DAGONOTA
CLAUDIO CAMPITI
Entrambi gli autori degli ultimi due omicidi compiuti a Roma con «arma regolarmente detenuta», avevano in tasca una licenza per l’uso sportivo di pistole e fucili. Claudio Campiti, 57 anni, disoccupato, l’11 dicembre s’è presentato in un bar di Fidene nel quale era in corso una riunione di condominio, ha estratto una semiautomatica Glock 45 che aveva appena rubato al poligono di tiro di Tor di Quinto, e ha ucciso quattro donne.
Un mese dopo, lo scorso venerdì, fuori dal ristorante “Brado” di Roma, Costantino Bonaiuti, 60 anni, dirigente dell'Enav, ha freddato con un colpo di pistola l’ex compagna, Martina Scialdone. Casualità, Bonaiuti frequentava (con ossessiva insistenza) lo stesso poligono di Tor di Quinto.
costantino bonaiuti 3
Sia Campiti sia Bonaiuti era persone mentalmente “fragili”, con traumi alle spalle, ed erano stati in cura. Eppure entrambi possedevano e tenevano regolarmente in casa armi che potevano utilizzare per «uso sportivo». A questo punto una domanda si pone una domanda: come funziona in Italia la legge sulle armi?
AUTOCERTIFICAZIONI, PRIVACY: I LIMITI DELLA LEGGE SULLE ARMI
Estratto dell’articolo di Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”
carabinieri al poligono di tiro di via tor di quinto, a roma
Ma è proprio vero che la legge italiana sulla vendita delle armi è così severa? Lo ripetiamo ogni volta che dagli Stati Uniti arriva la notizia di una di quelle terribili stragi nelle scuole che da noi non esistono. […]
La cosa migliore è partire dalle licenze per uso sportivo, quelle richieste da chi spara nei tiro a segno. Rispetto a venti anni fa, quando erano poco più di 100 mila, adesso superano quota mezzo milione. E compensano la progressiva diminuzione delle licenze dei cacciatori, scese in 20 anni da quasi 900 mila a poco più di 600 mila. […]
poligono di tiro tor di quinto
Quali sono i dettagli che possono trasformare una legge severa in una regolamentazione piena di buchi? Intanto la durata della licenza, cinque anni. In 1.800 giorni la vita di una persona può rovesciarsi completamente. Un divorzio, una malattia, un fallimento, un licenziamento. Mille traumi piccoli e grandi che possono cambiare radicalmente la prospettiva di vita, l’equilibrio di ognuno di noi. […]
Un secondo problema lo spiega Giorgio Beretta, dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere: «Il certificato medico necessario per ottenere il porto d’armi, compreso quello per uso sportivo, è spesso un’autocertificazione di fatto». In che senso? «È il diretto interessato che compila il modulo, dicendo che non ha malattie nervose, non ha turbe psichiche, non è dipendente da alcol e stupefacenti. Poi porta quel foglio dal medico che, se non sospetta nulla di strano, controfirma. E la cosa finisce lì».
Poligono di tiro
Non ci sono test «oggettivi» su droghe e alcol. E chi ha qualcosa da nascondere non si incastra certo da solo barrando la casella «sbagliata» sul modulo. Ma c’è di più.
Se chi vuole un’arma è in cura da uno psichiatra e magari prende anche dei farmaci, il suo psichiatra non può avvertire il medico di base. C’è la barriera della privacy. A meno che non sia il paziente stesso a dirlo al medico che gli deve dare l’ok per avere un’arma […]
C’è però un altro buco che forse misura meglio ancora la distanza tra buone intenzioni e risultati un po’ così. Chi ottiene il porto d’armi si impegna a comunicare la cosa a tutti i maggiorenni conviventi: moglie, marito, compagno, figli grandi. Ma nessuno verifica che questa comunicazione sia stata fatta davvero.
LA PISTOLA USATA DA CLAUDIO CAMPITI PER LA STRAGE ALLA RIUNIONE DI CONDOMINIO A FIDENE
Sulla legge severa, che forse così severa non è, c’è del resto un enorme punto interrogativo. Non sappiamo quanti armi ci sono in Italia. Gli unici dati sono quelli che riguardano il porto d’armi: poco più di 1,2 milioni anche se per ogni licenza le armi «detenibili» sono diverse. Ma nulla si sa dei nulla osta, che consentono di tenere l’arma solo in casa, senza portarla in giro.
Qui la richiesta va fatta alla singola stazione di polizia o caserma dei carabinieri. Non c’è una banca dati centralizzata. Le stime sul totale variano dai 2 agli 8 milioni. […]
poligono di tiro tor di quinto sequestrato 1 poligono di tiro tor di quinto IL POST SUL BLOG DI CLAUDIO CAMPITI martina scialdone costantino bonaiuti costantino bonaiuti omicidio MARTINA SCIALDONE costantino bonaiuti 2 poligono di tiro di via tor di quinto, a roma, sequestrato