Davide Re per “Avvenire”
berrettini santopadre
«Non è vero che non ho mai perso una partita di A1 una volta, ma dopo molti anni che giocavo, è successo». Lo dice ridendo Vincenzo Santopadre, smentendo ma non troppo, una leggenda metropolitana che gira da sempre sul suo conto. Classe di ferro 1971, ex tennista professionista (oro ai Giochi del Mediterraneo a Bari del 1997 in singolare e doppio), Santopadre oggi è l'allenatore del campione azzurro Matteo Berrettini, che a Torino da domenica sarà uno dei protagonisti delle Atp Finals, il torneo conclusivo del circuito internazionale, a cui hanno accesso i migliori otto giocatori al mondo.
berrettini santopadre
«Ci alleniamo con intensità. Lo facciamo da tempo. Stiamo facendo un percorso di crescita tennistica soprattutto sulla prima di servizio e la risposta - spiega Santopadre - . Matteo deve andare anche di più a rete a prendersi i punti». E in agenda, oltre ai Masters, come atti conclusivi di una stagione a dir poco entusiasmante per il tennis italiano, ci sono altri due appuntamenti le Next Generation Atp Finals e la Coppa Davis - che potrebbero tingersi di azzurro.
A Milano al torneo finale dei giovani campioni Atp è iscritto in tabellone Lorenzo Musetti, giocatore dalla tecnica sopraffina e capace all'ultimo Roland Garros negli ottavi di finale di mettere sotto per due set e mezzo Novak Djokovic per poi perdere per ritiro, ma sotto 4 game a zero, al quinto set.
berrettini sinner
Per la Davis l'Italia ha uno squadrone: Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Fabio Fognini e Musetti. Gli appassionati si aspettano così l'ennesima impresa - di questa «lunga estate» che ha visto l'Italia sportiva spadroneggiare in lungo e in largo - ma Santopadre tuttavia preferisce il «sano realismo» sottolineando che quanto già fatto quest' anno è tantissimo.
«Per il movimento tennistico italiano è già l'anno buono» anche se la squadra azzurra capitanata da Filippo Volandri non dovesse centrare la vittoria in Coppa Davis, appunto mai come quest' anno alla portata dell'Italia vista la qualità dei nostri giocatori e il fattore campo: si gioca a Torino dal 25 novembre al 5 dicembre.
«Mi piace pensare che Atp Finals e Coppa Davis possano essere un qualcosa che si va ad aggiungere ad un anno estremamente positivo per il tennis italiano - dice ancora Santopadre - . Speriamo ripetibile ma sappiamo bene quanto abbiamo dovuto aspettare. Quindi mi auguro che tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori possano godere appieno di questo momento davvero eccezionale ».
BERRETTINI DJOKOVIC US OPEN
Ma come ha fatto l'Italia, dopo quasi 40 anni di vacche magre nel tennis maschile (diverso è invece il discorso per quello femminile che con Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani ha vinto tutto) a diventare oggi una delle nazioni capofila del tennis mondiale, tanto da richiamare l'attenzione delle grandi scuole tennistiche straniere, che vengono ormai nel nostro Paese ad imparare organizzazione e «metodi di insegnamento e allenamento », afferma ancora Santopadre.
BERRETTINI US OPEN 2021
Sicuramente, è l'analisi dell'allenatore di Berrettini, «c'è una migliore organizzazione rispetto a prima, con la Federtennis che sostiene i circoli e i privati», per esempio con delle consulenze che vanno incontro alle esigenze di allenatori e giocatori. Inoltre, dice ancora Santopadre «in Italia vengono organizzati tantissimi tornei. Così i nostri giocatori sono stimolati a misurarsi fra di loro e a migliorarsi, fattori questi che vanno a beneficio di tutto il movimento».
Non solo, per Santopadre ha influito nella crescita del tennis azzurro la condotta dei giocatori migliori: «C'è stato un cambio culturale nell'affrontare la sconfitta. Io lo vedo quando alleno Matteo, un ragazzo straordinario».
BERRETTINI US OPEN 2021
«Intanto non ci si abbatte più per le sconfitte - dice ancora l'allenatore di Berrettini - . Anzi diventano linfa per fare meglio. Matteo ha avuto un anno travagliato (due infortuni, ndr) ma sono arrivati grandi risultati. Lui rappresenta un esempio di chi si forma dalla sconfitta. Non mi riferisco solo alle delusioni provate o alle sonore sconfitte patite. La chiave per migliorarsi è nell'interpretazione che si dà a questi eventi, accogliendo il fallimento come parte di un percorso di crescita. Molti ragazzi naturalmente dotati si perdono per strada facilmente perché non hanno questa mentalità».
BERRETTINI AJLA TOMLJANOVIC
Per questo le Atp Finals per Berrettini rappresentano non solo il coronamento di una stagione - ricca di perle come la finale a Wimbledon, la vittoria nello storico torneo del Queen's e a Belgrado - ma anche una nuova sfida, che indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta porterà sicuramente il nostro miglior giocatore ad un passo in avanti, umano e sportivo.
«Chi mi ispira tra gli italiani oltre a Matteo? Sonego. Ho un debole per lui perché è un bravissimo ragazzo, molto forte, umile, divertente e sa fare squadra. Mi piace da vedere Musetti. Tuttavia, quello che ha più possibilità di emulare quello che sta facendo Berrettini, che non è facile, è sicuramente Sinner».
sonego
Tra le chiavi di successo del movimento tennistico italiano c'è anche il rapporto tra gli allenatori, Santopadre parla con stima e affetto di Riccardo Piatti: «Lo conosco da una vita, abbiamo un dialogo. Anche Matteo e Jannik (Sinner, che è seguito dall'allenatore comasco, ndr) si parlano».
Ma rispetto a Piatti, Santopadre frena sulla creazione di una sua "cantera" di campioncini: «Adesso come adesso rimango concentrato solo su Matteo e sul grande lavoro che stiamo facendo insieme, ma in un futuro chissà».
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