Emilio Pucci per “il Messaggero”
NICOLA ZINGARETTI DOPO IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS
L'indagine epidemiologica è partita subito. Controlli a tappeto per chi, soprattutto tra giovedì e venerdì, ha avuto contatti diretti e prolungati con Nicola Zingaretti. Gli assessori sono considerati a rischio, perché il governatore nelle ultime 48 ore è rimasto per lungo tempo nella sede della regione. Tutti si sono sottoposti al tampone.
L'assessore alla Sanità D'Amato è già risultato negativo. La notizia della positività al Covid-19 del presidente della regione Lazio e segretario del Pd ha colto tutti di sorpresa. Attestati di stima, solidarietà bipartisan, auguri di pronta guarigione, ma anche tanta preoccupazione per chi in questi giorni ha lavorato gomito a gomito con lui. Sottoposti a controlli i familiari e l'intero staff.
LE CONFERENZE STAMPA
BRUNO VESPA E NICOLA ZINGARETTI
Da prassi è prevista la sanificazione dei luoghi dove si è registrata più frequentemente la sua presenza. Si seguiranno i protocolli anche per la sede del Pd. Per ora si pensa di chiudere alcune stanze, ma non si esclude la chiusura totale. Proprio al Nazareno Zingaretti ha tenuto il 5 marzo una conferenza stampa. Al suo fianco il vicesegretario Orlando e la vicepresidente del partito Ascani.
Dopo 24 ore altra conferenza stampa, questa volta nella veste di governatore nella sede di via Cristoforo Colombo. Al tavolo l'assessore regionale D'Amato, il direttore generale dell'Ospedale Spallanzani, Branca, il direttore del Dipartimento Clinico e di Ricerca della Malattie Infettive dello stesso istituto, Petrosillo, e il direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli, Elefanti.
NICOLA ZINGARETTI - MAURIZIO GENTILE - PAOLA DE MICHELI - MARCO MARSILIO
L'agenda di Zingaretti in queste ultime due settimane è stata molto fitta. Contatti diretti con politici, tecnici, giornalisti. Con un appuntamento quasi quotidiano: la visita mattutina all'ospedale Spallanzani per capire in prima persona l'evolversi dell'emergenza coronavirus in Italia e nel Lazio. Mercoledì 4 marzo il governatore ha avuto una riunione in prefettura per la firma di un protocollo - alla quale hanno partecipato tra gli altri il sindaco Raggi e il prefetto di Roma, Pantalone ed è stato nel salotto di Porta a porta, intervistato da Vespa.
BRUNO VESPA E NICOLA ZINGARETTI
Da qui l'apprensione negli studios Rai di via Teulada. «Non le do la mano, perché...» si era giustificato il conduttore tv. Questa sera no, questa sera no... Saremo fra i primi in Italia ad ottemperare alle ordinanze», aveva sorriso l'ospite, non sapendo ovviamente di essere positivo al coronavirus.
«E' una roccia e se la caverà alla grande», dice l'eurodeputato Smeriglio che ha condiviso con lui negli ultimi anno tante battaglie in regione. E anche al partito tutti hanno sottolineato la sua stoffa da combattente. Nei primi giorni dell'emergenza, il 27 febbraio, era all'aperitivo organizzato dal Pd metropolitano a Milano, lungo un locale dei Navigli, per far vedere su invito del sindaco Sala che il capoluogo lombardo non aveva paura.
nicola zingaretti all'aperitivo dei giovani pd a milano
Qualche giorno prima - il 24 ha partecipato insieme a Gualtieri a un incontro per la campagna elettorale. Mentre il 26 era presente a Ostia all'evento sulla Palestra della legalità. Il 1 marzo si è recato nel suo seggio di piazza Mazzini per votare il ministro dell'Economia alle suppletive di Roma centro. Il 2 marzo l'incontro con le parti sociali al Nazareno: oltre ai dem Orlando, Gualtieri, Franceschini e Misiani, c'erano i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl e Uil Landini, Furlan e Barbagallo, per Confindustria Panucci, per Confapi Casasco, per Confartigianato Fumagalli, per Cna Silvestrini, per Confcommercio Taranto, per Confcooperative Gardini, per Confesercenti Bussoni, per Legacoop Ferrari.
nicola zingaretti a milano
Il presidente della Regione il 3 marzo ha visto l'ad di Rfi, Gentile, e il governatore dell'Abruzzo Marsilio (che si è messo in autoisolamento) e il ministro De Micheli per il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara. Ma l'appuntamento più importante si e' tenuto il giorno successivo: a palazzo Chigi con il premier Conte. Proprio per discutere delle misure per fronteggiare il contagio c'erano Toti (Liguria), Cirio (Piemonte) e Bonaccini (Emilia Romagna). Per poi vedere di nuovo le parti sociali con i ministri Di Maio, Bellanova, Boccia e Provenzano. «La Asl sta contattando le persone che mi sono state più vicine al lavoro per i colloqui e le verifiche del caso», ha riferito lo stesso Zingaretti nel video in cui ha annunciato il contagio.