Ilario Lombardo per ''la Stampa''
luigi di maio davide casaleggio
Non ci sono solo le grane di governo per Luigi Di Maio. Il pluri-incaricato doppio ministro, vicepremier, e capo politico del M5S è anche alle prese con beghe di partito, rivoluzioni in corso un po' in sospeso, e una strategia per le Europee che continua a rimanere un foglio bianco. Oggi a Ivrea si celebra la terza edizione del summit dedicato a Gianroberto Casaleggio. Il figlio, Davide, è il gran cerimoniere. Di Maio, l' ospite politico di punta.
Di Maio e Casaleggio in bici
Il clima però non è quello dell' allegra brigata inebriata dal successo dell' anno scorso, quando il governo gialloverde era ancora solo una possibilità, e qui si ragionava di alleanze mentre tra gli ospiti -manager, imprenditori, studiosi - si cercava il volto dei possibili ministri. A Ivrea sono attesi una cinquantina di parlamentari. Pochi. Segno di una disaffezione crescente.
grillo di maio casaleggio
Davanti alle telecamere Di Maio e Casaleggio dovranno nascondere il più possibile le loro divergenze, ogni giorno sempre più fastidiose per il vicepremier. La piattaforma Rousseau ha partorito i candidati per Bruxelles. Alcuni noti, vedi il sindaco Filippo Nogarin e l' ex Iena Dino Giarrusso, altri meno. Qualcuno è rimasto tagliato fuori, eliminato perché considerato imbarazzante, come Clementina Iuppa (La Stampa aveva raccontato di suoi post in cui augurava torture medievali all' ex ministro Giuliano Poletti e condivideva inqualificabili affermazioni sui forni crematori).
rousseau voto sul processo a salvini 4
Ed è proprio sui candidati e su come impostare la campagna elettorale che litigano Di Maio e Casaleggio. Fonti del M5S raccontano che Di Maio, stanco delle rigidità di Davide, vorrebbe puntare tutto sui volti. È in cerca di vip, nomi di grido, professionisti senza stramberie da social, da piazzare come capilista (si continuano a fare i nomi della giornalista Luisella Costamagna e della conduttrice Licia Colò), così come avvenne nel 2018. Casaleggio invece chiede di «concentrarsi sui temi», a partire dalla democrazia digitale, che a suo avviso possono fare la differenza e attrarre l' interesse di altri partiti ancora orfani di una famiglia a Bruxelles. Ma Di Maio deve anche fare i conti con la ferita lasciata dal voto sulla nave Diciotti che ha salvato dai giudici Matteo Salvini. Un salvacondotto che ha coagulato un primo, timido, bocciolo di correnti, conosciute tanto di nome ed etichetta.
rousseau il sistema operativo
Da una parte i «sessantini», dall' altra i «quarantini». È un lunedì di un mese fa, quando alla Camera si ritrovano per la riunione settimanale un pugno di parlamentari e membri della comunicazione. Ci sono i capigruppo d' aula, di commissione, il tesoriere. Qualcuno lamenta che durante l' assemblea per discutere del voto salva-Salvini, Paola Taverna abbia definito i dissidenti «una piccola pletora di miserabili». Francesco Silvestri, vicecapogruppo a Montecitorio, cerca di difendere la ruvida collega: «Sono molti di più i quarantini che attaccano e criticano i sessantini» dice Silvestri.
GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA
Sono definizioni ormai di uso comune nel M5S e stanno a indicare quelli del 40 per cento che, su Rousseau, si è espresso contro il leghista, e quelli del 60 per cento che invece lo ha graziato. Tra i delusi c' è certamente Alessandro Di Battista, punto di riferimento di qualche "quarantino". In un' altra riunione, quelle del martedì in cui Di Maio riunisce ministri, sottosegretari e i due capigruppo, Di Battista - raccontano - va su tutte le furie. Siamo a marzo. Argomento: gli F35. Per l' ex deputato cedere agli Stati Uniti «è un errore». L' ennesimo dietrofront dopo Tap, Ilva, Muos «Dobbiamo tornare a fare il Movimento - è la sua accusa - Dobbiamo mantenere quello che abbiamo promesso». Qualche giorno dopo, Di Battista riappare e in video manda un messaggio inequivocabile: «Dobbiamo avere più coraggio in politica estera».
GRILLO DI MAIO CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIO LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO