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    JUVE INNA-MORATA, LA LAZIO VOLA CON IMMOBILE – LO SPAGNOLO ENTRA AL POSTO DI UNO SPENTO DYBALA E RIBALTA IL FERENCVAROS. LA JUVE QUALIFICATA – PARATICI SUL RINNOVO DELL’ARGENTINO: “IL DISCORSO E’ COMPLICATO. I RAPPORTI CON LUI SONO OTTIMI. MA SE POI VANNO ABBASSATI I COSTI…” -  IMMOBILE DA SBALLO (3 GOL IN 2 PARTITE): LA BANDA INZAGHI LIQUIDA LO ZENIT ED E’ A UN PASSO DAGLI OTTAVI – LA PERLA DI IMMOBILE: VIDEO! 


     
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    Da gazzetta.it

    morata morata

    Una Juve poco brillante batte 2-1 il Ferencvaros allo Stadium e accede comunque agli ottavi di Champions League con due turni di anticipo. Juventus sotto alla prima azione degli ospiti, col tocco di Uzuni a beffare Szczesny.

     

    Ronaldo pareggia al 36' con un bel sinistro da fuori, poi nella ripresa gli attacchi dei bianconeri sbattono sui legni colpiti da Bernardeschi e dal nuovo entrato Morata. Lo spagnolo si cala subito alla grande nella partita. Ed è proprio lui a completare la rimonta al 92', mettendo alle spalle di Dibusz il cross di Cuadrado.

     

     

     

    PARATICI

    Da calciomercato.com

     

    Fabio Paratici, Chief Football Officer della Juventus, ha parlato a Sky, prima della gara di Champions contro il Ferencvaros, del rinnovo di Paulo Dybala: “È un discorso complicato e che non affronterei in questo momento, abbiamo una partita tra pochi minuti. Con Dybala siamo in ottimi rapporti, stiamo parlando sempre e stiamo affrontando il tema del rinnovo a livello giornaliero e settimanale. Se poi vanno abbassati i costi è un discorso più ampio, che riguarda tutto il mondo del lavoro e non solo il calcio”.

     

    LAZIO-ZENIT

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    Elmar Bergonzini per gazzetta.it

     

    Tutta un’altra musica. Dopo essersi accontentata di due pareggi con Bruges e Zenit quando aveva mezza rosa indisponibile, stasera la Lazio, seppur priva di Milinkovic ha battuto agevolmente il club di San Pietroburgo, testa di serie del suo girone, assicurandosi, mal che vada, il terzo posto nel raggruppamento.

     

    La squadra di Inzaghi si è imposta per 3-1, grazie alla doppietta di Immobile (al 3’ e al 55’ su rigore) e al gol di Parolo al 22’ (inutile la rete di Dzyuba al 25’). Per l’attaccante biancoceleste, comprese le avventura con Dortmund e Siviglia, è il settimo gol nelle ultime 11 partite giocate nella massima competizione europea. Alla Lazio, attualmente seconda a -1 dal Dortmund primo (nella prossima giornata ci sarà lo scontro diretto in Germania) basta il pareggio con il Bruges nell’ultima del girone, per assicurarsi la qualificazione agli ottavi.

     

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    La Lazio parte subito fortissimo, schiacciando lo Zenit nella propria metà campo, e passa al 3’, con una sassata di Immobile dal limite che sorprende Kerzhakov. I biancocelesti non mollano la presa e continuano a tenere il baricentro alto, a mettere in difficoltà i russi con le verticalizzazioni di Luis Alberto e le serpentine di Correa, e a segnare con conclusioni dalla distanza: è Parolo, al 22’, a mandare la palla nell’angolino alla destra di Kerzhakov. La partita sembra indirizzata, ma Dzyuba, al 25’ la riapre improvvisamente. L’attaccante russo è bravo a controllare il cross di Rakitsky e a battere Reina.

     

    La Lazio subisce il colpo e pochi secondi dopo il 2-1 rischia anche di subire il pareggio: il tiro di Erokhin, dal limite, sorvola di poco la traversa. Lo Zenit prende coraggio, aumenta la pressione ma, su un calcio d’angolo, subisce il contropiede di Correa che ritarda però l’imbucata per Luis Alberto, con lo spagnolo che riceve palla avendo già il portiere addosso. È ancora Correa, al 40’, a sfondare sulla sinistra e a servire Parolo, nel cuore dell’area di rigore russa, da dove l’odierno capitano biacoceleste calcia incredibilmente fuori. L’ultima occasione è di Lazzari, servito ancora da Correa, che da ottima posizione spara però addosso a Kerzhakov.

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    Anche nel secondo tempo la Lazio parte forte, con Immobile che, dopo pochi minuti, non riesce a calciare dopo un rimpallo che lo aveva favorito nel cuore dell’area. Al 55’ Correa lancia Lazzari sulla destra, bravo a servire Immobile che viene buttato giù in area. Per Oliver è rigore che lo stesso attaccane trasforma. Al 62’ altra occasione: su assist di Acerbi è Correa, di testa, a mancare la porta.

     

    All’85’ è Muriqi (entrato al posto di Immobile) a divorarsi il 4-1 dopo na bella imbucata di Luis Alberto. Nella parte finale dell’incontro la Lazio gestisce il risultato senza ma concedere occasioni allo Zenit, con Inzaghi che cambia tre centrocampisti su cinque (fuori Parolo, Lazzari e Leiva per Akpa-Akpro, Fares e Cataldi) proprio per permettere alla sua squadra di non abbassare il ritmo e restare mantenere il controllo della gara. Per la Lazio è quasi una formalità, e settimana prossima si giocherà il primato del girone con il Dortmund.

     

     

     

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