il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 3
PROCESSO GRILLO JR,LEGALE DIFESA 'NON MI FACCIO INTIMIDIRE
(ANSA) "Vi ringrazio per quello che avete scritto ieri per oggi. Non credo che riuscirete a intimidirmi. Io continuerò a fare il mio lavoro nell'unico modo in cui lo so fare facendo il mio dovere professionale fino in fondo".
Lo ha detto l'avvocata Antonella Cuccureddu, legale del pool della difesa replicando alle affermazioni del legale di parte civile Dario Romano, che ha parlato di "domande da Medioevo", in merito all'esame di ieri della principale accusatrice di Ciro Grillo (figlio di Beppe fondatore di M5s) e dei tre suoi amici liguri Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia accusati di violenza sessuale di gruppo nel processo che si sta svolgendo, a porte chiuse, al tribunale di Tempio Pausania.
vittorio lauria
"Le domande che si faranno continueranno a riguardare i fatti di questo processo che è un processo di violenza sessuale e quindi chiaramente non ci sono domande su furti di borsette ma semplicemente sui fatti solo ed esclusivamente sui fatti", ha aggiunto Cuccureddu visibilmente infastidita per le polemiche suscitate al termine dell'udienza di ieri. "Vi ricordo che tutte le domande che sono state fatte ieri sono state vagliate, nonostante ci siano state delle opposizioni e tutte ammesse da un tribunale del 2023 che può lavorare in questo modo perché - ha spiegato ancora l'avvocata - nel 1988 c'è stato un codice che in Italia ha introdotto il sistema accusatorio che ha il suo punto focale nel contro esame che può riguardare non i pianti della vittima e non i sentimenti della vittima - questo è vietato - ma esclusivamente i fatti".
Edoardo Capitta e Vittorio Lauria al Tribunale di Tempio Pausania
PROCESSO GRILLO JR: DIFESA, 'PRESSIONI SUL TRIBUNALE'
(ANSA) "Non ho nessuna ragione di chiarire la questione con il mio collega: tutti e due conosciamo il codice di procedura penale. Ma farò presente al tribunale cosa sta succedendo in questo processo: Qual è la pressione che stiamo subendo tutti perché sono state stigmatizzate domande sul fatto, e non sui sentimenti, fatte dal tribunale. E' una pressione sul tribunale". Lo ha detto l'avvocata del pool della difesa Antonella Cuccureddu, prima dell'avvio dell'udienza nel quale sta deponendo la principale accusatrice di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, accusati di violenza sessuale di gruppo.
Francesco Corsiglia al tribunale di TEmpio Pausania
"Ho ricevuto centinaia di messaggi da colleghi, magistrati e anche giornalisti di solidarietà e supporto - ha spiegato ancora Cuccureddu, riferendosi sempre alle polemiche sul contro esame della presunta vittima che sta proseguendo anche oggi - d'altra parte anche tanti da colleghi e magistrati mi dicevano: 'ma avvocato, lei fa domande su come sono stati tolti i pantaloni'. Questo perché voi avete stigmatizzato un elemento del fatto: non si può fare una violenza sessuale se uno ha i pantaloni".
PROCESSO GRILLO JR:SUI SOCIAL POLEMICA PER DOMANDE A ACCUSATRICE
vittorio lauria ciro grillo
(ANSA) - Corrono sui social le polemiche legate ad alcuni dichiarazioni, riportate dalla stampa, fatte dall'avvocato Dario Romano, difensore insieme a Giulia Bongiorno della principale accusatrice di Ciro Grillo e dei tre suoi amici genovesi accusati di violenza sessuale di gruppo.
Al termine dell'udienza di ieri nel tribunale di Tempio Pausania, Romano avrebbe commentato definendo "medioevale" l'esame della ragazza portato avanti in aula dall'avvocata Antonella Cuccureddu, del pool di legali che difendono i quattro. Sui social decine di persone hanno scritto e commentato quanto sarebbe accaduto nel processo a porte chiuse. In prima linea alcune attiviste dei movimenti femministi sardi che hanno paragonato l'andamento del dibattimento contro Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, al processo tenutosi a Latina nel 1979 riguardante il delitto del Circeo, contro Angelo Izzo, Andrea Ghira e Gianni Guido.
ciro grillo
"Si potrebbe pensare di andare a manifestare fuori dal tribunale per portare la solidarietà a questa ragazza", così scrivono sui social. Proposta che si sta valutando per le prossime due udienze previste in calendario per il 30 gennaio e 1 febbraio. "Così come è stato fatto in passato per processi riguardanti femminicidi tenutisi in Sardegna, potremmo pensare di mostrare la nostra vicinanza alla vittima venendo a Tempio Pausania", ha confermato all'ANSA Maria Paola Curreli, attivista e componente dell'Associazione Noi Donne 2005. Dal canto suo la legale Cuccureddu, rispondendo alle parole della collega Ilaria Boiano, avvocata di Differenza Donna, che su Repubblica l'accusa di aver fatto in aula una "vittimizzazione secondaria" nei confronti della ragazza, ha dichiarato: "Credo che non conosca il codice".
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