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    KLAUS DAVI: “SE C’È UN PUPARO COMMERCIALE DEL WEB, NON SONO IO” - MICHELE ANSELMI: “IL QUOTIDIANO ONLINE ‘ILVOSTRO.IT’ NON HA MAI PAGATO ME NÉ DECINE DI COLLABORATORI” - CL NON È OMOFOBA: SE VENDOLA FOSSE PREMIER, LO APPLAUDIREBBERO E SAREBBERO PER I MATRIMONI GAY - LE AGENZIE DI RATING SONO STRAPAGATE PER DIRE BANALITÀ - ALFANO SI RICORDI DELL’ULTIMATUM DATO ALLA MINETTI - MATRIMONI GAY: VIVA CICOGNA, ABBASSO CASINI…


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    Michele AnselmiMichele Anselmi

    Lettera 1
    Ecco un caso da manuale, intonato ai tempi che corrono. Brutti e fetidi tempi. Ormai è un problema anche farsi pagare dopo aver lavorato seriamente e di buona lena. Il fatto è personale, ma riguarda altre decine di colleghi che hanno scritto regolarmente, in questo mesi, per il quotidiano on line www.ilvostro.it, edito dalla società milanese Pensiero Italia srl, che fa capo ad alcuni imprenditori riconducibili, mi dicono, al centrodestra. Ma ovviamente non è questo che conta, ci mancherebbe.

    In sintesi: ho scritto sul quotidiano in rete diretto da Leonardo Boriani per tre mesi, confezionando 56 - dico cinquantasei - articoli, alcuni molto ampi e impegnativi, spesso ripresi con evidenza, e ti ringrazio, da Dagospia. A fine luglio, non vedendo un soldo nonostante i ripetuti impegni verbali e per iscritto del direttore, ho deciso di chiudere la collaborazione, peraltro faticosa.

    Chiedevo solo di essere pagato con una certa sollecitudine, fornendo alla segreteria, come richiesto, le tre note mensili, dettagliate fino al millesimo, per un importo totale netto, ripeto netto, di 3.604 euro. Non cambiano la vita, lo so, ma è pur sempre qualcosa, non fosse altro perché avanzo soldi, circa 3.000 euro, ancora dal "Riformista", nel frattempo fallito anche per l'insipienza del direttore Emanuele Macaluso, il quale ora scrive tranquillamente su "l'Unità" mentre i suoi ex redattori sono in cassa integrazione.

    Mi sono fidato. Purtroppo. Chi mi contattò ad aprile, cioè Andrea Piersanti, mi assicurò in ripetuti colloqui che www.ilvostro.it era una cosa professionale, che si partiva con uno start-up da 2 milioni di euro, che gli imprenditori milanesi in questione erano decisi a fare sul serio, muovendosi addirittura in una logica triennale. Il direttore Boriani veniva dalla "Padania", non era quindi proprio in linea con le mie idee, ma in un denso colloquio a Roma mi sembrò concreto, serio, incoraggiante e rispettoso delle differenti opinioni politiche.

    anselmi micheleanselmi michele

    Così, attratto dall'idea di misurarmi con un giornalismo leggermente diverso da quello praticato finora sulla carta stampata, aderii con entusiasmo al progetto on line. Scrivendo e scrivendo, spesso su richiesta della redazione centrale milanese, a tarda notte, a pranzo o di prima mattina, spaziando dagli spettacoli alla politica (c'è anche un'intervista con te, Roberto, sul rap di Giuliano Ferrara). Risultato: 18 pezzi a maggio, 21 a giugno, 14 a luglio. Parecchi no? Anche con toni da reportage e con dibattiti in rete, specie quando mi occupai di Cinecittà Studios beccandomi i vaffa di alcune maestranze, nonché anticipazioni ghiotte sulla Mostra di Venezia dimostratesi tutte azzeccate.

