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    ITALIA IN BOLLETTA! VIA LIBERA DEL GOVERNO AL DECRETO ENERGIA. IL PROVVEDIMENTO, PER IL QUALE L’ESECUTIVO HA MESSO SUL PIATTO 1,3 MILIARDI, INCLUDE MISURE PER LE BOLLETTE, IL COSIDDETTO BONUS BENZINA E LA SANATORIA SUGLI SCONTRINI - UNA NORMA "SALVA-COMMERCIANTI" CHE "SCONGIURA LA CHIUSURA DI OLTRE 50 MILA PICCOLI ESERCIZI...”


     
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    Estratto da repubblica.it

     

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    Via libera del governo al decreto energia. Il provvedimento, per il quale l’esecutivo ha messo sul piatto nel complesso 1,3 miliardi, include misure per le bollette, il cosiddetto bonus benzina e la sanatoria sugli scontrini.

     

    Le misure sulle bollette

    La parte più consistente del provvedimento riguarda le misure sulle bollette. Tra queste l’azzeramento anche per il quarto trimestre degli oneri generali del gas con l’Iva agevolata al 5% sul gas. Si riscrive il bonus riscaldamento introducendo un “contributo straordinario per il quarto trimestre ai titolari del bonus sociale elettrico. Il contributo straordinario, riconosciuto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, sarà "crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste" per il bonus sociale. Sarà l'Arera a definire la misura del contributo ripartendo nei 3 mesi l'onere complessivo in base ai consumi atteso.

     

     

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    La sanatoria sugli scontrini

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    Entra, seppur in versione modificata, la sanatoria sugli scontrini – che era spuntata insieme agli interventi energetici – e salta la proroga per mettersi in regola sulle cripto-attività. Il testo conta solo 8 articoli, rispetto ai 12 della bozza circolata nei giorni scorsi. La bozza contiene anche un nuovo articolo (ancora sottoposto a verifica) per la riforma delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica e uno con disposizioni relative alle spese indifferibili.

     

    Nella bozza del decreto energia si legge che le violazioni su scontrini, fatture o ricevute fiscali potranno essere regolarizzate con il ravvedimento operoso. I contribuenti che dal primo gennaio 2022 al 30 giugno 2023 abbiano commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi potranno rimuoverle mediante il ravvedimento operoso, il cui perfezionamento deve avvenire entro il 15 dicembre 2023. Le violazioni possono essere constatate fino al 31 ottobre 2023 e non devono essere state già oggetto di contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento. Il ravvedimento operoso prevede il pagamento dell’imposta dovuta, degli interessi e di una sanzione in misura ridotta. Secondo fonti della maggioranza, “scongiura la chiusura di 50 mila esercizi”.

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    Tra le altre misure, l’intervento che estende la garanzia pubblica Consap sui mutui degli under 36 (dal 50 all’80%) che comprano la prima casa "è prorogato al 31 dicembre 2023". Salta invece la proroga di due mesi dei componenti della Commissione consultiva tecnico-scientifica e del Comitato prezzi e rimborso dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Non è infatti più presente, nella bozza, l'articolo che prevedeva lo slittamento dal primo ottobre al primo dicembre del termine fino a cui restano in carica i membri di Cts e Cpr.

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