THOMAS HITZLSPERGER
Thomas Hitzlsperger, ex calciatore della Nazionale tedesca, oltre che di Bayern, Aston Villa e Lazio, una volta appese le scarpette al chiodo fece coming out sulla sua omosessualità nel 2014. Ora, dopo aver fatto il direttore sportivo, commenterà i Mondiali per Ard, la tv tedesca per la quale è stato in Qatar e in Nepal a girare un documentario sulle condizioni dei lavoratori impiegati nella costruzione degli stadi.
THOMAS HITZLSPERGER
A riguardo ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport spiegando che non ci sarà per i mondiali perché quello che ha visto girando il documentario non gli è piaciuto, «in generale tutto ciò che circonda questo Mondiale, a partire dalla sua assegnazione per arrivare alla ridicola lettera inviata dalla Fifa alle varie Federazioni chiedendo di concentrarsi solo sul calcio è decisamente fastidioso. Ma amo ancora il calcio, non sono riusciti a far fuori la mia passione»
COSA HA VISTO GIRANDO IL FILM?
«In Qatar abbiamo incontrato grandi difficoltà per raccogliere testimonianze. Siamo stati in Nepal a parlare con i familiari di persone che sono state costrette a lavorare a Doha in condizioni pessime: gente che non è stata pagata, una donna che ha ricevuto il corpo del marito in una bara. In 12 anni si dovevano costruire 8 stadi e praticamente un’intera città per ospitare 32 squadre e i loro tifosi. Il tutto perché per le 4 settimane del torneo si potessero mandare cartoline positive e far sì che il Paese si presenti con una facciata che era diversa prima e sarà diversa dopo il Mondiale»
THOMAS HITZLSPERGER
Hitzlsperger non riesce a quantificare il numero dei morti causati dai lavori per la realizzazione degli impianti per i Mondiali in Qatar, «Nessuno si azzarda a dare numeri precisi, ma non sono certo 3 come ha detto la Fifa», perché il caldo con cui hanno lavorato è a dir poco disumano
THOMAS HITZLSPERGER
Si critica solo il Qatar, ma bisognerebbe fare lo stesso con la Fifa
«Un’altra cosa: si critica il Qatar, giustamente, ma si dovrebbe fare lo stesso con la Fifa e con chi ha preso soldi per appoggiare questo Mondiale. Se tutti avessero rifiutato il denaro il Qatar avrebbe avuto un problema, ma l’avidità nel mondo del calcio è immensa. Io posso capire che certe compagnie intrattengano relazioni commerciali con Paesi come il Qatar, fa parte del business. Ma non trovo corretto che ex calciatori prendano grosse cifre per dire che il Qatar è fantastico. Io commento i Mondiali per una tv tedesca perché mi piace il calcio, ma non potrei mai accettare denaro dal Qatar o dalla Fifa»
THOMAS HITZLSPERGER
UNA PROVOCAZIONE PER INFANTINO
«Infantino è una persona intelligente, con un’ottima dialettica. Perché non parla? Un po’ di trasparenza farebbe bene al calcio»
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