    Vedevo che Boriani era contento del mio lavoro, il che fa sempre piacere, tanto da ricevere il 27 giugno la seguente mail: «I pagamenti che ha fissato Andrea (Piersanti, ndr) sono già stati passati in amministrazione. Non mi ricordo quanti pezzi siano stati pagati, ma credo una buona metà e non per cattiva volontà ma perché l'azienda che ci segue ha passato quelli. Già richiesta ovviamente la seconda parte. Domattina vedo la responsabile e accelero al massimo il tuo primo saldo. Nel pomeriggio di domani ti darò notizie. Un abbraccio, complimenti per il tuo lavoro».

    Accidenti, mi sono detto, questi fanno sul serio. Bene, lavorare così è divertente, ci si sente utili. Illuso. Due mesi dopo non ho ancora ricevuto nulla, benché Boriani, che certo è uomo d'onore e collega temprato (si dovette misurare anche con Bossi ai tempi della "Padania"), una decina di giorni fa si sia impegnato di nuovo a risolvere la faccenda ingrata tornando all'attacco con la casa editrice, la Pensiero Italia srl, alla quale spetta di liquidare il dovuto. Ripeto: 3.604 euro netti. Purtroppo sono in tanti nelle mie stesse condizioni, e infatti alcuni colleghi, come me, hanno smesso di collaborare. Ma il lavoro è lavoro: va pagato come pattuito. E nel mio caso l'impegno sul compenso era chiaro.

    Purtroppo, caro Dago, ho cercato fino all'ultimo di farmi dire qualcosa di preciso sul tema, ma nessuno risponde al telefono; e intanto in banca non risultano accrediti alla voce www.ilvostro.it, neanche un misero acconto. Nel suo primo editoriale Boriani scrisse: «Saremo un quotidiano lontano dai Palazzi del Potere, dalla parte della gente che vive, lavora, gioisce, si incazza, applaude, soffre, ma che non ha voce in capitolo».

    KLAUS DAVIKLAUS DAVI

    E concludeva: «Chiediamo rispetto. Il rispetto che si deve alle persone oneste. E noi lo siamo». Sull'onestà del direttore non ho dubbi. Sull'onestà della casa editrice, vedremo. Spero solo, stando così le cose, di non dover procedere a un'altra causa, dopo quelle fatte al "Giornale" di Feltri e al "Riformista" di Velardi, per riuscire a ottenere quanto mi spetta.

    Michele Anselmi


    Lettera 1

    Carissimo Dago,

    ho letto il servizio che hai riportato sul Tuo sito che riprende l'articolo di Lavinia Farnese per Vanity Fair. Praticamente mi si attribuisce la potenza di avere manovrato tutte le notizie che sono uscite sul web negli ultimi mesi.

    Tuttavia le notizie a cui fa riferimento l'articolo sono pubblicate da siti con i quali, come la stessa autrice sottolinea, la Klaus Davi non ha nulla a che fare, e tanto meno esistono comunicati stampa che noi abbiamo veicolato a un singolo di questi siti per nome e per conto dei nostri clienti.

    Pertanto, se c'è un puparo commerciale del web mi spiace deludere, ma quello non sono io, come dimostrabile in ogni momento. La Klaus Davi non è responsabile quindi, in nessun modo, dei contenuti pubblicati da questi siti, e si riserva di citare in sede civile e penale chi afferma il contrario.

