kevin spacey foto di bacco
(ANSA) - LONDRA, 13 LUG - Si è difeso sostenendo di aver solo "flirtato" (e liquidando le accuse contro di lui come "una follia") Kevin Spacey, chiamato a testimoniare in prima persona in tribunale a Londra nell'ambito del processo che lo vede imputato per una serie di presunte molestie e abusi sessuali gay risalenti a un periodo compreso fra il 2001 e il 2013. Accuse rispetto alle quali il celebre attore americano - da qualche anno in disgrazia a Hollywood - si dichiara innocente fin dall'inizio.
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Il processo, di fronte a un giudice della Southwark Crown Court e a una giuria popolare, è iniziato il 28 giugno e dovrebbe chiudersi entro fine mese. L'udienza odierna è stata interamente dedicata all'audizione del 63enne due volte premio Oscar - per film come 'American Beauty' e 'I soliti sospetti' - che in passato è stato pure direttore dell'Old Vic, prestigioso teatro londinese.
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Spacey deve rispondere di una dozzina d'imputazioni, sulla base d'indizi raccolti in due tranche dalla polizia britannica: dapprima su episodi di presunta aggressione sessuale ai danni di un aspirante attore fra il 2001 e il 2004; poi su altri 4 asseriti abusi denunciati da tre giovani uomini negli ultimi mesi in riferimento a fatti che sarebbero avvenuti sempre sull'isola dal 2005 al 2013.
Incalzato dalle domande, l'attore e regista si è mostrato calmo e ha riconosciuto di aver avuto interazioni "intime" almeno con un accusatore. Ha poi ammesso il consumo di alcolici e cannabis. Ma ha insistito a negare d'esser mai avuto comportamenti "violenti, aggressivi o dolorosi", limitandosi a descriversi come una persona dalla "grande" inclinazione "a flirtare".
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Nelle loro testimonianze dei giorni scorsi, le presunte vittime avevano invece evocato molestie "aggressive", bollando Kevin Spacey alternativamente come "un vile predatore" sessuale e "un viscido" approfittatore della sua posizione di potere. Le accuse rivolte alla star Usa nel Regno Unito si sommano a quelle emerse dal 2017 - sullo sfondo della nascita del movimento MeToo - in patria: dove finora l'ex protagonista televisivo di 'House of Cards' è peraltro uscito indenne dai primi processi.