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    “JENA”: “SALVINI, COME CRAXI E BERLUSCONI, ANDREBBE SCONFITTO CON LA POLITICA E NON CON I PROCESSI. MA NOI DI SINISTRA SAPPIAMO ACCONTENTARCI” – IL CAPITONE È IN ANSIA PER LA TENAGLIA GIUDIZIARIA, TRA GREGORETTI, 49 MILIONI E METROPOL: “O MI ARRESTANO O VADO AVANTI” – L'INCUBO DI MATTEO È LA SOSPENSIONE DELLA SUA ELEZIONE A CAUSA DELLA LEGGE SEVERINO – LE VOCI DI ALTRE INCHIESTE IN ARRIVO, IL CONGRESSO LAMPO DELLA LEGA E LA SPALLATA AL CONTE-BIS


     
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    1 – NOI

    Jena per “la Stampa”

     

    MATTEO SALVINI MATTEO SALVINI

    Salvini, come Craxi e Berlusconi, andrebbe sconfitto con la politica e non con i processi.

    Ma noi di sinistra sappiamo accontentarci.

     

    2 – MA L'INCUBO DI MATTEO È LA SEVERINO

    Estratto dell'articolo di Massimo Malpica per "il Giornale" 

     

    «Al termine dei quattro giorni di presunto sequestro ottenemmo che cinque Paesi europei si suddividessero gli immigrati. Una cosa è certa: lo rifarei.

     

    paola severino foto di bacco (2) paola severino foto di bacco (2)

    E se gli italiani lo vorranno, lo rifarò. Sempre che non ci siano stranezze legate alla legge Severino». Più che i 15 anni di carcere che rischia per le accuse di abuso d' ufficio e sequestro di persona per il blocco della nave Gregoretti, nella sua intervista al Corriere in edicola ieri Matteo Salvini tradisce quello che è il suo vero timore, relativamente alla questione del voto della giunta per le autorizzazioni sulla richiesta arrivata dal tribunale dei ministri di Catania. E il timore, appunto, è rappresentato dalle possibili ricadute sul futuro politico del leader della Lega proprio rispetto alla legge Severino.

     

     

    matteo salvini silvio berlusconi matteo salvini silvio berlusconi

    (...) Che impone, appunto, la sospensione degli amministratori pubblici, se condannati anche se solo in primo grado, per un periodo «di almeno 18 mesi». (...) In che modo la questione riguarda il leader leghista? Per Salvini, una eventuale condanna in primo grado non vorrebbe dire essere incandidabile, ma prevederebbe la sospensione in caso di elezione. Ed ecco dunque che quel riferimento tra le righe dell' intervista al Corriere evidenzia il vero timore del numero uno della Lega. Che teme che la trappola si materializzi grazie al combinato disposto tra una condanna in primo grado e quanto previsto dalla legge Severino.

     

    matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 7 matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 7

    Che lo priverebbe degli effetti di una vittoria, costringendolo a finire sospeso - una volta eletto - subito dopo la chiamata al voto. È questo l' effetto che il leader leghista teme di più nell' appuntamento del 20 gennaio, ed è per questo che il «tradimento» degli ex alleati - con l' annuncio del voto a favore dell' autorizzazione del M5s da parte di Di Maio - non soltanto lo indispettisce. Ma lo preoccupa.

     

     

    SALVINI BATTEZZA LA NUOVA LEGA E PREPARA LA SPALLATA AI GIALLO-ROSSI

    Estratto dell'articolo di Carmelo Lopapa per “la Repubblica”

     

    Migranti scendono dalla nave Gregoretti Migranti scendono dalla nave Gregoretti

    «Non è che ci sia molto da girarci intorno. A questo punto o mi arrestano o vado avanti. Di certo, dalla mia parte ci sono milioni di italiani, ecco perché non ho paura». Che strana vigilia di congresso ha vissuto Matteo Salvini. La sensazione di poter riavere in pugno l' Italia da qui a qualche mese, stavolta coi "pieni poteri" di Palazzo Chigi, e la contemporanea, sgradevolissima sensazione che tutto potrebbe sfuggirgli via come sabbia tra le dita. Come ad agosto. Peggio che ad agosto: con un «trappolone politico giudiziario» - lo definiscono in via Bellerio - pianificato per farlo fuori dalla scena, per sempre.

     

    MEME SU LUIGI DI MAIO E IL DITO MEDIO A MATTEO SALVINI MEME SU LUIGI DI MAIO E IL DITO MEDIO A MATTEO SALVINI

    Non c' è solo il macigno del caso Gregoretti, con la richiesta di processo per sequestro di persona che Di Maio e Conte ora vogliono assecondare. Ci sono altri timori e altri rumori che rimbalzano dal Palazzo di Giustizia di Milano, voci di inchieste in dirittura d' arrivo col nuovo anno, epicentro il palazzo della Regione, capitolo sanità. Solo illazioni, per ora. Che hanno contribuito tuttavia ad avvelenare la vigilia del congresso lampo di questa mattina in un albergone della periferia milanese.

