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    IL "SOFFIO DI SATANA" DEL “VATE” TORNA AL VITTORIALE DOPO OLTRE SETTANT’ANNI - LA FAMOSA ALFA ROMEO 6C 2300 T, LA MACCHINA SIMBOLO DI D'ANNUNZIO, PUO’ ESSERE AMMIRATA IN UNA MOSTRA – LA TURBINOSA STORIA DI QUESTA AUTO SU CUI IL POETA FACEVA VIAGGIARE DA E PER MILANO LA CONTESSA EVELINA SCAPINELLI MORASSO, SUA ULTIMA AMANTE…


     
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    Da repubblica.it

    Il momento è storico: la famosa "Soffio di Satana", ossia l'Alfa Romeo 6C 2300 T di d’Annunzio torna al Vittoriale dopo oltre settant’anni. E il titolo dell'esposizione (con accesso gratuito) è tutto un programma: "L’automobile è femmina".

     

    La mostra, allestita all’ingresso del Vittoriale degli Italiani, fa tornare "a casa”: così la macchina simbolo di d'Annunzio, nella scuderia di Gardone Riviera può essere ammirata assieme alle sue sorelle, la Fiat T4 e l’Isotta Fraschini.

     

     

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    "È il 28 aprile 1932 e Tazio Nuvolari e Gabriele d’Annunzio - spiegano i curatori della mostra - conversano nella piazzetta del Vittoriale, seduti sul predellino di un’Alfa Berlina 6C 1750, presentata al Poeta per la prima volta in quell’occasione. Inizia proprio da questo incontro la grande passione di d’Annunzio per l’Alfa Romeo: alla 6C 1750 quarta serie seguiranno, in poco più di due anni, una 6C 1750 GT quinta serie e una 6 cilindri 2300 T carrozzeria berlina Touring 4 posti, targa BS 10764, soprannominata per la sua linea leggerissima Soffio di Satana”.

     

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    È su questa auto, guidata dall’autista del Vittoriale, che d’Annunzio farà viaggiare da e per Milano la contessa Evelina Scapinelli Morasso, sua ultima amante, soprannominata Manah, Maya e Titti.

     

    Dopo la morte del Poeta, nell’estate del 1946, Soffio di Satana viene venduta alla Società Autotrasporti Industriali di Busto Arsizio dall’allora Commissario Straordinario della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, per appianare parte dei debiti accumulatisi durante il periodo di guerra.

     

    Dopo molti anni e un ulteriore passaggio di proprietà, nel settembre 2017 Soffio di Satana riappare in uno dei lotti di punta dell’asta di “Auto classiche” organizzata da Pandolfini di Firenze, con una base d’asta di mezzo milione di euro. Un’azione della magistratura ha riconosciuto Soffio di Satana come un bene inalienabile del Vittoriale, ne ha disposto il sequestro e il ritorno a casa.

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