Video “Candy Ken in BARBiE DOLL"
Nadja Sayej per “Paper Magazine”
candy ken per formichetti
L’artista austriaco Candy Ken (aka Jakob Kasimir) da un paio di anni anima la scena berlinese e potrebbe diventare la prossima musa della moda, dopo aver catturato l’attenzione degli stilisti Nicola Formichetti e Jeremy Scott. Formichetti ha visto le foto del rapper su “Instagram” e subito lo ha fatto volare a Milano per fargli un servizio fotografico per la rivista giapponese di moda “FREE”. Non è difficile capire cosa ci abbia trovato di attraente: Ken è un pasticcio di mascolino e femminile, un misto di addominali e manicure, muscoli, denti d’oro e corone da principessa.
candy ken
Come tutti gli artisti europei che prendono in prestito la cultura americana e creano qualcosa di fresco ed eccitante (vedi Yung Lean), c’è un che di convincente nel suo studio dei contrasti. Abbiamo intervistato il rapper mentre sta girando un video nelle Filippine.
Chi è Candy Ken?
«C’è il Ken normale, muscoloso e mascolino, e il Candy Ken che fa tutte le follie che all’altro non sono permesse. Ha tutto quello che vuole. Compra le Barbie reali, si innamora di loro, e loro ricambiano»
candy ken ossessionato da hello kitty
Perché è così ossessionato da “Hello Kitty”?
«Mi piace combinare i muscoli e “Hello Kitty”, unire cose che non dovrebbe stare insieme. Sto lavorando a una canzone d’amore su “Hello Kitty”, ad aprile giro il video a Tokyo, avrò la faccia coperta di tatuaggi e le lenti a contatto di “Hello Kitty”».
Come ha incontrato Nicola Formichetti?
«Mi ha trovato su “Instagram” e mi ha detto che voleva fotografarmi per una rivista. Ho pensato fosse uno scherzo, invece mi ha comprato il biglietto aereo per Milano. Poi ha mandato uno scatto al telefono a Jeremy Scott, che lo ha postato sul suo “Instagram”. E’ stato il mio grande momento. Ho sempre pensato che se sei vero, ti troveranno, ti riconosceranno».
candy ken indossa versace
Lei ha iniziato come fotografo?
«Per tutta la vita ho cercato di fotografare qualcuno come Candy Ken, ma non l’ho trovato. Alla fine ho dovuto farlo io, nell’obiettivo vedevo solo gente che mi annoiava».
Si considera un artista da performance?
«Non mi vedo come un musicista, cerco di ispirare le persone e di lavorare con la gente giusta. In Germania ti insegnano a trovare un lavoro e a mettere su famiglia, ma io ho studiato vicino Seattle, giocavo a football e andavo a scuola. Negli Stati Uniti ti dicono che puoi fare quello che vuoi».
Come reagisce la gente quando la vede?
candy ken indossa moschino
«I turisti mi fanno sempre foto, mentre ai berlinesi non gliene frega niente. I bambini rispondono bene perché amano i colori, ma i genitori non vogliono che mi guardino».
Quali artisti la ispirano?
«Ai Weiwei è una grande ispirazione come ribelle. Qui in Asia non hanno una mentalità aperta. Non posso mettermi lo smalto alle unghie nè indossare i miei gioielli. Non avevo capito quanto la gente fosse omofobica e pericolosa nel resto del mondo. Se vivi a Berlino, pensi di poter essere chi vuoi»
Dove vuole arrivare come Candy Ken?
«Voglio ispirare le persone giuste. Molti pensano che io cerchi solo di provocare ma non è così. Tento di allontanare gli stereotipi e di fare ciò che mi dice il cuore, ciò che mi rende felice. Voglio creare musica, video, film, foto, riviste, una linea di moda. Come “Hello Kitty” insomma».