Estratto dell'articolo di Pietro De Leo per “Libero quotidiano”
Lissner - SanCarlo
Ma quanta baruffa, quanti strepiti! Il decreto che fissa a 70 anni l’età pensionabile per i direttori delle fondazioni lirico sinfoniche, stando a leggere le dichiarazioni della sinistra, pare la linea Maginot della democrazia.
Il motivo è presto detto: con questa norma è destinato alla pensione il sovrintendente del San Carlo di Napoli, Stephane Lissner, e lì dovrebbe approdare l’ad dimissionario della Rai Carlo Fuortes, che ieri ha annunciato di aver rimesso il suo mandato. «Una norma per cacciare il sovrintentente del Teatro San Carlo di Napoli», hanno definito i contenuti del decreto (la cui promulgazione è attesa a breve), per esempio, i capigruppo Pd alle Camere. E ancora: «Questa decisione è la condizione che permetterà alla destra di mettere le mani sul servizio pubblico. È una scelta molto grave. Nessuno sentiva la nostalgia di norme ad personam».
MACRON E GIORGIA MELONI
Sul tema si è scomodato, qualche giorno fa, addirittura il quotidiano francese Le Monde: l’adozione della normativa, scrivono, «non è destinata ad agevolare le relazioni tra Italia e Francia». Collegando, peraltro, il varo del provvedimento al caos scatenato dalle dichiarazioni dal Ministro dell’interno francese Gerald Darmanin.
sergio mattarella emmanuel macron meeting 'il grido della pace' santegidio 3
(...) Ma c’è un paradosso che sottende a tutta questa storia, ed è il fatto che, per lo stesso ruolo, in Francia l’età pensionabile scatta a 65 anni. Dunque, se fosse rimasto Oltralpe, Lissner avrebbe già dovuto abbandonare il campo da tempo. Questo a lenire intenti bellicosi e, soprattutto, le pulsioni non proprio amichevoli fomentate dal quotidiano francese Le Monde che, con questa storia, prefigura un peggioramento delle relazioni (già non idilliache, ma per altri motivi), tra i due Paesi.
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