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    UNA SCORCIATOIA FATALE – SECONDO LE PRIME RICOSTRUZIONI KARIM DAMIR, IL 14ENNE ITALIANO DI ORIGINI MAROCCHINE MORTO IN MONTAGNA A BLEMIO, NEL CANTON TICINO, SAREBBE INCIAMPATO MENTRE PERCORREVA UNA SCORCIATOIA PER SCENDERE A VALLE – IL PADRE: “PRETENDIAMO LA VERITA'” – NELLA CADUTA KARIM HA TRAVOLTO DUE RAGAZZINI, UNO ITALIANO E L'ALTRO SVIZZERO, CHE ORA SONO RICOVERATI IN GRAVI CONDIZIONI


     
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    Andrea Camurano per milano.corriere.it

     

    Karim Damir Karim Damir

    «Martedì, dopo l’autopsia, lo andremo a vedere». Ha solo parole rotte dal pianto il signor Yannauois, padre di Karim Damir, il giovane di 14 anni morto domenica in un incidente in montagna a Blenio, in Canton Ticino.

     

    I Damir sono di origine marocchina e vivono da oltre trent’anni a Bisuschio, piccolo Comune in provincia di Varese dove stanno di casa anche alcuni dei 20 giovani di cui era composta la comitiva organizzata dalla società sportiva Virtus Bisuschio che comprende atleti di basket, pallavolo e calcio. Proprio la disciplina scelta da Karim, 14 anni compiuti alla fine di gennaio e che per la prima volta partecipava alle uscite in montagna ogni anno organizzate dalla società come ritiro pre-campionato.

     

    14ENNE ITALIANO MUORE IN SVIZZERA 14ENNE ITALIANO MUORE IN SVIZZERA

    «E adesso Karim non c’è più», dice il padre della giovane vittima con la voce carica di commozione. «Era un ragazzo conosciuto da tutti, frequentava l’oratorio, proprio come gli altri miei figli». Domenica Yannauois, avvisato dai carabinieri di Arcisate, è partito alla volta del Canton Ticino che dista pochi chilometri dal paesino del Varesotto per raggiungere le autorità svizzere: «Ho parlato col console italiano in Svizzera, e col vice sindaco di Bisuschio. Per ora non sappiamo di preciso come sono andate le cose. Stiamo aspettando la ricostruzione delle autorità svizzere, vogliamo sapere esattamente che cosa è successo».

    14ENNE ITALIANO MUORE IN SVIZZERA 14ENNE ITALIANO MUORE IN SVIZZERA

     

    La polizia cantonale sta indagando per ricostruire l’accaduto, sono stati sentiti dei testimoni, «anche se sappiamo che i ragazzi che hanno assistito alla scena sono ancora sotto choc e non riescono a parlare», afferma il padre della vittima, sostenuto dai tanti compaesani che gli hanno manifestato vicinanza in queste ore tragiche.

     

    Restano gravi, come conferma l’emittente di stato svizzera «Rsi», le condizioni dei due ragazzini feriti nella caduta: si tratta di un quattordicenne di Induno Olona, sempre in provincia di Varese, e di un tredicenne presente sul posto che ha assistito alla caduta dei due coetanei, e a sua volta è precipitato nel burrone mentre si calava cercando di aiutarli: si trovano entrambi ricoverati all’ospedale di Lugano in gravi condizioni.

     

    Sempre secondo l’emittente ticinese il gruppo stava scendendo «da una traccia non demarcata», una sorta di strada direttissima per scendere a valle, una scorciatoia, più che un sentiero, addirittura tolta dalle cartine per evitare che qualcuno possa avventurarsi.

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