Fabiana Della Valle per la Gazzetta dello Sport
agnelli elkann
Massimiliano Allegri ieri era a Torino, avvistato prima in centro e poi a bordo campo per guardare gli allenamenti di Giorgio, ma di sicuro non è stata la sua presenza in città a convincere i bookmaker che sarà lui il prossimo allenatore della Juventus, perché il tecnico ha ancora una casa nel capoluogo piemontese, dove vive il figlio minore, con cui trascorre parecchio tempo.
Non ci sono spifferi di incontri con uomini bianconeri nelle ultime ore, però il suo nome è sempre più al centro delle discussioni sul futuro del club: tutti gli indizi portano a Max come sostituto di Andrea Pirlo e fulcro della rivoluzione targata Elkann che potrebbe coinvolgere parecchie poltrone, dai vertici della dirigenza fino al presidente Agnelli. Per Allegri sarebbe un ritorno da vincitore e con un ruolo alla Ferguson, con più voce in capitolo sulle questioni di mercato.
paratici nedved agnelli
Non è un caso che mercoledì John Elkann si sia presentato alla Continassa. Elkann non ha parlato con la squadra, però si è fatto vedere dai giocatori e si è è intrattenuto a lungo con il cugino. L' intenzione era mandare un segnale forte di vicinanza al gruppo, impegnato nella corsa al quarto posto che vale la Champions League, in un momento particolarmente delicato della stagione, reso ancora più complicato dalla recente vicenda della Superlega e dalla deposizione di Agnelli sull' esame farsa di Suarez, che inguaia Paratici. Nello stesso tempo però la visita (che non è una novità: capita almeno 4-5 volte all' anno che Elkann faccia tappa nel quartier generale bianconero) ha avuto lo scopo di riaffermare la centralità della proprietà nel progetto Juve, nel presente e anche per il futuro.
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Elkann e Agnelli si sono mostrati uniti, perché questo è il momento in cui bisogna remare tutti dalla stessa parte: la mancata qualificazione alla Champions League sarebbe una catastrofe economica per il club, oltre che un pesante danno d' immagine, per questo i ragionamenti sulla prossima stagione per ora possono attendere. Impossibile però che non si sia parlato anche di questo, perché la Juventus è abituata a programmare tutto per tempo e dopo un' annata particolarmente travagliata si avverte da più parti l' esigenza di cambiare pelle in maniera pesante.
paratici nedved
Allegri, come detto, potrebbe essere solo il primo tassello: di sicuro sarebbe una scelta condivisa tra i due cugini, perché l' ex tecnico è stimato da John e ha mantenuto un ottimo rapporto con Andrea, con cui si vede di frequente. Allegri è stato esonerato per scelta di Pavel Nedved e Fabio Paratici e alla base c' erano anche divergenze di mercato: l' ex tecnico aveva chiesto già all' epoca un profondo rinnovamento della rosa non condiviso dai due dirigenti, tornerebbe non solo con le stesse idee e con più poteri, come Ferguson allo United, ma forse anche per interfacciarsi con nuovi interlocutori.
allegri
Paratici mai come in questo momento sembra vicino all' addio, dopo oltre un decennio con la casacca bianconera: ha il contratto in scadenza, il rinnovo non è scontato e lui è tentato da un' esperienza in Inghilterra.
L' incertezza riguarda anche Nedved, fedele numero due di Agnelli. Con l' addio di Paratici e Pavel diventerebbe più facile il ritorno di Allegri e anche un suo coinvolgimento più diretto nella costruzione della nuova Juventus.
Di sicuro le decisioni riguardo alla prossima stagione verranno prese di comune accordo tra i due cugini, indipendentemente da quello che sarà il futuro di Andrea. Elkann non può che essere soddisfatto del lavoro di un presidente che dal 2010 a oggi ha portato 9 scudetti di fila, un record che resterà nella storia del nostro calcio, e ha internazionalizzato il brand del club.
allegri pirlo
john elkann andrea agnelli
Con la Superlega però Agnelli ha rotto le relazioni con la Fifa, con la Uefa e i presidenti di A, si è esposto in prima persona ed è stato identificato da Ceferin come nemico numero uno dopo il tradimento. Per questioni di opportunità, in un momento così difficile per rapporti internazionali e situazione economica, la Juventus potrebbe decidere di cambiare anche presidente. D' altronde lo stesso Agnelli ha sempre detto di non voler andare troppo oltre i 10 anni di presidenza.
beppe marotta
Se avvicendamento sarà, avverrà comunque nel segno della continuità: tra tutti i nomi emersi nell' ultimo periodo (tra cui quello di Evelina Christillin, consigliere Uefa in Fifa e molto vicina alla famiglia) il più forte è quello di Alessandro Nasi, vice di Elkann in Exor e cugino di Andrea. Più facile però che il cambio della guardia arrivi a fine anno piuttosto che al termine di questa stagione, come era accaduto per Beppe Marotta: Agnelli potrebbe dare il via alla rivoluzione e poi lasciare la sua creatura per andare a occuparsi di altri affari di famiglia (come la Ferrari).
GIUNTOLI - JUVENTUS NAPOLI
L' attuale amministratore delegato nerazzurro figura nella lista dei cavalli di ritorno: la rottura con Paratici è stata netta, mentre con Agnelli ha mantenuto rapporti cordiali. La permanenza di Andrea non sarebbe un ostacolo al suo ritorno, in più Marotta è molto stimato da Elkann: fu lui a sceglierlo la prima volta. Con Marotta (rimasto legato anche ad Allegri) o indipendentemente da lui potrebbe sbarcare a Torino anche Cristiano Giuntoli, al Napoli dal 2015, come diesse. Tra i candidati c' è anche Marcello Lippi con un ruolo da direttore tecnico.
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