    Cordialmente.
    Klaus Davi

    passera al meeting corr_B1passera al meeting corr_B1

    Lettera 1
    ...una farsa, davvero una sconsolante farsa.
    Da un lato una Nazione in difficoltà, con classe operaia e impiegatizia alla canna del gas, e lavoratori autonomi che, se onesti, sopravvivono.
    Dall'altra gente come il dr. Montezemolo, o il dr. Passera (quello che quando faceva il segretario dell'ing. De Benedetti passava le notti a scrivere verbali, per presentarli al datore di primo mattino e "sconvolgerlo" per la propria efficenza), o il dr. Fornero, o il dr. Monti, che non sapendo come fare, risolvono tentando la carta del verbum, della "realtà" creativa.
    Quasi quasi, si presentasse, sceglierei il dr. Briatore.
    A che punto mi ha ridotto la meritocrazia italica.
    Giuseppe Tubi

    Lettera 1
    CL non è omofoba, è una questione di contingenza storica: se Vendola fosse Presidente del Consiglio lo applaudirebbero e sarebbero per il matrimonio gay in chiesa, confetti inclusi.
    Fabio, Roma

    Lettera 1
    Caro Dago, siamo passati da un governo intento a risolvere i problemi dei politici ad un governo preoccupato solo della salute delle banche.
    Infatti Monti e Passera, quando dichiarano che si vede la luce, e' al sistema bancario che sono rivolti. Ora che le banche sono su una scialuppa di salvataggio, il loro mandato e' assolto, e tutti gli altri peones sono liberi di affogare o darsi fuoco a loro piacimento.
    Stefano55

    MARIO MONTI EUROPAMARIO MONTI EUROPA

    Lettera 1
    Caro Dago,
    secondo me ci prendono in giro. Sto parlando di tutti gli esperti e i consulenti in genere, e delle agenzie di rating in particolare,
    "L'Italia potrebbe vedere tornare nel 2013 la dinamica del pil a livelli pre-crisi", spiegano gli analisti di Moody's sottolineando, però, che "l'aggiustamento potrebbe essere completo solo a metà" e "la recessione potrebbe durare fino al 2016".

    Ma cosa hanno detto? Il Pil potrebbe crescere nel 2013 - ma magari anche no. La recessione potrebbe durare fino al 2016, tanto se durasse solo fino al 2015 o continuasse nel 2017, chi è che gli viene a chiedere conto di cosa dicevano nel 2012?
    A dire simili banalità e fumoserie sono bravo anch'io. Chi gli ha dato il permesso a questi imbonitori, simili al mago di Oz del famoso film, di venire a pontificare nel nostro paese?
    Roland Delmay

    Lettera 1
    Le ultime righe dell'intervento di Francesco Damato, riportato sul tuo sito, contengono parole (riferite al prof. ZAGREBELSKY come "maggiore cautela" e "responsabilità"; mi chiedo se è lo stesso Francesco Damato direttore di un quotidiano che, in associazione con uno storico, circa una ventina di anni fa tentò, senza successo, e soprattutto senza cautele e responsabilità, di far passare per autentico uno scritto di Togliatti? Ed è lo stesso che venne conseguentemente sbeffeggiato da Giuliano Ferrara? Definire tali persone "facce
    di bronzo" squalifica questo metallo, utile e pregiato, a qualcosa di simile
    alle quotidiane umane evacuazioni.
    saluti cordiali
    enrico

    MOODYSMOODYS

    Lettera 1
    Il piano eversivo della magistratura (democratica) procede come programmato nelle mail che le organizzazioni sindacali dei magistrati si scambiano nemmeno tanto segretamente.Una volta fatta fuori la politica si puo' anche pianificare il modo di impedire alla Fiom di scioperare (!).Si puo' scoprire improvvisamente un inquinamento esterno mai scoperto da innumerevoli ed integerrimi controllori oppure si puo' procurare un inquinamento interno lasciando 145 "operai" della Fiom nel posto giusto.Bisogna poi progredire, con colloqui ad hoc,nel far diventare Provenzano,Reina,Spatuzza e Ciancimino complementari alla magistratura e quindi all'informazione e il gioco e' quasi fatto.

