Estratto dell’articolo di Marigia Mangano per il “Sole 24 Ore”
andrea agnelli john elkann
Cambiano gli assetti della Giovanni Agnelli Bv, la società a capo dell’impero nato intorno alla vecchia Fiat e oggi a capo di giganti industriali come Ferrari, Stellantis e Cnh. Completato nella controllata Exor il maxi riacquisto di azioni proprie e conclusa l’Opa lampo da 750 milioni, tra annullamento di azioni e compensazioni interne, John Elkann e la sua Dicembre sono saliti a un soffio dal 40% della scatola olandese a fronte di una importante discesa di Andrea Agnelli, che da secondo azionista della cassaforte di famiglia con quasi il 12%, ha tagliato la quota del 25% scendendo sotto la soglia del 9%.
agnelli elkann
Un passaggio significativo, che arriva a distanza di un anno dall’uscita di scena del figlio di Umberto dalla presidenza della Juve dopo 12 anni alla Continassa e il successivo disimpegno dalle altre cariche che ricopriva nell’universo Exor.
In questo nuovo riposizionamento interno, si registra anche una revisione sensibile degli equilibri complessivi della scatola olandese: con una governance nuova di zecca scompaiono i 100 azionisti e gli undici rami famigliari per lasciare spazio a tre blocchi di riferimento, il Gruppo Giovanni Agnelli, il Gruppo Agnelli e il Gruppo Nasi, che diventano gli interlocutori unici nell’indicazione di rappresentanti nei board della Giovanni Agnelli Bv e della controllata Exor. La prima importante novità nella Giovanni Agnelli Bv è il rafforzamento di John Elkann e della Dicembre.
elkann agnelli
Complice il meccanismo di compensazione che avviene ogni qual volta qualcuno dei rami decide di smobilizzare le azioni in suo possesso, a distanza di sette anni dal trasferimento ad Amsterdam dello scrigno di famiglia la storica società che fa capo agli eredi di Giovanni Agnelli arriva a un soffio dal 40%. Il controllo della Dicembre sulla società olandese era al 36% nel 2016 e ora è passato al 39,7%.
Una quota rilevante che permette ad Elkann di avere una posizione unica come singolo azionista sul veicolo di Amsterdam a cui fa capo il 53% di Exor e l’80% dei diritti di voto. Per farlo, e dunque per incrementare la quota, la Dicembre ha comprato dagli eredi di Umberto Agnelli. A inizio 2023 la quota nelle mani di Andrea era dell’11,85%, un pacchetto che faceva del cugino di John Elkann il secondo azionista della cassaforte di famiglia. Oggi, il peso del ramo è sceso all’8,9%.
ANDREA AGNELLI E JOHN ELKANN
Dunque , Andrea Agnelli ha fatto cassa per il 2,95%, azioni che sono state ricomprate dalla Dicembre, un’operazione che secondo quanto si apprende sarebbe stata avviata a fine 2022 e completata nel 2023. Si tratta di pochi punti percentuali che tuttavia pesano in termini di rapporti di forza e valore.
[…] Il meccanismo di determinazione del valore è complesso e tiene conto del valore mediano dell’azione Exor nel mese precedente la data di rilevazione ufficiale, al netto del debito e delle azioni proprie. Tale valore viene calcolato ogni qualvolta qualcuno della dinastia decide di essere parzialmente liquidato. Il sistema prevede infatti che i titoli vengano riacquistati direttamente dalla società olandese che poi procede a liquidare il socio.
Secondo quanto ricostruito da Il Sole 24 Ore la valutazione della Giovanni Agnelli Bv “interna” e basata sugli ultimi dati ufficiali è intorno ai 10 miliardi di euro. Questo significa che il pacchetto del 3% venduto da Andrea a John vale 300 milioni. E ancora: quel 40% nelle mani della Dicembre ha un valore di 4 miliardi di euro.
AGNELLI JOHN ELKANN
Quanto ai rapporti di forza negli ambienti finanziari in molti interpretano la scelta di Andrea Agnelli di fare cassa come l’avvio di un progressivo disimpegno dalla accomandita di famiglia. […] A fronte dell’incremento delle quote della Dicembre, si registrano piccole limature per gli altri rami famigliari. Il ramo dei discendenti di Umberto Agnelli, da secondo azionista della Bv, diventano terzo socio dietro Maria Sole e la Dicembre. Il ramo di Maria Sole è più o meno stabile passando dall’11,63% all’11,2%, così come quello di Giovanni Nasi che resta fermo all’8,7%.
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Le quote in trasparenza vedono poi il ramo di Clara Nasi - Ferrero Ventimiglia al 3,4% e quello di Laura Nasi-Camerana al 6%. Ormai quasi in uscita il ramo di Clara Agnelli che detiene lo 0,28% dell’Accomandita. Il ramo di Emanuele Nasi, poi, risulta fermo al 2,5% e quello di Susanna Agnelli scende al 4,7 dal 5,11%. Per Cristina Agnelli infine la quota intestata è del 5,05%, mentre la quota di azioni proprie è all’8,2% per cento.
La Giovanni Agnelli Bv ha deciso di rivedere anche il sistema di governance. Le nuove disposizioni, […] identificano tre interlocutori chiave tra gli azionisti: il Gruppo Giovanni Agnelli, il Gruppo Agnelli e il Gruppo Nasi. Si tratta di tre blocchi che raggruppano a loro volta gli undici rami famigliari storici. Il primo quello della Giovanni Agnelli coincide con la Dicembre e dunque pesa per il 40%. Segue il gruppo Agnelli con il 30% e il gruppo Nasi a cui fa capo il 20%. I componenti del cda della GA BV sono espressione proprio di questi tre “macro” gruppi famigliari della dinastia torinese.
elkann agnelli foto mezzelani gmt199
Ognuno di loro esprime due rappresentanti nel board della Giovanni Agnelli Bv e uno nel board di Exor. Oggi il Gruppo Giovanni Agnelli ha indicato nel board della società olandese Andrea Agnelli e Alexander Von Fürstenberg. E questo nonostante Andrea Agnelli, che nel frattempo vive stabilmente ad Amsterdam, di fatto faccia parte di un altro blocco, quello del Gruppo Agnelli.
john elkann e andrea agnelli 1
Per quest’ultimo i due membri del board sono Benedetto della Chiesa e Filippo Scognamiglio. Infine, per il gruppo Nasi Luca Ferrero Ventimiglia e Niccolò Camerana. I consiglieri del Cda della Bv sono nominati ogni 3 anni e decadono automaticamente al compimento di 75 anni. Ogni gruppo inoltre esprime un proprio rappresentante nel Cda di Exor che oggi sono Ginevra Elkann (Gruppo Giovanni Agnelli), Tiberto Ruy Brandolini D’Adda (Gruppo Agnelli) e Alessandro Nasi (Gruppo Nasi). Accanto al cda dell Bv resta in vita il Consiglio di famiglia, organo non deliberativo ma consultivo e formato da 32 membri.