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    L’“ALTERNATIVA C’È”, MA QUAL È? - GLI EX M5S CRESCONO DI NUMERO E A SETTEMBRE SONO PRONTI A FORMARE UN GRUPPO ALLA CAMERA, IL SECONDO DI OPPOSIZIONE DOPO A FRATELLI D’ITALIA: IN ATTESA DI COSA FA ALESSANDRO DI BATTISTA, L'ALTERNATIVA C'È (AC), ACCOGLIERÀ ALTRI DEPUTATI, SFIORANDO LA SOGLIA DELLE 20 UNITÀ - NUMERO CHE POTREBBE CRESCERE DOPO I MAL DI PANCIA DEI PENTASTELLATI, IN DISSENSO VERSO LA NUOVA LINEA DETTATA DA CONTE DOPO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA…


     
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    Stefano Iannaccone per “il Giornale”

     

    giuseppe conte giuseppe conte

    Gli ex del Movimento 5 Stelle crescono di numero. E a settembre sono pronti a formare un gruppo alla Camera, il secondo di opposizione che si aggiunge a Fratelli d'Italia. Nell'attesa di capire cosa vorrà fare Alessandro Di Battista il leader ideale per un partito con i valori del primo grillismo, ostile al governo Draghi. La componente L'Alternativa c'è (Ac), secondo quanto apprende Il Giornale, è pronta ad accogliere altri deputati, ora nel Misto senza essere iscritti ad alcuna componente. Partendo dai 15 attuali di Ac, capitanati da Andrea Colletti e Pino Cabras, la soglia delle 20 unità (necessaria alla costituzione del gruppo parlamentare) è a portata di mano.

     

    BEPPE GRILLO E ALESSANDRO DI BATTISTA BEPPE GRILLO E ALESSANDRO DI BATTISTA

    Sette deputati sono pronti a unirsi fin dalla riapertura di Montecitorio, dopo la pausa estiva, quando il nuovo progetto si sarà anche dotato di uno statuto, che è in fase di stesura. I nomi restano top secret, ma l'identikit di alcuni può essere facile da ricostruire. I profili di ex 5 Stelle come quelli di Raphael Raduzzi e Michele Sodano sono in linea con le battaglie politiche de L'Alternativa c'è. Ma sotto la lente di ingrandimento c'è anche Simona Suriano, insieme alla nutrita pattuglia di ex del Movimento, quelli finiti nel Misto senza alcun «tetto» politico.

     

    ROCCO CASALINO E IL VOTO PER GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL VOTO PER GIUSEPPE CONTE

    «Con questo isolamento nel Misto incidiamo poco o nulla», è il ragionamento che anima chi è pronto a entrare nell'Alternativa c'è. Tanto che altri, più scettici, stanno valutando la situazione. Il gruppo sarebbe una spinta per provare a crescere, garantendo maggiori risorse e una struttura più solida. E darebbe anche la possibilità di avere più spazio negli interventi in Aula, diventando la seconda forza di opposizione a Montecitorio.

    alesandro di battista cartabianca 1 alesandro di battista cartabianca 1

     

    Un ruolo che oggi spetta esclusivamente ai deputati di Giorgia Meloni. Per il M5S di Giuseppe Conte, scosso da tensioni interne, sarebbe un bel grattacapo. «Al 90% il gruppo si formerà a settembre, andando oltre i 20 deputati richiesti», conferma a Il Giornale una fonte interna. Da quanto viene riferito saranno 22, almeno inizialmente. Il numero potrebbe crescere ulteriormente nelle settimane successive: ad agosto sono previste nuove defezioni nei pentastellati, in dissenso verso la nuova linea dettata da Conte.

     

    CONTESTAZIONE A CONTE SU TWITTER CONTESTAZIONE A CONTE SU TWITTER

    L'approvazione della riforma della Giustizia ha rappresentato un punto di non ritorno per molti parlamentari. Almeno cinque deputati stanno riflettendo sul da farsi. E avere la possibilità di confluire in un gruppo già dotato di una propria autonomia può ingolosire parecchi malpancisti. «Il confronto è sui temi politici. Non entriamo nelle dinamiche relative ad altri gruppi per una questione di rispetto», fanno sapere da L'Alternativa c'è, sottolineando che il dialogo più avanzato è con gli ex compagni di Movimento, ora nel Misto. Per gli altri si vedrà eventualmente in futuro. L'attenzione è rivolta anche ai nomi più pesanti.

     

    giuseppe conte in versione tennista 1 giuseppe conte in versione tennista 1

    Il colpo grosso sarebbe Di Battista, di ritorno dall'ennesimo viaggio da reporter. Dibba ha sempre ripetuto che avrebbe fatto sapere a settembre quali sono le sue intenzioni. Le posizioni politiche sono convergenti su più punti con l'Alternativa c'è. Ma su questo tema nessuno si sbottona: «Vediamo», è la risposta che viene consegnata, consapevoli che sarà una scelta personale di Di Battista. E che comunque suona come un allarme per il Movimento 5 Stelle, costretto a convivere con una spina nel fianco, all'opposizione, per tutto il resto della legislatura.

    giuseppe conte non risponde sul ddl zan 8 giuseppe conte non risponde sul ddl zan 8

    CONTESTAZIONE A CONTE SU TWITTER CONTESTAZIONE A CONTE SU TWITTER

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