     

    NAVE GREGORETTI GUARDIA COSTIERA NAVE GREGORETTI GUARDIA COSTIERA

    Quello che deve sancire la "scissione" della Lega nazionale blu trumpiana di "Salvini premier" dalla bad company Lega Nord che dovrà sopravvivere per rimborsare i 49 milioni di euro sottratti allo Stato. Cinquecento delegati convocati sotto Natale per sancire con un' alzata di mano il cambio di nome e statuto che il capo ha già deciso (assente per protesta la minoranza che fa capo a Gianni Fava). Ci saranno invece le Sardine, autoconvocate per un flashmob antisovranista. Sarà la spina nel fianco perpetua, ormai, per l' aspirante premier. Il quale sembra avere altri pensieri, per ora. «A Milano c' è qualcuno che mi vuole arrestare - ha urlato dal palco, ieri ad Aosta, nuova frontiera elettorale - non per corruzione ma per sequestro di persona, perché ho bloccato lo sbarco di 140 persone. Ma quando ci sarà il processo sarà una festa della libertà», avverte. Perché immagina che tutto possa consumarsi a febbraio, col voto in aula per l' autorizzazione a procedere che arriverebbe dopo le elezioni in Emilia Romagna del 26 maggio e dopo che altri cinque o sei senatori grillini - queste le stime al pallottoliere leghista - completeranno l' esodo verso l' opposizione. Dopo cioè che la maggioranza Conte avrà perso altri decisivi tasselli.

    MATTEO SALVINI GRETA THUNBERG BY EMAN RUSS MATTEO SALVINI GRETA THUNBERG BY EMAN RUSS GIANNI FAVA GIANNI FAVA

     

    A Palazzo Madama è al cellulare del capogruppo leghista Massimiliano Romeo che, raccontano, stanno arrivando parecchie chiamate di colleghi senatori, ex alleati del M5S. Lui, com' è scontato, minimizza, smussa gli entusiasmi. «La campagna acquisti non è nel dna della Lega - è la sua premessa - Se poi c' è qualcuno che ha già lavorato con noi e che condivide il nostro progetto, siamo disponibili a ragionare, come avvenuto con i tre passati con noi. Resto convinto però che il governo Conte non cadrà per il passaggio di uno o più senatori, ma solo quando Renzi o Zingaretti decideranno che è giunta l' ora di staccare la spina».

     

    MATTEO SALVINI FUMA UNA SIGARETTA MATTEO SALVINI FUMA UNA SIGARETTA

    MASSIMILIANO ROMEO LEGA MASSIMILIANO ROMEO LEGA

    Il primo soprattutto, sognano i leghisti. E quei parlamentari di Italia Viva che non danno più per scontato, pe r esempio, il via libera in giunta e poi in aula al processo per Salvini. Gli avversari sono altri, in questo momento, non certo Renzi. «Conte e Di Maio mi fanno pena, sono loro che svendono la dignità per un processo a Salvini, cambieranno mestiere, chiederanno il reddito di cittadinanza», è l' avvertimento rabbioso del capo leghista. «Perché una cosa è certa, nel 2020 si voterà. Sarà l' anno della liberazione ». Nel frattempo, pianifica il Vietnam. Palazzo Chigi fa sapere che nel caso Gregoretti Salvini ha agito in piena autonomia? Fonti della Lega annunciano che il senatore «ha conservato copia delle interlocuzioni scritte avvenute, numerosi contatti anche tra ministero dell' Interno, Presidenza del Consiglio, ministero degli Esteri e organismi comunitari ». Documentazione che, viene precisato, «al momento non verrà diffusa ».

     

    Non ora, ma presto: i legali del segretario, con la supervisione di Giulia Bongiorno come avvenuto nel precedente caso, stanno valutando se allegare quelle "interlocuzioni" alla memoria difensiva che andrà depositata entro il 3 gennaio in giunta per le autorizzazioni del Senato, in vista del voto del 20. A febbraio la parola passerà all' aula, ma con la roulette del voto segreto. E soprattutto, è il sogno di Salvini, con uno scenario politico «completamente mutato».

    matteo salvini a tavola a fuori dal coro matteo salvini a tavola a fuori dal coro MATTEO SALVINI FUMA UNA SIGARETTA 1 MATTEO SALVINI FUMA UNA SIGARETTA 1 matteo salvini a tavola a fuori dal coro matteo salvini a tavola a fuori dal coro matteo salvini a non e' l'arena 2 matteo salvini a non e' l'arena 2 matteo salvini a non e' l'arena matteo salvini a non e' l'arena GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI matteo salvini a non e' l'arena 3 matteo salvini a non e' l'arena 3 matteo salvini all'internazionale sovranista di anversa 18 matteo salvini all'internazionale sovranista di anversa 18 matteo salvini, giuseppe conte e i nutella biscuit matteo salvini, giuseppe conte e i nutella biscuit matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 3 matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 3 matteo salvini umberto bossi matteo salvini umberto bossi MATTEO SALVINI E FRANCESCA VERDINI MATTEO SALVINI E FRANCESCA VERDINI matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 1 matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 1 matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 6 matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 6 matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 2 matteo salvini con la fidanzata francesca verdini in un ristorante di bari 2 MATTEO SALVINI POSTA IL PROFILO DI ERIKA LABBE MATTEO SALVINI POSTA IL PROFILO DI ERIKA LABBE

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