IL SELFIE DI JOSIP ILICIC CON LA MOGLIE
Josip Ilicic è tornato a Bergamo. Per ora niente pallone, ma forse è il primo passo verso la normalizzazione e un rientro che non si sa ancora quando potrà essere. Dopo un periodo passato in Slovenia con la famiglia, l’attaccante dell’Atalanta è tornato dunque più vicino alla Dea e ai posti dove, fino al blackout dell’estate, si è sempre trovato benissimo. Perché non è l’Atalanta il problema di Ilicic.
La crisi ha a che fare con i fantasmi della guerra e del passato aperti dalla pandemia del coronavirus e dal lockdown, le condizioni inattese che hanno fatto esplodere il suo male oscuro. Ma l’Atalanta è sempre nel cuore di Josip, al punto che avrebbe voluto andare a Lisbona per seguirla se si fosse qualificata alla semifinale di Champions che ha invece perso per un soffio (2-1 nel recupero) contro il Paris Saint Germain.
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Ipotesi novembre
Se non ora, dunque, quando Ilicic tornerà a giocare a calcio? Un’ipotesi è che riprenda a lavorare a Zingonia a fine settembre e così — dopo avere rimesso in moto muscoli e mente - essere pronto per novembre. Ma è solo un’illazione. Uno dei tanti dubbi intorno alla crisi di Ilicic e alle sue cause. Una domanda che ci si fa dall’11 luglio, il giorno della sua ultima apparizione in campo contro la Juve. Una sola cosa è certa. La ripete spesso il presidente Percassi: «Josip sarà il nostro migliore acquisto». Quando, adesso, importa poco.
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