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    JANNIK SINNER È SBARCATO A FIUMICINO! IL 22ENNE ALTOATESINO, ATTESO DALLA MELONI (OGGI) E DA MATTARELLA (GIOVEDI’) STRINGEVA TRA LE BRACCIA LA COPPA VINTA AGLI AUSTRALIAN OPEN - PERCHÉ SESTO PUSTERIA, IL SUO PAESE IN TRENTINO, NON HA FESTEGGIATO IL SUCCESSO A MELBOURNE? TUTTA LA COMUNITÀ ERA AL FUNERALE DI MONIKA TSCHURTSCHENTHALER E DEI SUOI DUE BAMBINI, MORTI IN UN TERRIBILE SCHIANTO STRADALE IN AUSTRIA. IL SINDACO: “MA CON LA GIUSTA DISTANZA FESTEGGEREMO IL NOSTRO CAMPIONE” - VIDEO


     
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    Valeria Costantini per roma.corriere.it - Estratti

     

    JANNICK SINNER JANNICK SINNER

    Ed eccolo dunque, dopo il trionfo agli Australian Open Jannik Sinner è atterrato a Fiumicino per una serie di incontri istituzionali previsti nella Capitale. Lo attendono in questi giorni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (giovedì) e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (oggi alle 15.30).

     

    La coppa vinta agli Australian Open stretta tra le braccia in una sacca verde, il campione Jannik Sinner, sorridente e rilassato, è atterrato da Melbourne poco dopo le 12, sbarcato da un volo della Emirates con scalo a Dubai. Occhiali sul volto, felpa nera e sacca arancione con le racchette sulle spalle, il 22enne altoatesino non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma ha salutato i fan che lo acclamavano nelle sale degli arrivi del Terminal 3 dell’aeroporto di Roma.

     

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    PERCHÉ SESTO PUSTERIA, IL PAESE DI SINNER, NON HA FESTEGGIATO LA SUA VITTORIA

    Francesco Mariucci per https://corrieredeltrentino.corriere.it/

     

     

    JANNICK SINNER a fiumicino JANNICK SINNER a fiumicino

    Se non ci fosse  un piccolo striscione che inneggia a Jannik Sinner  proprio all’ingresso del paese, nessuno direbbe di trovarsi nel posto dove è cresciuto quello che oggi — risultati degli ultimi mesi alla mano — è il tennista che più di altri sta sorprendendo il mondo. Siamo a Sesto, in fondo alla val Pusteria, a una manciata di chilometri dal confine austriaco. Qui Jannik Sinner è cresciuto, e qui ancora oggi i genitori gestiscono la casa vacanze di famiglia (Haus Sinner), dopo aver lasciato il rifugio Fondovalle in Val Fiscalina.

     

    In realtà questo compito spetta maggiormente a mamma Siglinde, visto che papa Hanspeter, cuoco di formazione, fa ormai parte stabilmente dell’entourage di Jannik. Senza dimenticare il fratello Mark, nato in Russia ma adottato quando i genitori pensavano di non poter avere figli, che è istruttore dei vigili del fuoco a Vilpiano. Per dare la misura della riservatezza di questa famiglia, basta provare a citofonare alla struttura ricettiva, che si trova nel centro del paese. Hanspeter e Siglinde non ci sono, e hanno fatto sapere di non voler parlare con nessuno. Il tutto, mentre gli ospiti fanno su e giù dal vicino impianto di risalita del monte Elmo.

     

     

    Il lutto

    JANNICK SINNER JANNICK SINNER

    Purtroppo però, non è una bella giornata per parlare di grandi imprese sportive a Sesto: «Una coincidenza sfortunata» la definiscono con le stesse esatte parole i gestori di due bar sulla strada principale del paese, dei quali mamma e papà Sinner sono clienti abituali. Lo si capisce osservando il corteo di cittadini, vigili del fuoco e carabinieri, che dal Municipio sale verso la piccola chiesa dei Santi apostoli Pietro e Paolo: praticamente tutto il paese, col sindaco Thomas Summerer in prima fila, è partecipe del dolore della famiglia Tschurtschenthaler. Al funerale di Monika Stauder, e dei suoi due figli Matthäus (7 anni) e Kassian (10), morti lunedì scorso in un drammatico incidente stradale in Austria, c’è tutta Sesto.

     

     

    Il funerale

    SINNER E IL PADRE SINNER E IL PADRE

    La cerimonia funebre, preceduta dalla recita del rosario, è officiata dal vescovo della diocesi di Bolzano-Bressanone, monsignor Ivo Muser. La chiesa è stracolma, e tantissime persone restano fuori, ad ascoltare la celebrazione grazie alle casse predisposte nel cortile esterno, ricoperto dalla neve.

     

    Alla fine prende la parola Christian Tschurtschenthaler, marito di Monika e padre di Matthäus e Kassian, rimasto solo col figlio più grande Benedikt (14 anni): «Sento il vostro dolore, la presenza e l’amicizia, ma soprattutto la vicinanza nel periodo più oscuro della mia vita. La vostra forza mi aiuterà a iniziare una nuova vita con Benedikt. Pensate a noi, e pregate per noi. Monika, Matthäus e Kassian saranno i tre angeli che mi daranno la possibilità di ripartire e superare il buio». La famiglia ha messo a disposizione un Iban, chiedendo di donare soldi per il restauro della chiesa di San Giuseppe nella vicina Moso, invece che corone di fiori.

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