Da "www.repubblica.it"
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Il debito pubblico italiano continua a salire e ha messo a segno un nuovo record, spinto dalla necessità di finanziare le iniziative del governo in risposta al Covid. A fine ottobre, secondo i dati diffusi dalla Banca d'Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.587,0 miliardi, in aumento di 3,2 miliardi rispetto al mese precedente.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
La crescita sarebbe stata superiore se il Mef non avesse attinto al conto corrente del Tesoro. Bankitalia sottolinea in particolare, nella pubblicazione statistica "Finanza pubblica: fabbisogno e debito", che il fabbisogno del mese (9,9 miliardi) è stato solo parzialmente compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (-6,1 miliardi, a 78,4) e dall'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (che hanno complessivamente ridotto il debito di 0,6 miliardi).
DEBITO PUBBLICO
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 3,4 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile.
Alla fine di ottobre la vita media residua del debito era pari a 7,4 anni, da 7,2 del mese precedente. La quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia è aumentata di 0,4 punti percentuali, al 20,9 per cento.
Nell'aggiornamento mensile di Bankitalia è presente il conteggio delle Entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato: sono state pari a 33,0 miliardi, in diminuzione del 15,5 per cento (-6,1 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2019.
ROBERTO GUALTIERI E IL BARISTA DEL MEF
Un calo che riflette quello delle imposte dirette connesso, tra l'altro, con la diversa calendarizzazione delle scadenze per il versamento delle imposte autoliquidate da parte dei contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (isa). Nei primi dieci mesi dell'anno le entrate tributarie sono state pari a 321,1 miliardi, in diminuzione del 6,7 per cento (-23,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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