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    IVANKA CON LA VALIGIA - GOSSIP DA WASHINGTON: LA PREDILETTA DI TRUMP ED IL MARITO LASCIANO LA CASA BIANCA - GLI EX MILITARI CHE CIRCONDANO IL PRESIDENTE LI COSTRINGONO A FARE ANTICAMERA - “QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, I DURI INIZIANO A GIOCARE”. ED I PARGOLI STANNO A CASA 


     
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    Vittorio Zucconi per La Repubblica

     

    ivanka e donald trump al g20 di amburgo ivanka e donald trump al g20 di amburgo

    Si sta spezzando l' incantesimo della famiglia perfetta alla Casa Bianca, la fiaba dei Trump belli, ricchi, uniti e felici: il patriarca, Melania la sfinge, la bella Ivanka, Jared il genero prediletto proiettati a Washington per rifare l' America Grande a loro immagine e somiglianza e oggi frustrati.

     

    Sotto i colpi della realtà di governare e delle intemperanze del presidente, segnali di ammutinamento familiare e di possibili fughe da Washington per tornare nella più ospitale New York arrivano fino a periodici come Vanity Fair che raccolgono addirittura la voce che Jared e Ivanka si preparino ad andarsene, portando via i tre figli Arabella, Theodore e Joseph.

     

    ivanka e jared ivanka e jared

    Sarebbero pettegolezzi da salone di bellezza se non filtrassero dal cuore del potere esecutivo americano e se non raccontassero la parabola politica di una presidenza che, sette mesi dopo l' insediamento, sta subendo una metamorfosi dettata dal panico da sondaggi e da fallimenti legislativi. La Casa Bianca nella quale il clan Trump era entrato danzando e promettendo rivoluzioni guidate dal nucleo dei parenti e affini è diventato un bunker inquieto, dove il potere della famiglia, di Ivanka e del marito Jared è stato lentamente soppiantato da quello che i trumpisti di estrema destra, come l' esautorato Steve Bannon, vedono come il "complotto dei tre generali".

    IVANKA E MELANIA TRUMP CON PAPA BERGOGLIO IVANKA E MELANIA TRUMP CON PAPA BERGOGLIO

     

    James Mattis al Pentagono, H.R. McMaster alla guida del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e soprattutto il marine John Kelly, capo gabinetto della Casa Bianca, hanno preso le manopole del controllo e stanno allontanando Ivanka e Jared dal patriarca presidente. Nessuno, neppure la figlia, la "cocca di papà" e il genero, prodotto dello stesso mondo di grandi palazzinari di New York, possono più accedere direttamente al capo senza prima passare per il generale Kelly e ottenere la sua autorizzazione.

     

    ivanka tra la merkel e lagarde ivanka tra la merkel e lagarde

    Da una gestione allegramente dilettantistica e fortemente ideologica, l' Amministrazione Trump si sta, pur recalcitrante, trasformando in una presidenza più professionale, dalla quale soltanto i tweet all' alba e le scomposte schermaglie con i giornalisti sfuggono agli "adulti" come sono chiamati i tre generali e il massimo consigliere economico, Gary Cohn, che stanno marginalizzando la famiglia.

    james mattis james mattis

     

    Ivanka, molto più estroversa del prudentissimo marito Jared - anche lui avvicinato ormai dai tentacoli del Russiagate, l' indagine sulle complicità politiche e finanziarie dei Trump coi russi - si è messa nell' ombra, dopo le grandi passerelle a fianco di Angela Merkel, del premier giapponese Abe, del presidente cinese Xi Jinping. Si limita a comunicati per criticare le indagini, volute ancora da Obama, sulla diseguaglinza nelle retribuzioni fra uomini e donne, in teoria uno dei temi a lei cari. Ma deve rinunciare al viaggio in Puglia per il matrimonio faraonico dell' amica Renee Sutton.

    il generale mcmaster il generale mcmaster

     

    Naturalmente, né Ivanka né Jared abdicheranno al ruolo di figli o generi, perché le loro fortune economiche, per lui nell' immobiliare, per lei nei cosmetici e nell' abbigliamento "Made in China" dipendono troppo dalle fortune di famiglia e dal nome. Ma qualche cosa, sotto il peso di catastrofi come il Texas sommerso, di crisi angosciose come il bluff nucleare alla cieca con la Nord Corea, Cina e i disastri autoinflitti ha trasformato la favola di gennaio nel cupo dramma d' autunno.

     

    È stato il fatale sabato 12 agosto con la sciagurata risposta del presidente ai canti neonazi di "Non permetteremo agli ebrei di prendere il nostro posto" conclusi con l' omicidio di una controdimostrante, a segnalare la fine della fiaba della principessa Ivanka. Mentre il padre annaspava nell' ambiguità senza esprimere una netta condanna del neonazionalismo antisemita - "Non gli perdoneremo mai di avere dato la figlia in sposa a un ebreo", ripetevano - lei, convertita al giudaismo, e il marito stavano celebrando il Sabbath.

     

    John Kelly John Kelly

    Il mattino di domenica, Ivanka twittava quello che il padre non aveva avuto il coraggio di scrivere: «Non c' è posto nella società per razzisti, neo nazi e suprematisti». La tanto attesa funzione moderatrice della figlia sul padre non si è dispiegata e sono i vecchi soldati, oggi, ad avere circondato Trump, ad avere spurgato il suo circolo dai fanatici e ad avere riportato Ivanka e Jared al ruolo di consiglieri esterni.

     

    Forse è troppo definire la ex coppia più bella del mondo "esiliati in casa", come fa l' inchiesta di Vanity Fair, ma il rigetto di Washington per il clan Trump, ostracizzato dalla società bene della capitale, come loro avevano disprezzato la «palude », è diventata aperta ostilità. Il presidente nella sua solitudine.

     

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