    Sarebbe bello se dopo tanti magistrati,definiti tosti, "scesi"in politica ci fosse qualche politico tosto che "salendo" in magistratura disponesse erroneamente qualche intercettazione tra Palermo,Catanzaro,Caltanissetta,Bari,Napoli e Taranto.Forse si scoprirebbe che il virus Di Pietro( se stai dalla mia parte e mi fai qualche regalino non ti succede niente ,altrimenti.....chiedere ad Ochetto) ha contaminato la magistratura militante: Cogito ergo Taranto. Saluti da Caino.Essendo Caino non andro' in paradiso anche perche' mi han detto e' pieno di magistrati.

    Lettera 1
    Il Meeting di Comunione e Liberazione è un evento da sempre sopravvalutato. Una sorta di un "Porta a Porta" senza un Bruno Vespa, insomma, dove politici bolliti fanno passerella e raccontano banalissime banalità.
    Jfp

    Gustavo Zagrebelsky foto La PresseGustavo Zagrebelsky foto La Presse

    Lettera 1
    Pazientissimo Dago, un attempato sceneggiatore - regista di fama, in vena di confidenze estive , ci raccontò che la sua carriera nel cinema ebbe inizio da un fallimento. La sua passione, coltivata dalla lettura assidua dei gialli Mondadori, da giovane , lo aveva indotto a credersi un Philip Marlowe, per cui decise di avviarsi verso l' investigazione privata. Lasciò perdere la laurea in giurisprudenza e si avviò allegramente verso un' impressionante serie di fiaschi. Non una delle sue investigazioni raccolse riscontri utili per i clienti. Si arrese per buttarsi nel cinema , nel senso descritto e fu un discreto successo. Che dici, per Ingroia e compagnia troppo tardi?
    Max

    Lettera 1
    Discorsi di un'intelligenza da brividi al Meeting di Rimini
    Tra tante tristi notizie di questo periodo, leggere su un quotidiano nazionale, l'articolo di un giornalista dotato di spiccato senso dell'umor, è come gustare una granita al limone mentre imperversa l'anticiclone Lucifero. Questi simpatico giornalista non ha fatto altro che raccogliere, al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, i commenti di alcuni giovani riguardo ai matrimoni gay.

    Lo spasso comincia subito dal titolo: "Unioni gay... un male per l'umanità". Poi il giornalista con aria sorniona piano piano ti snocciola le perle dei giovani ciellini. Li riporto distanziati da puntini per far posto man mano alla risata: "Un rischio per l'avanzamento della specie... Un'assurdità... Se in futuro ci fossero metà famiglie tradizionali e metà gay, cosa succederebbe?... Una coppia etero dà dei figli allo Stato. Una coppia gay cosa dà?... Le unioni gay non durano... il matrimonio è una cosa diversa, si basa su ideali estranei a quelli di una coppia di omosessuali... Con le coppie gay la vita muore, non avremmo più bambini". La più carina, secondo me, è quella dei figli allo Stato. Discorsi di un'intelligenza da brividi. C'è solo da sperare che questi cervelli non fuggano all'estero.
    Miriam Della Croce.
    P.S. Il quotidiano è La Repubblica.it del 20 agosto

    vespa portavespa porta

    Lettera 1
    Caro Dago,
    Smetto i miei panni di umorista e parlo seriamente, o almeno ci provo. Sulla
    squallida polemica Rondolino-Calabresi non metto becco per rispetto al fu
    Commissario Luigi. Ma, una cosa è certa . troppi familiari di vittime del
    terrorismo ( la figlia di Tobagi, il figlio di Calabresi, il figlio e l'allieva
    (Rosi Bind) di Bachelet , la moglie di D'antona, la figlia di Moro, ora persino
    la figlia di Moroni ) soffrono della sindrome di Stoccolma, ovvero parteggiano,
    più o meno dichiaratamente per la parte politica affine, o contigua, ai
    mandanti morali, o materialii, dei carnefici dei loro congiunti.

