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    ITALIA, CROLLO SENZA FINE: IL FMI “TAGLIA” L’OUTLOOK 2013


     
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    Marco Valsania per "il Sole 24 Ore"

    L'economia italiana soffre. Il Fondo Monetario Internazionale, nel suo Outlook globale di primavera, vede una contrazione dell'1,5% quest'anno, stime peggiorate dello 0,4% rispetto allo scorso gennaio. L'Italia, che nel 2012 aveva subito una contrazione del 2,4%, fara' meglio nel 2014: le previsioni del Fondo per l'anno prossimo restano invariate rispetto a inizio anno, con una crescita dell'economia dello 0,5 per cento.

    ITALIA CRAC BUCOITALIA CRAC BUCO

    Il rapporto prevede anche prezzi al consumo nel 2013 al 2% e all'1,4% l'anno prossimo, in calo rispetto al 3,3% del 2012. Ma la disoccupazione è vista al 12% quest'anno e al 12,4% nel 2014, in aumento rispetto al 10,6% del 2012.

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    Le difficoltà italiane sono quelle area Euro, che nel 2013 dovrebbe contrarsi dello 0,3 per cento. "Gli stress finanziari sono diminuiti grazie alle risposte a livello nazionale e europeo", afferma il Fondo. "Ma l'attivita' economica resta debole", aggiunge, e questa debolezza "ha contagiato il cuore" della regione. Pressioni si sentono anche in Germania, dove le prospettive per la crescita economica sono state migliorate dello 0,1% rispetto a gennaio, ma solo allo 0,6% per quest'anno.

    Olivier BlanchardOlivier Blanchard ROTTURA DELL EUROROTTURA DELL EURO

    L'anno prossimo il Pil tedesco è poi atteso a un incremento dell'1,5%. Peggiorate - dello 0,4% - invece le previsione del Pil per la Francia, atteso in calo dello 0,1% quest'anno. Nel 2014 il Pil francese è visto in aumento dello 0,9 per cento. Il tasso di disoccupazione e' previsto all'11,2% nel 2013 e all'11,6 nel 2013, in aumento dal 10,2% dell'anno scorso.

    I problemi nell'eurozona, ha confermato il capoeconomista del Fondo Olivier Blanchard nella sua lettera di accompagnamento dell'Outlook, non riflettono "solo la debolezza della periferia, ma anche una certa debolezza del nucleo forte", di Germania e Francia, oltre che di in Italia e Spagna dove "è prevista una sostanziale contrazione".

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    Il quadro della periferia europea, in particolare, rimane teso. La Spagna dovrebbe conoscere una contrazione dell'1,6% (dato rivisto al ribasso dello 0,1% rispetto alle stime fornite a gennaio). Il Pil di Madrid crescerà tuttavia nel 2014 dello 0,7% (risultato ritoccato al ribasso dello 0,1%).

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    Il Portogallo quest'anno registrerà un'economia in contrazione del 2,3% mentre la Grecia vedrà un -4,2%. In entrambe i Paesi il Pil dell'anno prossimo è visto a un +0,6%. Le prospettive della disoccupazione in Spagna, Portogallo e Grecia sono pesanti: nel 2013 il tasso è visto nell'ordine al 27%, al 18,2% e al 27%.

    Nessuna stima è stata fornita per Cipro "per via della crisi in corso" nel Paese, vista come un rischio nel breve termine per l'Area Euro. Così come l'incertezza politica in Italia: l'esito inconclusivo delle elezioni italiane, afferma il Fondo, ha generato volatilita' sui mercati che mostra tuttora la "vulnerabilita' delle condizioni finanziarie" per la ragione.

    LA TOMBA DELL EUROLA TOMBA DELL EURO

    Per l'Fmi nell'attuale situazione "l'Eurozona deve rafforzare l'Unione monetaria ed economica", anche perché i tentativi per sostenere l'architettura dell'Area Euro potrebbero subire uno stallo". In questo caso, spiega il Fondo, "il debito sovrano dei Paesi periferici potrebbe tornare nuovamente sotto pressione anche se la Banca centrale europea presumibilmente limiterebbe l'aumento degli spread".

    CADUTA EUROCADUTA EURO

    Il Fondo indica inoltre che "progressi più rapidi verso una unione bancaria completa nell'Area Euro potrebbero ridurre l'avversione al rischio e sostenere la fiducia di famiglie e aziende", che a loro volta "potrebbero sostenere la domanda e anche migliorare l'impatto delle riforme strutturali

    BANCA CENTRALE EUROPEA EURO NELLA POZZANGHERABANCA CENTRALE EUROPEA EURO NELLA POZZANGHERA

     

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