Giulia Mattioli per www.repubblica.it
jennifer lawrence
Come tantissime donne americane, Jennifer Lawrence è indignata, arrabbiata e allo stesso tempo angosciata dalla recente decisione della Corte Suprema di ribaltare la sentenza che garantiva il diritto all’aborto in tutto il paese, la Rode vs Wade. Un diritto che l’attrice 32enne, da poco diventata mamma, ritiene sacrosanto, e il cui valore le è parso ancora più evidente durante la sua recente gravidanza.
In una lunga intervista concessa a Vogue America, il cui focus principale era il suo nuovo film, Causeway (diretto da Lila Neugebauer), l’attrice ha spesso fatto riferimento alla politica americana, tirando in ballo temi che le stanno particolarmente a cuore, come l’aborto, il controllo delle armi, il gender pay gap da cui Hollywood non è esente. Aprendosi nel raccontare alcune sue vicende private, tra cui l’esperienza dell’aborto spontaneo e il difficile rapporto con la sua famiglia repubblicana, intreccia il personale e il politico.
jennifer lawrence incinta
Nell’entrare nel vivo dell’intervista, l’attrice svela per la prima volta il sesso e il nome del figlio nato a febbraio: è un maschio, e si chiama Cy, in onore del pittore americano Cy Twombly, artista amato dal marito Cooke Maroney. “Il giorno in cui ho partorito ho sentito che la mia vita stava avendo un nuovo inizio… il mio cuore si è espanso fino ad una capacità di cui non avevo idea”, ha dichiarato Jennifer Lawrence.
L’attrice confida di essere rimasta incinta anche quando aveva vent’anni: in quell’occasione era decisa a ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza, ma prima di sottoporsi procedura ebbe un aborto spontaneo. Circa due anni fa, durante le riprese di Don’t Look Up, Jennifer Lawrence era nuovamente agli inizi di una gravidanza: in quell’occasione un figlio era molto desiderato, ma anche quell’esperienza si concluse con l’aborto spontaneo.“Ero da sola a Montreal quando è accaduto”, spiega.
jennifer lawrence incinta
L’attrice non indugia in commenti particolarmente emotivi rispetto a questa esperienza, ma la racconta per collegarsi ad un tema che le sta molto a cuore, quello del diritto all’aborto volontario: l’esperienza della gravidanza, degli aborti spontanei e delle procedure mediche necessarie, le hanno fatto comprendere ancora di più quanto quella della maternità debba essere una scelta libera.
“Ci ho pensato un milione di volte mentre ero incinta. Pensavo a tutto quello che stava succedendo al mio corpo. Ho avuto una gravidanza bellissima, sono stata fortunata. Ma ogni attimo della mia vita era diverso da prima. E non potevo non pensare: ma se fossi costretta a farlo? L’idea che una bambina, o una diciottenne possano trovarsi in quelle situazioni senza avere opzioni è insostenibile, dichiara alla rivista.
amy schumer e jennifer lawrence manifestazione pro aborto
All’epoca dell’intervista la decisione della Corte Suprema era appena stata presa, e Jennifer Lawrence era visibilmente scossa. Non è mai stata una grande supporter di Hillary Clinton, spiega, ma non si capacita di come il suo Paese abbia potuto eleggere Donald Trump, che ha poi nominato i giudici responsabili del rovesciamento della Roe. “Mi spezza il cuore pensare che l’America poteva scegliere tra una donna e un pericoloso barattolo di maionese”, scherza amaramente. “La gente si è detta non possiamo eleggere una donna, meglio la maionese!”.
Il riferimento alle politiche repubblicane prosegue con un’altra riflessione: “Ho un bambino che prima o poi andrà a scuola. Le armi da fuoco sono la prima causa di morte per i bambini negli Stati Uniti. E la gente vota ugualmente per politici che vengono pagati dalla NRA (la lobby delle armi, ndr). Mi fa impazzire. Voglio dire, Sandy Hook non ha cambiato niente? Come nazione abbiamo detto ok! permettiamo che i nostri figli perdano la vita per una legge scritta più di 200 anni fa”, commenta riferendosi al celebre second amendment, che garantisce ai cittadini il diritto a possedere armi.
Jennifer Lawrence
Tra gli elettori di Trump c’era anche la sua famiglia, convintamente conservatrice: le elezioni del 2016 hanno creato una grande frattura tra Jennifer Lawrence e i suoi parenti, confessa. “Non capisco come si possa crescere una figlia e pensare che non abbia diritto all’uguaglianza”, afferma riferendosi non solo ai diritti riproduttivi e sanitari, ma anche a quelli relativi al mondo del lavoro.
L’attrice non risparmia i commenti sul gender pay gap, il divario salariale tra uomo e donna da cui Hollywood non è esente. Pur essendo una delle attrici più pagate al mondo, i suoi cachet non eguagliano mai quelli dei colleghi. È accaduto con American Hustle, e di recente è stato reso noto che per Don’t Look Up ha ricevuto 5 milioni di dollari in meno della co-star, Leonardo DiCaprio. “Non importa cosa faccio, non vengo comunque pagata quanto quel tizio (riferendosi ad un ipotetico collega, ndr). È perché ho la vagina?”.
jennifer lawrence
Il personale è politico, per Jennifer Lawrence: “Ho provato a trattenermi, ma non ce la faccio. Ora vado a briglia sciolta, mi spiace. Non posso più avere a che fare con le persone che non hanno posizioni politiche. Se vivi negli Stati Uniti devi essere politica. È troppo. La politica sta uccidendo le persone”.
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