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    NON SI PUÒ DIRE CHE GLI AMERICANI NON CI AVEVANO AVVISATO – TRA IL 2001 E IL 2010, L’AMMINISTRAZIONE STATUNITENSE HA MESSO PIÙ VOLTE IN GUARDIA IL NOSTRO PAESE SULLA DIPENDENZA DAL GAS RUSSO. BERLUSCONI E SCARONI HANNO FATTO SPALLUCCE, E A WASHINGTON SI SONO FATTI PIÙ DI UNA DOMANDA SULLE REALI MOTIVAZIONI: “I NOSTRI CONTATTI HANNO INSINUATO UNA RELAZIONE PIÙ NEFANDA. CREDONO CHE BERLUSCONI E I SUOI SODALI STIANO TRAENDO UN PROFITTO PERSONALE ED ENORME…” – I CABLO DI “WIKILEAKS”


     
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    Estratto dell’articolo di Stefania Maurizi per “il Fatto quotidiano”

     

    VLADIMIR PUTIN E SILVIO BERLUSCONI IN SARDEGNA NELL APRILE 2008 VLADIMIR PUTIN E SILVIO BERLUSCONI IN SARDEGNA NELL APRILE 2008

    […] Perché, dal 2008 in poi, quando i diplomatici americani iniziarono a mettere in guardia il nostro paese, nessuno ha preso sul serio l'allarme?  [...] Con 14 anni di tempo a disposizione, che cosa è stato fatto per diversificare le fonti di approvvigionamento, in modo da mettere in sicurezza la nostra economia, prima che si arrivasse a una grave crisi? Sono domande inevitabili, se si leggono le corrispondenze segrete (cablo) della diplomazia statunitense, che riguardano gli anni dalla fine del 2001 a febbraio del 2010.

     

    ronald spogli ronald spogli

    Documenti autorevoli e resi pubblici dall'organizzazione di Julian Assange, WikiLeaks, nel 2010. […]  La questione della Russia di Putin e della dipendenza energetica del nostro paese da Mosca vengono descritte dall'ambasciatore Ronald Spogli […] come "un motivo di attrito in quella che è, altrimenti, una relazione quasi senza alcuna forma di attrito. Berlusconi gestisce direttamente la relazione con Mosca".

     

    Berlusconi Scaroni Berlusconi Scaroni

    Due erano i sospettati principali: l'Eni e Berlusconi. "L'Eni è parte di un complotto del Cremlino?", si chiedevano i diplomatici Usa, analizzando quella che, secondo loro, era una precisa strategia politica della Russia di Vladimir Putin: stringere l'Europa in una morsa, con il ricatto dell'energia.

     

    Nell'aprile del 2008, discutono anche della necessità di mandare "duri messaggi all'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni". Ma Scaroni non sembra turbato. Racconta ai diplomatici americani: "Più conosco i russi, più sono preoccupato", ma descrive la relazione Eni-Gazprom come "perfetta": burocratica, "ma affidabile".

     

    PAOLO SCARONI - SILVIO BERLUSCONI - ALEXEY MILLER - VLADIMIR PUTIN PAOLO SCARONI - SILVIO BERLUSCONI - ALEXEY MILLER - VLADIMIR PUTIN

    […] La relazione speciale tra Putin e Berlusconi viene analizzata e ricondotta a molteplici fattori, tra cui il desiderio di quest' ultimo di essere trattato da statista di profilo internazionale.

     

    I sospetti di un suo interesse economico personale, però, ricorrono nei documenti e vengono riportati con parole molto esplicite: "I [nostri] contatti sia nel partito di opposizione di centrosinistra, il Pd, sia in quello di Berlusconi, il Pdl, tuttavia, hanno insinuato una relazione più nefanda", scrive Spogli nel gennaio del 2009, "credono che Berlusconi e i suoi sodali stiano traendo un profitto personale ed enorme dai molti affari energetici tra l'Italia e la Russia".  […]

    gianni letta e ronald spogli gianni letta e ronald spogli BERLUSCONI PUTIN 4 BERLUSCONI PUTIN 4 silvio berlusconi e vladimir putin 11 silvio berlusconi e vladimir putin 11 PUTIN BERLUSCONI PUTIN BERLUSCONI SCARONI BERLUSCONI SCARONI BERLUSCONI SCARONI BERLUSCONI 1 SCARONI BERLUSCONI 1 l'abbraccio di putin e berlusconia novo ogaryovo l'abbraccio di putin e berlusconia novo ogaryovo prodi putin berlusconi e solana nel 2003 prodi putin berlusconi e solana nel 2003 silvio berlusconi e vladimir putin 2 silvio berlusconi e vladimir putin 2 silvio berlusconi e vladimir putin con le mogli ljudmila e veronica lario a sochi, nel 2005 silvio berlusconi e vladimir putin con le mogli ljudmila e veronica lario a sochi, nel 2005 BERLUSCONI PUTIN - ELLEKAPPA BERLUSCONI PUTIN - ELLEKAPPA

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