Listen to the reaction from the Australian Open crowd ?
That is a HUGE point and celebration from Nick Kyrgios ?#AusOpen | @NickKyrgios pic.twitter.com/cbYuABqvgQ
— Eurosport UK (@Eurosport_UK) January 20, 2022
Da ilnapolista.it
kyrgios
Perché si va ad assistere a una partita di tennis se non si ama il tennis? È una domanda che torna prepotentemente ogni qual volta – e ormai accade sempre più spesso – ci si imbatte in spettacoli di tifo del tutto estranei alla tradizione tennistica. In genere accade quando è impegnato un giocatore di casa. È successo anche agli Australian Open dove oggi hanno giocato il russo Medvedev e l’australiano Kyrgios. Non c’è fenomeno più odioso dell’esultanza sull’errore al servizio dell’avversario.
L’esultanza tra la prima e la seconda battuta. Non è solo un comportamento antisportivo, è proprio ributtante perché è contrario ai principi base del tennis. In Australia è successo al punto che è dovuto intervenire il tennista di casa per ricordare: «non dovete fiatare mentre sta battendo». L’abc. In precedenza, hanno infastidito persino Kyrgios che li ha ripresi alla sua maniera. Ha fatto finta di essere l’arbitro e ha detto:
medvedev
“Siete pregati cortesemente di non urlare mentre CAZZO sto servendo, grazie mille”.
L’arbitro non lo ha gradito e gli ha dato un warning, un’ammonizione, Kyrgios ha giustamente ribattuto: «Sono costretto a farlo io perché tu non fai il tuo lavoro».
Medvedev non ha detto nulla per tutto l’incontro (che ha vinto in quattro set) ma alla fine, nel corso dell’intervista con Jim Courier, si è sfogato e ha detto: «Quelli che lo stavano facendo (fischiando tra il suo primo e secondo servizio, hanno un basso quoziente d’intelligenza».
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