Maria Volpe per “il Corriere della Sera”
al bano con la figlia jasmine carrisi
A vederla così, senza sapere i suoi natali, sembra una ragazza come tante altre: 19 anni, fresca di maturità, molto carina, con sogni nel cassetto. Ma lei è Jasmine Carrisi. Mamma: Loredana Lecciso. Padre: Al Bano Carrisi. Chissà in quanti le avranno detto: «Non fare musica, sei la figlia di...ti attaccheranno». Ma siccome il destino è lì per quello, Jasmine vuole fare la cantante. E venerdì è uscito il suo primo singolo «Ego».
Jasmine, l'ha fatto un po' apposta...
«Ho sempre voluto fare musica, fin da piccola...».
jasmine e bido carrisi figli di al bano e loredana lecciso
E i suoi genitori?
«Ci tengono molto che io studi, ma mi hanno fatto in bocca al lupo».
E quindi che si fa?
«Provo con la musica. Ma andrò anche all'Università».
Insomma un piano B se va male il singolo?
«In qualche modo sì, però sono felice degli studi che comincerò: "Relazioni pubbliche e comunicazione d'Impresa" a Milano».
Così ha accontentato mamma e papà.
«Sì però entrambi avrebbero preferito che facessi l'Università a Lecce. L'idea di Milano, specie a mia mamma, proprio non va. Lei è super protettiva, pensa sempre al peggio, si fa le paranoie. Mio padre un po' meno... Del resto c'è bisogno di staccare il cordone ombelicale».
JASMINE CARRISI
Come è stata la sua infanzia a Cellino?
«Molto bella. Mi sono sempre trovata meglio a Cellino che a Lecce. Frequentavo anche Lecce per gli studi: è una bella città. Ma Cellino è stato ed è il mio nido».
Che vita ha fatto?
«Mio padre ci portava spesso in giro quando andava in tournée. Ho vissuto l'atmosfera dei concerti dietro le quinte. Eravamo piccoli io e mio fratello (detto "Bido", l'altro figlio di Al Bano e Loredana, ndr ) e ci divertivamo».
E mamma?
«Non ama viaggiare, veniva poco. L'unico viaggio tutti e quattro insieme è stata una vacanza alle Canarie».
A Cellino sono venuti da suo padre tanti personaggi noti: qualcuno l'ha colpita?
«Papà organizzava un festival musicale a Cellino, ma io ero troppo piccola per ricordarlo. Ricordo invece qualche anno fa Checco Zalone che è venuto a trovarci: mi ha divertito moltissimo».
AL BANO E JASMINE CARRISI
Un incontro musicale importante?
«Mio padre all'Arena di Verona mi ha presentato Bocelli. Mi ha colpito molto perché penso che rappresenti l'Italia, anche se non seguo il suo genere musicale».
E la musica di suo padre la segue, la ascolta?
«No, assolutamente».
E lui ci resta male?
«No, però vorrebbe che lo seguissi un po' di più, ma proprio non ci riesco».
E lei Jasmine la sua musica gliela fa ascoltare?
JASMINE CARRISI
«Ci provo. Qualche rapper gli piace, ma i testi che parlano di droga e alcol lo spaventano».
Alcuni testi incitano alla violenza contro le donne. Dicono frasi irripetibili.
«Ma non è la musica a dover educare i ragazzi. Io grazie alla mia educazione so che consumare droga e alcol è sbagliato e non sarà certo un pezzo di un cantante a stravolgermi il pensiero».
Parliamo del suo «Ego», brano rap con influenze pop. Al Bano il 14 giugno, per festeggiare i suoi 19 anni, l'ha fatto uscire in anteprima su Radio Norba. Dunque gli è piaciuto?
«Sì, gli è piaciuto. Anche a mamma, fratelli e sorelle».
Le musiche sono del maestro Alterisio Paoletti, storico collaboratore di suo padre.
JASMINE CARRISI E LOREDANA LECCISO
«Si sente nella musica che c'è una base di stampo classico, ma in senso positivo: non ha usato suoni finti e elettronici, ma strumenti veri per fare le basi. E non si usa più».
I testi invece sono suoi: parlano di interiorità e attaccano l'esteriorità
«È un invito a guardarsi dentro e a non prendere in giro gli altri senza essere costruttivi».
È qualcosa che ha vissuto sulla sua pelle?
«In giro c'è molto cattiveria. io sono tranquilla e mi faccio i fatti miei, eppure mi ritrovo in mezzo ai pettegolezzi. Questo sì mi ha dato fastidio, però mi ha fatto crescere».
JASMINE CARRISI E LOREDANA LECCISO
Domani esce il video diretto da Mauro Russo, regista di molti videoclip di grandi artisti italiani.
«È stato registrato a Cellino. Bellissime immagini».
Ha messo in conto una delusione?
«Cerco di non avere aspettative. Vediamo come va».
Davanti a un insuccesso che fa: molla o ci riprova?
«Ci riprovo e ci riprovo. Io voglio fare musica».