019 per le domande di iscrizione, 4 luglio l’esito dell’istruttoria, 8 luglio presentazione ricorsi e il 12 luglio il consiglio federale deciderà sulle ammissioni. I documenti andranno presentati tutti in una volta, senza integrazioni, eventualmente solo spiegati.
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STIPENDI. Si propone di anticipare rispetto alla passata stagione sportiva per le società di B e C, il termine per il pagamento degli emolumenti netti della mensilità di giugno 2019 ai primi di agosto (il 2 e non più il 26) e di posticipare invece il termine per i pagamenti delle ritenute Irpef per le mensilità di maggio, giugno e dei contributi Inps per la mensilità di giugno al 16 settembre in luogo del 26 agosto.
C’è poi la proposta di sanzionare con il blocco della campagna trasferimenti per le società che risultino inadempienti nel pagamento degli emolumenti dovuti ai tesserati e delle relative ritenute irpef e contributi Inps. Verranno invece cancellate le società che nel corso della stagione non avranno pagato due bimensilità, con azzeramento dei risultati. Insomma non si verificherà un caso Modena che venne escluso dal campionato, ma i cui risultati rimasero validi fino a tutto il girone d’andata.
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L’ASSE SICUREZZA. L’occasione è un evento, domani a Riccione, organizzato dalla Lega Pro: «Ci saranno sorprese su questo tema - promette Ghirelli - ma è importante che si sappia che a Riccione vedremo sia gli arbitri di nostro riferimento quindi la Can Pro, sia il capo della Polizia: Franco Gabrielli». Il casus è dato dalla richiesta, accolta dal Prefetto, di premiare l’arbitro più bravo in Serie C. Inevitabilmente si sfrutterà la circostanza anche per mettere sotto la lente ciò che può servire per correggere la china, pericolosa, che recenti vicende hanno tracciato.
Le sanzioni cambieranno diventando severissime, avvisa Gravina, e Ghirelli ammicca: «Sul tema sicurezza la Lega Pro è impegnata in modo importante da anni, ma sappiamo che non può mai esserci una soglia massima di impegno sulla materia. Ci saranno anche i presidenti dei club perché l’obiettivo è superare la tessera del tifoso attraverso la centralità dello SLO e l’assunzione dell’istituto del gradimento da parte dei club. Sì, il prefetto Gabrielli premierà il vincitore del premio “Colosimo”, l’arbitro più bravo del passato campionato: è una chiara scelta di campo per la legalità e il rispetto della figura dell’arbitro».
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