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    GLI ITALIANI IN FUGA DALLE UNIVERSITA’ BRITANNICHE PER COLPA DELLA BREXIT! CROLLA IL NUMERO DI STUDENTI DEL NOSTRO PAESE E EUROPEI NEGLI ATENEI DEL REGNO UNITO - I DATI DELL’HIGHER EDUCATION STATISTICS AGENCY. LE RETTE UNIVERSITARIE ORMAI ALTISSIME PER I NON BRITANNICI SCORAGGIANO LE ISCRIZIONI. IL BOOM DI CINESI…


     
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    Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per repubblica.it

     

    UNIVERSITA REGNO UNITO UNIVERSITA REGNO UNITO

    Crolla il numero di studenti europei e italiani nel Regno Unito, addirittura di circa la metà nell’ultimo anno. Anche questo è un effetto della Brexit, di cui si attendeva solo la conferma ufficiale. Ora è arrivata, almeno a leggere i dati dell’istituto Higher Education Statistics Agency. Tra i Paesi più colpiti dall’esodo dalle ambite università inglesi e britanniche proprio l’Italia, la Germania e la Francia.

     

    Dopo l’effettiva uscita di Londra dall’Ue il 31 dicembre 2020, l’anno 2021-2022 è stato il primo con il nuovo regime post Brexit, che scoraggia e limiterà sempre di più l’afflusso di studenti italiani ed europei nel Regno Unito. Questo perché adesso questi ultimi devono pagare le alte rette universitarie come tutti gli altri studenti stranieri extracomunitari, mentre prima della Brexit gli europei erano parificati a quelli britannici. Una grossa differenza: se prima si parlava di circa 10mila euro all’anno di tasse universitarie, ora, a meno che non si abbia una borsa di studio o accesso a un prestito universitario altrettanto complicato da Brexit, si arriva a una parcella fino a 45mila sterline per iscriversi agli atenei più prestigiosi oltremanica come Oxford e Cambridge.

     

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    A proposito di numeri, purtroppo sono eloquenti, come riporta il Guardian. Il numero di studenti europei che si sono iscritti a una laurea di primo livello o specialistica è sceso da 66.680 dell’anno 2020-2021 a 31mila nel 2021-2022: insomma oltre la metà di giovani Ue persi. Ancora peggio se vi va ad analizzare il numero di studenti della laurea di primo livello. Se due anni fa erano 37.530 gli iscritti europei ai corrispettivi delle lauree “triennali”, l’anno scorso sono stati soltanto 13.155, circa un terzo. Mentre per le lauree specialistiche, si è passati dai 24mila del 2017-2018 agli attuali 14mila e da 4.650 ricercatori europei a 2.260 di oggi.

     

     

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    Ma se gli europei calano, schizza in alto il numero di studenti extracomunitari, soprattutto cinesi: se nel 2017-2018 erano 107mila, nel 2021-2022 sono diventati 151mila, con un aumento di circa il 50%. Insomma, gli studenti europei saranno sempre di meno, anche perché l’Erasmus non esiste più nel Regno Unito - Scozia a parte con alcune borse speciali.

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