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Aveva calato il drone in mare al largo dell'Isla de Guadalupe, in Messico, sperando di catturare immagini che raccontassero i movimenti degli squali bianchi.
Ma Dominik Fretz, sviluppatore di software ed esploratore di National Geographic, ha ottenuto molto di più: è riuscito a documentare cosa vuol dire trovarsi faccia a faccia (fauci comprese) di un predatore dei mari.
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Come si vede nelle immagini registrate dal drone subacqueo chiamato Trident, lo squalo si è avvicinato, ha aperto la bocca e ha tentato di buttare giù il suo boccone: ma quando ha scoperto che non era poi così appetitoso lo ha risputato.
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«Gli squali continuavano a nuotare intorno a Trident - ha raccontato Fretz - Uno di loro era così curioso da assaggiarlo.
A quanto pare, però, il drone non deve essere gustoso e lo ha sputato. A parte qualche danno superficiale, Trident non ha riportato gravi».
I grandi squali bianchi, o “Carcharodon Carcharias”, possono raggiungere i 4,5 metri, anche se in casi eccezionali sono stati avvistati esemplari di 7 metri.
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Le loro temibili mascelle sono dotate di diverse file di denti anche se, secondo recenti studi, la potenza del loro morso non rientra nemmeno nella top ten del regno animale.
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