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    JAKE LO SCIAMANO FA PROSELITI! L'ASSESSORA DI FRATELLI D’ITALIA DI PERUGIA CLARA PASTORELLI CON COLBACCO E MAGLIONE A STELLE E STRISCE GIOCA A FARE L’ATTILA DI CAPITOL HILL - SCOPPIA LA POLEMICA SOCIAL – LEI PRECISA DI NON ESSERE “TRUMPIANA” E DI NON ESSERSI TRAVESTITA DA JAKE ANGELI, MA “DA ZARINA”… - IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA AL COMUNE DI ORVIETO PRENDE SPUNTO SEMPRE DAI FATTI DI CAPITOL HILL E PROPONE L’ASSALTO AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE


     
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    Antioco Fois per repubblica.it

     

    L'immagine con colbacco e maglione a stelle e strisce della responsabile a Sport e Commercio di Perugia, come il capopopolo dell'assalto a Capitol Hill

    clara pastorelli clara pastorelli

     

     

     

    Imbacuccata con colbacco e maglione a stelle e strisce gioca a fare lo sciamano Jake e si schiera dalla parte del Trump “scomunicato” dai social.

     

    L’assessore a Sport e Commercio del Comune di Perugia, Clara Pastorelli (Fratelli d’Italia), in un selfie pubblicato sul proprio profilo Facebook mima davanti allo specchio il capopopolo che con lancia e corna da bisonte ha guidato l’assalto al Campidoglio di Washington, in un’azione violenta e vandalica, che si è conclusa con cinque morti. E che è stato arrestato proprio oggi.

    clara pastorelli clara pastorelli

     

    "Forza sempre e comunque Stati Uniti d’America. Spesso ciò che sembra reale non lo è. Fb bannerà pure me?”, ha scritto l’assessore della giunta Romizi nella story pro, poi non più visibile sui social. La storia social è stata poi riproposta dal capogruppo del Pd comunale, Sarah Bistocchi, che ha attaccato l’esponente dell’esecutivo: “Spesso ciò che sembra reale non lo è. Anche io vorrei che non lo fosse. Assessore al Comune di Perugia di Fratelli d’Italia”.

     

    clara pastorelli clara pastorelli

     

    Si è poi appellata alla “chiaramente non compresa, ironia” l’assessore Pastorelli in un successivo post su Facebook, precisando di non essere “trumpiana” e di non essersi travestita da Jake Angeli, ma “da zarina”, rimanendo comunque critica sui rischi dei “giganti del web, che oscurando e cancellando il profilo di un presidente di una nazione si sostituiscono con protervia e arroganza alla magistratura e/o alle istituzioni a ciò deputate, così calpestando, nel caso di specie, la più risalente costituzione del mondo”.

     

    Non c’è traccia apparente di ironia, invece, nella sortita del capogruppo della Lega al Comune di Orvieto, che in un post che prende spunto sempre dai fatti di Capitol Hill propone l’assalto al ministero dell’Istruzione.

     

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    “Terminata l’indignazione per quanto accaduto in America, ricordate sempre che i vostri figli a gennaio sono costretti a seguire le lezioni a scuola con le finestre aperte! Io occuperei e assaltarei il ministero dell’istruzione... Ma siamo in Italia!”, ha scritto sul proprio profilo Facebook Andrea Sacripanti, in un post ripreso poco dopo dal deputato di Leu, Nicola Fratoianni.

     

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    “Ora capisco la timidezza di Salvini nel condannare quanto accaduto a Washington. Siamo di fronte ad una destra sgangherata e pericolosa”, attacca l’esponente di Sinistra italiana, al quale non si fa attendere la replica del consigliere comunale leghista umbro, che si dice frainteso sul significato del suo intervento e sull’intento di occupare il ministero di viale Trastevere. “In riferimento all’incitamento alla violenza - replica Sacripanti - respingo ogni accusa in quanto, a parte il fatto che esistono occupazioni pacifiche, il post voleva soltanto evidenziare come in Italia ormai vi sia un forte sentimento di rassegnazione che ci costringe ad accettare di tutto senza alcun tipo di reazione”.

     

     

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