MICHELE WEISS per la Stampa
PPP Ultimo inventario prima di liquidazione
“PPP Ultimo inventario prima di liquidazione” di ricci/forte è un esplicito omaggio a Pasolini e in particolare al “non finito” che caratterizza parecchi suoi lavori. Nel grande palco della sala Shakespeare all’Elfo, trasformata in un’immaginaria spiaggia di Ostia degradata dalla presenza di un deposito di logori pneumatici, sei performer – un uomo e cinque donne – ne mettono in scena la morte, avvenuta nel novembre del 1975 su quel lido in circostanze non del tutto chiarite.
ricci/forte
Ma sebbene l’assassinio del poeta agisca da pivot drammaturgico, lo spettacolo procede a quadri, senza connessioni e tanto meno appigli narrativi. Tra monologhi liricizzanti, performance robotiche, sabba allucinati e rigurgiti di follia iconoclasta, ricci/forte perseguono la missione di “rappresentare l’irrappresentabile”, ovvero la deriva triste e stereotipata del presente, che a loro dire Pasolini descrisse nelle sue opere in anticipo sui tempi. Il problema è che per raggiungere lo scopo usano un linguaggio scenico confusivo, e una scrittura pretenziosa in cui il non-sense diventa una trappola melmosa per lo spettatore.
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