Sergio Rizzo per “la Repubblica”
Non c' è alcun dubbio che sia la classica polpetta avvelenata. Questo per dire che chi l' ha messa in giro non vuole fare certo un favore al nuovo vertice dell' Anas, dov' è arrivato con la spinta del Movimento 5 stelle l' amministratore delegato Massimo Simonini. Ma più che di una polpetta, trattasi di polpettone.
ANAS
Non possono non colpire, infatti, le sue dimensioni. Vale a dire le 97 persone citate in un documento autentico di 6 pagine come risorse della "Direzione affari istituzionali e media" che fa capo al medesimo capo azienda. Ovviamente, ad interim. Alle Relazioni esterne e comunicazione sono 79, più altri 11 ai rapporti istituzionali nazionali e 6 ai rapporti istituzionali internazionali. E uno di staff. Totale, appunto, novantasette.
C' è una spiegazione, naturalmente. Per parare il colpo dicono che è soltanto stato accorpato in un' unica direzione del personale che era in precedenza disseminato in varie strutture aziendali. Oltre ai giornalisti ci sono infatti i dipendenti del call center, quelli della struttura Cciss - viaggiare informati, chi lavora al web Ed è certamente una motivazione che potrebbe perfino rivelare una iniziativa virtuosa di razionalizzazione.
Difficile però negare che il numero faccia decisamente impressione, pur sapendo che non si tratta di nuovi assunti bensì di persone che da anni figuravano nei ranghi dell' Anas. Anche alla luce del fatto che l' azienda pubblica delle strade è incorporata nelle Ferrovie dello stato, che ha una propria struttura di sicuro adeguata alle dimensioni aziendali.
MASSIMO SIMONINI
Quello che possiamo con altrettanta certezza dire è che l' obesità di questi organismi è un classico di molte aziende pubbliche o parapubbliche, che ha alimentato nei decenni il fiorire di autentiche leggende.
Delle quali ancora si possono trovare tracce nelle società di stato che sono state magari privatizzate. Quando un paio d' anni fa la drammatica crisi dell' Alitalia divenne definitivamente conclamata, si parlò di 2.600 esuberi e dei possibili tagli che avrebbero coinvolto anche le relazioni esterne, il cui dimezzamento avrebbe fatto scendere al numero di 39 le risorse umane dedicate a quel compito dalla compagnia di bandiera.
Che ora, al pari dell' Anas, si appresta a entrare nella famiglia delle Fs. Succede a livello nazionale, e succede anche su scala locale. Forse anche a maggior ragione, grazie alla maggiore distanza dai riflettori. Fra i 316 dipendenti dell' Agenzia per la mobilità del Comune di Roma, per fare solo un esempio, ci sono anche 10 giornalisti, con un costo cifrato in un milione e 8 mila euro per l' anno 2018. I dati sono facilmente accessibili nel relativo sito. E gliene va dato atto. Almeno qui c' è la trasparenza.