Francesca Galici per ilgiornale.it
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Alla fine Raffaele La Regina non ha fatto alcun passo indietro. E questo nonostante l'esponente piddì, considerato dai dirigenti dem una colonna per il partito e per questo candidato in Basilicata, sia stato pizzacato da il Giornale con le mani nel sacco. Nei giorni scorsi avevamo infatti pubblicato alcune sue, sconcertanti dichiarazioni contro lo Stato di Israele. Il post che ha maggiormente fatto indignare la comunità israeliana è uno in cui il candidato si esprime così: "In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?".
Le voci di un passo indietro
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Ieri Raffaele La Regina aveva provato anche a scusarsi. Durante la conferenza stampa di presentazione dei candidati, l'esponente del Pd ha cercato di porre una pezza: "Rispetto ad alcune mie parole del passato, voglio scusarmi. Si trattava di parole sbagliate e voglio essere chiaro: non ho mai messo in dubbio la legittimità dello Stato di Israele - né in passato, né mai - e né il suo diritto ad esistere". Parole che Enrico Letta ha accolto quasi con clemenza genitoriale, puntando addirittura il dito contro il Giornale: "Le parole di Raffaele La Regina chiudono una polemica che il Giornale ha voluto alzare". Durante il suo intervento al Nazareno ha poi chiosato: "Siamo sempre molto trasparenti".
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Peccato che i diretti interessati non la pensino così. "Le scuse di circostanza del signor Raffaele La Regina sono per noi del tutto insufficienti, poiché di circostanza e soltanto strumentali al raggiungimento del suo obiettivo personale: l'elezione in Parlamento", ha dichiarato ieri in una nota in una nota Alessandro Bertoldi, presidente di Alleanza per Israele.
Poi, la richiesta: "Chiediamo con forza al segretario del Partito democratico Enrico Letta di escludere questo candidato dalle liste, dando un chiaro segnale di vicinanza al popolo ebraico, così come gli chiediamo di premiare invece chi ha da sempre portato avanti la difesa dello Stato d'Israele e la lotta contro l'antisemitismo". Quindi, Bertoldi conclude: "Il Partito Democratico che accusa, talvolta strumentalmente, di simpatie per il ventennio le formazioni politiche di centrodestra non dovrebbe lasciare spazi interpretativi circa la presenza nelle sue liste, tra l'altro in posizione di elezione certa, di candidati che addirittura negano a Israele il suo diritto ad esistere".
Lo scontro tra Salvini e Letta
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La rinuncia alla candidatura di Raffaele La Regina, che è il secondo pezzo del puzzle che Enrico Letta perde dopo aver fatto tanta fatica per costruire le liste, è stata commentata anche da Matteo Salvini: "Nella notte, La Regina ha fatto un passo indietro. Meglio tardi che mai. Grazie a chi, soprattutto sui social, ha alzato la voce per costringere il Pd a cambiare idea sul loro pupillo. Salgono così a tre, in una manciata di ore, gli addii a sinistra". Il primo ad aver lasciato le fila del Pd è stato Francesco De Angelis a seguito della violenta discussione verbale che ha visto protagonista il capo di Gabinetto di Roberto Gualtieri, Albino Ruberti.
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