KANDINSKY MILANO
Paolo Manazza per il “l’Economia - Corriere della Sera”
''Sentimenti come la paura, la gioia e la tristezza interesseranno meno l’artista. In futuro l’artista cerchera di suscitare sentimenti piu delicati. Senza nome». Nel 1910 Wassily Kandinsky aveva in qualche modo anticipato No Logo. Un secolo dopo Naomi Klein offre una lettura in chiave Pop dell’Astrattismo in pittura. Kandinsky vedeva lontano. Ecco perche lo chiamavano «il professore».
La mostra milanese che il Mudec dedica a questo maestro assoluto (da mercoledi prossimo al 9 luglio) non solo e da vedere, ma suggerisce un excursus sul valore dei suoi capolavori. Il visionario Kandinsky vale come parametro anticipatorio delle trasformazioni in atto sul mercato dell’arte. Seguendo l’evoluzione dei suoi prezzi negli ultimi quindici anni scopriamo (fonte Artprice) che 100 dollari investiti nel 2000 in una sua opera sono diventati oggi 237, il 137 per cento in piu. Ma il dato piu interessante riguarda la sovrapposizione nelle curve tra l’indice complessivo del mercato e quello del maestro russo.
KANDINSKY
CURVE
Nei primi dieci anni la crescita e sovrapponibile. Dal 2010 i prezzi di Kandinsky mostrano uno stacco al rialzo rispetto alle quote medie. Dopo uno stallo tra il 2009 e il 2010, il picco nel suo fatturato giunge nel 2013. I top price sono stati archiviati tra il 2012 e il 2014. Sino al recentissimo record mondiale del novembre 2016 con i 23.319.500 dollari incassati da Christie’s a New York per Rigide et courbe, del 1935.
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Significativo il fatto che questo capolavoro sia una delle composizioni piu grandi e dinamiche dell’artista, di pittura mischiata a sabbia, una tecnica utilizzata solo a Parigi tra il 1934 e il 1935, sperimentata per ottenere nuove vibrazioni tattili. L’opera fu acquistata nel 1936 da Solomon R. Guggenheim direttamente dall’artista. Questo record ha sfiorato il top price precedente (23.042.500 dollari) di Studie fur Improvisation 8, un dipinto dai colori squillanti del 1909 (Christie’s, New York, 2012). Come spiega Giovanna Bertazzoni, capo della casa d’aste di Francois Pinault, «cio evidenzia un passaggio importante nel gusto degli appassionati e una nuova gerarchia, per cui al centro della sua opera, non sono piu le prime sperimentazione astratte ma l’elegante produzione della maturita».
CHIAVE INTERPRETATIVA
E come se i collezionisti mostrassero d’aver camminato sulla stessa strada del maestro; dalla fase germinale dell’astrazione alla sua compiuta realizzazione, cio che egli stesso definiva «arte concreta». La mostra al Mudec, titolata Kandinskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione (a cura di Silvia Burini e Ada Masoero) racconta proprio il parto pittorico, nel suo immaginario visivo, verso l’astrazione. Ecco perche e da non perdere. Kandinsky in fondo aveva capito che la pittura e una chiave di interpretazione del mondo e della societa.
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Nel 1921 scriveva: «l’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e indica il contenuto del futuro». Se nei prossimi anni il mercato tornera, come sembra, a sviluppare il valore della pittura e dell’astrazione lo studio dell’opera di Kandinsky appare imprescindibile per arricchire il bagaglio di sensibilita e conoscenze. In arte gli affari migliori si fanno anticipando le tendenze. Non basta guardare, ma come insegnava il grande critico e storico Matteo Marangoni «bisogna imparare a vedere».
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