    Padronissimi di farlo e profondo rispetto per i loro lutti, ma non dimentichino che chi li
    ha resi vedove, od orfani aveva la testa "rossa" e non mi riferisco certamente alla criniera.
    Salve
    Natalino Russo Seminara

    Lettera 1
    Caro dago,
    al confronto con Orlando e De Magistris, Pizzarotti del M5S è un gigante della politica.

    Lettera 1
    Visto che Alfano si dice appassionato lettore di Dagospia,gli vorrei ricordare appassionatamente l'ultimatum da lui dato per le dimissioni della Minetti! Esistono anche altri campi nella vita ,oltre alla politica,in cui è possibile avere maggior fortuna : provi con le patate o le fave!
    Sanranieri

    MARIO CALABRESIMARIO CALABRESI

    Lettera 1
    Egregio Direttore,
    cosa succede a Torino? La Finanza controlla gli esercizi commerciali (compresi i centri commerciali?) rilevando che il 60% non emette lo scontrino fiscale. Scippi e borseggi sono aumentati del 73% mettendo in allarme tante persone che temono di essere aggredite. Vicino a un famoso campo nomadi si è trovato un maxi deposito di merce rubata. Manca qualcosa? Al Parco del Valentino è stato distrutto il percorso per i non vedenti, e così il Parco verrà chiuso di notte. Un quadro abbastanza preoccupante con cui i torinesi devono convivere in questi giorno di caldo africano. La città della Fiat e di Gianduja è diventata la città dell'evasione fiscale, e poco sicura per i cittadini di una certa età. Ma il Sindaco le legge queste cose? E se le legge cosa ha intenzione di fare per la sua Torino?
    Marino Bertolino

    Lettera 1
    Caro Dago,
    sulla questione delle intercettazioni sono un po' confuso, perché se se da un lato voglio che le prerogative del Presidente della Repubblica siano tutelate, non posso esimermi dal domandarmi questa cosa: dunque, ì'assunto dei "garantisti" (passatemi il termine) è che la norma che vieta di eseguire le intercettazioni al Presidente senza le dovute autorizzazioni vada esteso anche alle intercettazioni occasionali... ma, così ragionando, non si viene a vanificare del tutto lo strumento della intercettazione?

    BEPPE GRILLO E PIZZAROTTIBEPPE GRILLO E PIZZAROTTI

    Voglio dire, anche nei confronti dei comuni cittadini, per intercettare, occorre la debita autorizzazione (e ci mancherebbe!). Ma allora, se il suddetto principio "garantista" fosse valido (cioè se occorresse anche l'autorizzazione per le intercettazioni occasionali), sarebbe giusto estenderlo a tutti i cittadini, e, quindi, bisognerebbe prevedere ogni singolo interlocutore della persona sotto indagine per ottenere tutte la autorizzazioni, il che sarebbe, mi pare, impossibile...
    O forse sbaglio ad assimilare le guarentigie del Presidente alle tutele dell'individuo cmune?
    Cosa diversa, poi, è l'impiego delle registrazioni...
    Daniele

    Lettera 1
    Caro Dago,
    ho letto l'intervista fatta alla Marina Cicogna e sono rimasto piacevolmente sorpreso, nel leggere che è contro i matrimoni gay. Una donna che per oltre 50 anni non ha mai nascosto le sue preferenze, penso che abbia ponderato bene le sue parole prima di dirle. In effetti il matrimonio gay è una cavolata, mentre è molto importante
    che vengano tutelati i diritti per coloro che hanno vissuto con il compagno/a.

    ANGELINO ALFANOANGELINO ALFANO

    Se il Casini, che è stato sempre contro i gay, oggi cavalca la tigre, lo fa esclusivamente per carpire dei voti, ma ritengo che gli elettori, gay e non, non abbiano la memoria corta. Mi vuoi togliere una curiosità? Casini ha la scorta di Stato?
    Penso che la Cancellieri debba usare l'accetta per togliere tutti i privilegi di scorta ed auto ai politici che non ne hanno diritto. Cordiali saluti.
    Annibale Antonelli

     

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