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    “È IL MOMENTO CHE QUESTA GUERRA FINISCA” – JOE BIDEN SI È ROTTO IL CAZZO DI NETANYAHU E LO COSTRINGE A PRESENTARE UN PIANO DI SEI SETTIMANE PER LA TREGUA A GAZA CHE PREVEDE IL RITIRO DELL’ESERCITO DELLO STATO EBRAICO, IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI E LA RICOSTRUZIONE: “ISRAELE HA PROPOSTO UNA ROADMAP PER IL CESSATE IL FUOCO, HAMAS NON È PIÙ IN GRADO DI COMPIERE UN ALTRO 7 OTTOBRE” – NETANYAHU FA LO GNORRI: “LA GUERRA NON FINIRÀ FINO ALL’ELIMINAZIONE DI HAMAS” - VIDEO


     
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    Massimo Lomonaco per l’ANSA

     

    JOE BIDEN ILLUSTRA LA PROPOSTA PER UN CESSATE IL FUOCO A GAZA JOE BIDEN ILLUSTRA LA PROPOSTA PER UN CESSATE IL FUOCO A GAZA

    Joe Biden preme su Hamas affinché accetti la "roadmap" proposta da Israele per fermare il conflitto a Gaza e consentire il rilascio degli ostaggi.

     

    Il presidente Usa è tornato in campo con forza con un discorso alla Casa Bianca per dire che "è il momento che questa guerra finisca", rivolgendosi in particolare alla fazione islamica palestinese dopo mesi di pressioni sul premier israeliano Benyamin Netanyahu.

     

    Lo Stato ebraico, ha annunciato Biden il cui discorso è stato trasmesso in diretta dai maggiori media di Israele, "ha proposto ad Hamas una roadmap per il cessate il fuoco".

     

    biden netanyahu 2 biden netanyahu 2

    La proposta, ha spiegato, si compone di tre fasi: la prima, di sei settimane, con "un cessate il fuoco pieno e completo, il ritiro delle forze israeliane da tutte le aree popolate di Gaza e il rilascio di un certo numero di ostaggi tra cui donne, anziani, feriti in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi".

     

    In questo frangente i civili palestinesi potranno tornare alle loro case e ai loro quartieri in tutte le aree di Gaza, compreso il nord, ha aggiunto il presidente americano, precisando che aumenteranno gli aiuti umanitari. La fase due "prevede la cessazione definitiva delle ostilità in base ai negoziati che avverranno nella fase uno".

     

    strage di civili a rafah 4 strage di civili a rafah 4

    Infine la fase tre, nella quale "inizierà un importante piano di ricostruzione" della Striscia. L'accordo, ha aggiunto il capo della Casa Bianca, "porterà tutti gli ostaggi a casa, renderà sicuro Israele e creerà un governo migliore per Gaza senza Hamas al potere. L'intesa pone le basi per una soluzione politica che offra un futuro migliore sia agli israeliani sia ai palestinesi".

     

    Un percorso chiaro, a giudizio di Biden, che sembra costringere ad Hamas a dare una risposta altrettanto chiara. Netanyahu ha confermato di aver autorizzato la squadra negoziale a "presentare uno schema per raggiungere la liberazione degli ostaggi", ma l'ufficio del primo ministro ha precisato che "la guerra non finirà finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi prefissati", compresa "l'eliminazione dei miliziani e del governo di Hamas".

     

    JOE BIDEN ILLUSTRA LA PROPOSTA PER UN CESSATE IL FUOCO A GAZA JOE BIDEN ILLUSTRA LA PROPOSTA PER UN CESSATE IL FUOCO A GAZA

    L'intervento del presidente Usa è arrivato il giorno stesso in cui l'Idf ha annunciato per la prima volta, dopo settimane di combattimenti, di essersi spostato nel centro di Rafah. Il portavoce militare ha dato conto di una "evoluzione" graduale nella battaglia in corso nella città più a sud di Gaza. L'operazione riguarda anche il 'Corridoio Filadelfia', la striscia di terra che a Gaza corre lungo il confine con l'Egitto ora sotto controllo israeliano e dove cresce la pressione.

    strage di civili a rafah 3 strage di civili a rafah 3

     

    L'obiettivo dell'esercito, ha spiegato il portavoce, è quello di sradicare le strutture di Hamas anche con forze speciali che sono in azione con operazioni "mirate" dalla periferia del centro. Rafah resta dunque uno snodo strategico non solo dal punto di vista militare ma anche, nel suo valico, per l'ingresso degli aiuti umanitari nell'enclave palestinese.

     

    JOE BIDEN ILLUSTRA LA PROPOSTA PER UN CESSATE IL FUOCO A GAZA JOE BIDEN ILLUSTRA LA PROPOSTA PER UN CESSATE IL FUOCO A GAZA

    L'Egitto ha denunciato che Israele avrebbe respinto i camion con gli aiuti per Gaza inviati dall'Egitto al valico di Kerem Shalom, dove avvengono i controlli di sicurezza. La ragione, secondo le fonti del Cairo, sarebbe proprio la ripresa degli scontri armati tra Israele e Hamas nell'area e vicino a Rafah sul lato palestinese. Le stesse fonti hanno poi aggiunto che gli addetti del terminal di Rafah sul lato egiziano hanno confermato il ritorno, per questo motivo, di decine di camion di aiuti umanitari ai magazzini logistici dello scalo.

     

    noa argamani ostaggio di hamas noa argamani ostaggio di hamas

    Sulla questione domani al Cairo potrebbe esserci un incontro a tre Egitto-Israele-Stati Uniti per concordare la riapertura a breve del valico. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha denunciato che la situazione umanitaria per la popolazione di Gaza rimane disastrosa ed ha definito la chiusura del valico di frontiera di Rafah "un vero problema".

     

    JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU

    Al 283esimo giorno di guerra, le Brigate Qassami - ala militare di Hamas - hanno diffuso un nuovo video con la voce registrata di Noa Argamani, una ragazza rapita il 7 ottobre scorso al festiva Nova di Beeri e da allora in cattività a Gaza. Video definito da Israele di propaganda ma ha spinto le famiglie degli ostaggi a chiedere con più insistenza un accordo.

    NOA ARGAMANI RAPITA IL 7 OTTOBRE NOA ARGAMANI RAPITA IL 7 OTTOBRE

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