Leonardo Perucca per “il Venerdì di Repubblica”
nagano
Tra vette rocciose, parchi lussureggianti e natura incontaminata si trova la cittadina di
Nagano, Giappone. Una meta ricca di templi, luoghi mistici e verde. Ma non solo. Secondo il magazine culinario americano Saveur Nagano è la destinazione gastronomica numero uno al mondo per gli appassionati di cibo.
Nella classifica delle dieci mete gastronomiche da visitare una volta nella vita la città giapponese si merita il gradino più alto del podio perché tra le vette che la circondano si mangia la più autentica cucina nipponica, con la zuppa di miso, alghe, funghi e selvaggina a farla da padrona.
zuppa di miso 1
Al secondo posto Saveur mette invece una meta ultraclassica, Londra. Che da vera metropoli cosmopolita, offre piatti di ogni dove, dall’anatra alla pechinese al tajine di manzo alle prugne marocchino. Israele è al terzo posto, con Tel Aviv regina dei fornelli. Beth Hetrick consiglia di fare un tour enogastronomico fino ai vigneti della Galilea, e accompagnare le degustazioni nelle cantine con varie mezze (piattini di assaggi): «Inizierei con shakshouka, stufato a base di cipolla, aglio, pomodori, peperoni, pepe nero, spezie e uova. Poi hummus con pita condito con olive, olio,
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paprica. E una zuppa di pesce».
Da Israele si vola a New Orleans, dove l’atmosfera si fa festaiola. «La prima tappa è Loretta’s a Marigny per i suoi incredibili bignet». Alex Testere, Senior Associate Editor di Saveur, non ha dubbi: chi ama la cucina non può perdersi la Louisiana per il pollo fritto, le zuppe e l’immancabile oyster loaf, sandwich imbottito con ostriche fritte che, secondo lui, vale da solo il viaggio.
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Restiamo in zona, per perderci tra i profumi della Giamaica, regno dei sapori creoli. Le ricette da non perdere sono l’Ackee & saltfish e il jerk chicken, il pollo arrostito su legno di sandalo, caramellato e condito con tanto pepe. Il tutto sorseggiando – nemmeno a dirlo – ottimo rum. E dopo un Margarita a Puerto Vallarta, Messico, gli Stati Uniti conquistano anche la settima posizione, portandoci tra le vigne della Willamette Valley, vicino a Portland, Oregon. Parigi poi non poteva mancare. Che cosa assaggiare? Tutto, dagli squisiti formaggi alla baguette croccante appena sfornata, da una Tarte Tatin fatta a regola d’arte alle lumache alla Borgognona.
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Ma per bere bene andate a Tokyo, suggerisce il Senior Editor Chris Cohen, «troverete vino francese più buono che in patria e il sushi migliore al mondo». La top ten, a sorpresa, è chiusa dalla Scozia, alla faccia di chi trova disgustoso l’haggis, il piatto tradizionale preparato con le interiora di pecora. Ma la vera notizia è che nelle dieci mete gastronomiche manca l’Italia. Se anche gli americani iniziano a snobbare i nostri cibi e luoghi forse è arrivato il momento di correre ai ripari.
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