Paolo Mastrolilli per la Stampa
ivanka trump chelsea clinton
A questo punto si può ufficialmente annunciare che l' amicizia tra Ivanka Trump e Chelsea Clinton è finita, perché la stessa figlia dell' ex presidente democratico ha detto che non si sentono più, da quando la figlia di quello repubblicano è entrata nell' amministrazione del padre. Oltre al pettegolezzo, però, dietro a questa storia c' è il posizionamento sul futuro degli Stati Uniti, viste le ambizioni non nascoste delle due prime figlie, le visioni ormai opposte che rappresentano, e gli obiettivi di consenso demografico che si contendono.
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La confessione Chelsea si è aperta al giornale britannico «Guardian», in vista dell' uscita del suo nuovo libro «She Persisted Around the World». Già il titolo è un programma, perché si riferisce alla frase che il leader repubblicano del Senato Mitch McConnell aveva usato per zittire la collega democratica Elizabeth Warren. L' intervista, però, è diventata l' occasione per spiegare cosa pensa della situazione politica e Chelsea è stata molto diretta.
Ha detto che l' inchiesta del procuratore Mueller (sul cosiddetto Russiagate) dovrebbe continuare fino a quando avrà appurato tutti i fatti, impeachment o no; ha accusato Trump di contribuire all' odio razziale e alla penalizzazione delle donne; ha sollecitato gli inglesi a protestare, quando visiterà il loro paese a metà luglio, perché «non condivido il modo in cui sta degradando cosa significa essere americani».
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Poi ha rivolto l' attenzione a Ivanka, e mentre ha ripetuto l' appello a risparmiare il piccolo Barron perché ha solo 12 anni, ha attaccato l' ex amica: «Lei è un' adulta. Può prendere le sue decisioni. Voglio dire, ha 36 anni. Noi siamo responsabili delle nostre scelte. Nel 2008 io ero stata orgogliosa di sostenere la campagna presidenziale di mia madre, ma ero in fondamentale disaccordo con lei su alcune cose, in particolare l' opposizione alla parità del diritto di sposarsi per gli omosessuali. Non avevo mai difeso quella posizione, perché non era ciò che ritenevo giusto fare».
La figlia consigliera Ivanka invece - è il concetto sottinteso - ha scelto di appoggiare acriticamente il padre su tutto, almeno in pubblico. Al punto che è stata lei, sorridente, a scoprire la lapide per l' inaugurazione dell' ambasciata americana a Gerusalemme. Durante la campagna elettorale, quando le due amiche rivali si sentivano ancora, la vulgata sosteneva che Ivanka aveva posizioni più liberal del padre, e avrebbe cercato di moderarlo.
ivanka trump chelsea clinton
Ad esempio nel suo discorso alla Convention di Cleveland aveva sostenuto i diritti delle donne e delle madri. Può darsi che in privato abbia cercato di esercitare questa sua influenza, ma in pubblico non ce ne sono tracce. Chelsea la ritiene responsabile di questa scelta, che evidentemente ha portato alla fine dei loro contatti.
melania e ivanka trump
Non si tratta solo di un pettegolezzo, perché mentre la figlia dei Clinton non ha mai accennato all' idea di candidarsi a cariche pubbliche, le voci sull' ambizione di Ivanka a diventare la prima donna presidente continuano a circolare. La chiave del suo successo potrebbe stare nella capacità di allargare l' appeal dei repubblicani tra gruppi di elettori come le donne e i giovani millennials, finora conquistati dai democratici, proprio in virtù delle sue posizioni più aperte.
Chelsea però vuole chiuderle subito questa strada, accusando Ivanka di aver tradito la causa per appiattirsi sulle posizioni del padre.
donald trump con ivanka e melania ivanka e donald trump al g20 di amburgo kanye west tra donald e ivanka trump
donald ivana ivanka trump donald ivana ivanka trump