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    ITALIANI, È ARRIVATO IL MOMENTO DI CAMBIARE IL TELEVISORE (DI NUOVO) – IL 2024 SARÀ L’ANNO IN CUI PARTIRÀ LA TRANSIZIONE VERSO IL DIGITALE TERRESTRE DI NUOVA GENERAZIONE: LA RAI HA FISSATO AL 28 AGOSTO 2024 L'ACCENSIONE DEL PRIMO MUX IN DVB-T2, CHE CONSENTIRÀ DI USARE MENO FREQUENZE PER TRASMETTERE PIÙ CANALI - LA TRANSIZIONE AL DBV PERÒ NON SARÀ INDOLORE: SI STIMA CHE MOLTISSIMI TELEVISORI NON SIANO COMPATIBILI - ECCO COME FARE IL TEST SUL VOSTRO TV


     
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    Estratto dell'articolo di Paolo Ottolina per www.corriere.it

     

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    Altri cambiamenti in vista sui nostri televisori. Il 2024 sembra davvero l'anno in cui partirà la transizione verso il digitale terrestre di nuova generazione. La Rai infatti (come anticipano DDay.it e Digital News) ha fissato al 28 agosto 2024 l'accensione del primo Mux in DVB-T2, un passo cruciale verso la completa adozione di questo standard tecnologico. Sigle un po' complesse che è necessario conoscere per capire, tra le altre cose, se i tv che abbiamo in casa sono già pronti al cambiamento in arrivo. 

     

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    Mux è l'abbreviazione di «multiplex», un aspetto della tecnologia usata per trasmettere i segnali del digitale terrestre. Questa permette di «impacchettare» le trasmissioni di diversi canali sul medesimo Mux, così da farle viaggiare fino al nostro televisore attraverso la medesima banda di frequenza elettromagnetica: in questo modo è possibile utilizzare meno frequenze per trasmettere più canali.

     

    […] è certo che includerà le trasmissioni in alta definizione di Rai 1, Rai 2 e Rai 3, allo scopo di migliorare la ricezione nelle aree problematiche con l'attuale sistema DVB-T.

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    DVB-T2 è lo standard in arrivo: la transizione è resa necessaria per  ottenere un più efficiente spettro di radiofrequenze e (potenzialmente) per offrire una qualità dell'immagine superiore e adeguata agli standard dei televisori moderni. Un passaggio fondamentale anche per liberare le frequenze a 700 MHz (Megahertz) del DVB-T1 per consentire al 5G di potersi finalmente diffondere in maniera capillare sul territorio nazionale. L'Italia è in ritardo anche rispetto al nuovo standard di rete mobile, considerato un asset cruciale per la crescita economica (e la creazione di nuovi posti di lavoro).

     

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    […] La transizione al DBV però non sarà indolore per il pubblico del piccolo schermo. Si stima che moltissimi televisori nelle case italiane (una forchetta che nelle stime varia da circa 10 a circa 14 milioni di dispositivi) non siano compatibili con il nuovo standard. Un numero rilevante, considerando anche il mercato dei tv, e quindi il ricambio generazionale, ha subito un rallentamento negli ultimi anni, con vendite annuali intorno ai 3 milioni di pezzi contro i 4 milioni del passato. 

     

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    […] Per verificare la compatibilità del proprio televisore con il nuovo standard in arrivo, gli utenti possono sintonizzarsi sul canale 558, dove Rai Sport HD viene trasmesso in formato Hevc. Se il canale è visibile, significa che il televisore è già pronto per ricevere i nuovi segnali DVB-T2, una volta che saranno attivati su larga scala.

    […]

     

    Allo stato attuale non è stata ancora definita una data per il completamento della transizione al DVB-T2 e l'abbandono definitivo del vecchio standard DVB-T.

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    […]Il nuovo switch-off è quindi abbondantemente in ritardo e, considerando lo stato delle cose e il «parco circolante» dei televisori nelle case degli italiani, è del tutto improbabile che possa partire (e men che meno completarsi) in maniera massiva nel 2024. 

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